Settimana di fuoco per Waymo, la spin-off di Google per la guida autonoma: trattativa con Honda dopo la conferma della partnership con FCA
Guida autonoma sempre sulla cresta dell'onda, con interessanti sviluppi non solo tecnologici ma anche nel campo delle strategie industriali e degli assetti societari. Un importante cambiamento ha da poco interessato uno dei principali, se non il più importante, attore in questo campo: parliamo di Google e della sua Waymo, la sua giovanissima spin off per le auto robot. Se era più che logico estendere a Waymo la partnership con FCA, molto più inattese sono le voci di un accordo con Honda, sempre nel settore dei minivan.
METALLO E BIT A molti era apparso “innaturale” che Google iniziasse a costruire automobili nel senso tradizionale del termine, cioè assemblando componenti per ottenere un veicolo, seppur semplificato come i piccoli prototipi vagamente ovoidali che si erano visti sulle strade. Costruire un'auto partendo da zero è infatti un processo che richiede know-how piuttosto complicati, acquisiti dai Marchi tradizionali attraverso storie centenarie. La creazione di Waymo è stata probabilmente la presa di coscienza di queste difficoltà (leggi della “profezia” dell'AD di Renault-Nissan che diceva che Google e Apple non avrebbero mai fatto soldi con le auto): la spin-off di Google nasce per dare alle Case tradizionali un know-how, quello del software e dell'intelligenza artificiale, che è invece sicuramente appannaggio di Big G. Waymo si propone quindi di creare partnership con i costruttori di veicoli per fornir loro sia il “cervello” sia il sistema operativo per i rispettivi veicoli autonomi.
ARRETRARE PER SALTARE MEGLIO La neonata Waymo si presenta già con un bel fisico da adulta, avendo le opulente forme della Chrysler Pacifica (leggi della prima auto robot realizzata da Waymo con FCA) ma la fame dei piccoli, si sa, è grande ed ecco quindi che si parla di colloqui per sperimentare la guida autonoma anche su un altro minivan, l'Honda Odyssey MY 2018 che sarà introdotto al salone di di Detroit, quel NAIAS che si terrà dall'8 al 22 gennaio e che aprirà subito dopo il CES, probabile vetrina per la Pacifica-robot. Quello che sembra quindi essere un passo indietro, ossia la rinuncia a costruire un veicolo proprio, si trasforma nella possibilità di stringere accordi con i big dell'automotive. Occorre precisare che quella con Honda non è ancora un'intesa: il Costruttore ha infatti annunciato ieri che inizierà discussioni formali per integrare la tecnologia di guida autonoma di Waymo nei veicoli Honda. Honda R & D Co, la sua controllata per la ricerca e sviluppo di Honda, lavorerà direttamente con Waymo: in un comunicato si legge infatti che “la collaborazione tra i ricercatori Honda e il team di Waimo impegnato nello sviluppo della guida autonoma permetterà alle due aziende di mettere a punto l'integrazione completa dei sensori, del software e della piattaforma di elaborazione di Waymo nei veicoli Honda”. La rotta di Waimo è stata annunciata dal CEO John Krafcik (ex dirigente Hyundai) annunciando la spinoff: “Il nostro business non è fare auto migliori ma conducenti migliori. Siamo una società per la tecnologia autonoma, non un costruttore di automobili”.
UNA MOSSA AGGGRESSIVA Se i colloqui andranno a buon fine, è verosimile che una squadra di ingegneri Honda, composta da elementi di stanza sia negli Stati Uniti sia in Giappone, lavorerà con i team di Waymo a Mountain View, nella Silicon Valley, e Novi, Michigan, sede nella quale stanno già cooperando con quelli di FCA (leggi come Google si è traferita a Detroit dopo l'accordo con FCA). Karl Brauer, analista automotive di Kelley Blue Book, ha commentato così questo possibile accordo: “con Honda e Chrysler, Waymo è pronto ad integrare in modo aggressivo la sua tecnologia nelle automobili dei Marchi tradizionali: la loro tecnologia per la guida autonoma è la più raffinata di tutte. Dato che verosimilmente le prime applicazioni della guida autonoma potrebbero essere di tipo business-to-business, come la circolazione nei campus e il trasporto pubblic, i minivan sono un ottimo punto di partenza perché trasportano più persone. Waymo sembra essere alla ricerca di minivan più avanzati sul mercato e in seguito passare ad altri veicoli”. Rebecca Lindland, anch'essa analista di KBB, aggiunge: “Il dialogo tra Waymo e Honda ha molto senso, dato che Honda è un marchio autorevole. Se adotterà la guida autonoma questo sarà un importante avallo della tecnologia, con i consumatori che non esiteranno a comprarla da Honda”. In effetti Honda ama l'intelligenza artificiale (ricordate i robot Asimo?) e ha già stipulato accordi per le auto robot empatiche.