Secondo una ricerca condotta su oltre 250 conducenti e 10 auto i sistemi handsfree impegnano il guidatore per oltre 27 secondi. Ecco la classifica
Comandi vocali e assistenti personali: il poter chiedere informazioni o rispondere al telefono semplicemente parlando ha un suo fascino – questa modalità d'uso viene ampiamente usata come argomento di vendita – ma i sistemi non sono tutti uguali e alcuni (abbiamo incontrato piattaforme che non ci hanno convinto) possono distrarre molto il guidatore: una ricerca sembra provarlo.
I PESCI-AUTO NELLA RETE – Il discorso è anche legato alla connettività dei veicoli: quando chiediamo al nostro fidato assistente personale di cercare un distributore o un ristorante nelle vicinanze il sistema dell'auto – o il cellulare – cerca queste informazioni su Internet e ci propone i risultati di questa “indagine”. In effetti sempre più automobili sono connesse nativamente (con una SIM incorporata, ad esempio come annunciato da GM per la connessione 4G di serie) e non hanno quindi bisogno di un cellulare. L'accesso alla Rete, se ha poco a che fare con pistoni e gomme, sarà comunque un settore in espansione tant'è che la società di consulenza Alix Partner ha stimato che entro il 2018 le connected cars varranno 40 miliardi di euro, un valore che crescerà del 20% l'anno. Se oggi i veicoli che si connettono autonomamente sono già il 20% delle vendite nel mondo, quelli che accedono al Web via cellulare sono già la metà mentre in Europa ogni nuova auto venduta nel 2018 avrà sistemi di connessione. Dei 40 miliardi citati più sopra, ben 25 saranno da attribuire a servizi d'informazione, di customer service e di entertainment; un parte rilevante (7 miliardi contro i 2 del 2013) sarà destinata all'acquisto dell'hardware.
DISTRAZIONE A LUNGA SCADENZA – A questo punto il legame fra la connessione in Rete e i sistemi a mani libere a controllo vocale – che è fra le applicazioni alle quali puntano i gestori per fare volumi di traffico dati al di là della semplice telefonata – è chiaro ma la sua efficacia nel ridurre le pericolosissime distrazioni, fra le prime cause degli incidenti mortali, non è così scontata. A confermarlo è una ricerca della AAA Foundation for Traffic Safety, condotta in 10 automobili model year 2015 e su tre sistemi basati su smartphone: Microsoft Cortana, Apple Siri e Google Now . La base dei test è ampia: 257 guidatori hanno usato le auto e 65 i cellulari (le età erano comprese fra 21 e 70 anni) e le valutazioni sono state espresse in una scala da 1 a 5: il valore 1 implica distrazioni simili a quelle che si hanno ascoltando la radio mentre il livello 5 è paragonabile all'eseguire un impegnativo test di guida; rating di 2 (2,5 è il livello assegnato al parlare con il cellulare in mano) o più sono considerati pericolosi dall'AAA. Fra i risultati più eclatanti c'è stato lo scoprire una sorta di “trascinamento” nella diminuzione delle concentrazione anche dopo che si è smesso di usare il sistema. Questo straniamento può durare fra i 15 e i 27 secondi, che vengono impiegati per ritornare a valutare la realtà circostante e il dove ci si trova. David Strayer, il professore alla University of Utah che ha condotto la ricerca insieme al professore Joel Cooper, spiega che “l'informazione sulla propria posizione si perde mentre si parla ai sistemi a comando vocale e viene recuperata abbastanza lentamente”.
C'È ANCORA DA LAVORARE – Le migliori fra le automobili sono state la Chevrolet Equinox e la Buick LaCrosse (2,4 punti) ,mentre la Toyota 4Runner segue con 2,9. Sopra i 3 punti (3 equivale ad “alta distrazione”) ci sono Ford Taurus (3,1), Chevrolet Malibu (3,4), Volkswagen Passat (3,5), Nissan Altima (3,7), Chrysler 200C (3,8) e Hyundai Sonata (3,8). La Mazda 6 ha il poco invidiabile primato in questa classifica, dato che i suoi 4,6 punti equivalgono ad una “distrazione molto alta”, paragonabile all'aggiornamento dello status in un social network. Notizie non positive anche dal fronte degli “assistenti personali”: se i 3 punti di Google Now sono poco rassicuranti, ancor peggio fanno Apple Siri (3,4 punti) e Microsoft Cortana (3,8). Anche se alcune tecnologie fanno diventare matti non è il caso di mandare tutto al rogo: i sistemi di alcune auto sono validi ed i costruttori fanno anche task force per rendere le auto più sicure ma sicuramente occorrerà darsi da fare. Quando accade che dicendo “Chiama Marco” si ottiene la domanda “Vuoi chiamare Mario?” ci si irrita e chi è arrabbiato si concentra poco: questo non deve succedere.