I sedili del futuro saranno cellule di sicurezza: il prototipo ZF-Faurecia

I sedili del futuro saranno cellule di sicurezza: il prototipo ZF-Faurecia Attacchi per le cinture integrati

Attacchi per le cinture integrati, posizione relax e di lavoro, integrazione con le HMI: il futuro dei sedili di sicurezza nel prototipo ZF-Faurecia

27 Settembre 2017 - 03:09

Chi legge SicurAUTO ormai lo sa: l'automotive affronterà cambiamenti radicali in pochi anni, mutazioni gravide di conseguenze e che investiranno anche il modo di usare i veicoli, dalle microcar ai Tir per il trasporto pesante. Questa metamorfosi sembra oggi un po' “sgraziata” e disordinata: basta pensare al contrasto fra i roboanti annunci sulla guida autonoma di massa e lo stato attuale delle infrastrutture dedicate e della legislazione chiamata a emanare norme che dovranno mediare questioni di sicurezza, legali e anche l'accettazione del pubblico (leggi le risposte contraddittorie delle persone su chi debba salvare l'auto robot). In ogni caso l'industria si sta preparando e il sedile presentato da ZF e Faurecia dice qualcosa di nuovo sia per la sicurezza passiva sia per l'integrazione con la guida autonoma.

FRUTTI A MATURAZIONE VELOCE Questo sedile così innovativo è stato presentato al Salone di Francoforte ed è il primo frutto del giovane ma, almeno così sembra, prolifico accordo con Faurecia. L'Azienda, nata in Francia nel 1997 dalla fusione fra la Faure e la controllata di Peugeot ECIA, è cresciuta impetuosamente e opera oggi in 34 Paesi, con 100.000 addetti e 330 siti (3 dei quali in Italia), dei quali ben 30 sono centri di Ricerca & Sviluppo. ZF non ha bisogno di presentazioni ma merita comunque una citazione il suo progressivo spostarsi verso componenti più tecnologici rispetto alle trasmissioni che erano il suo business tradizionale (leggi di ZF che si allea con IBM e UBS per lanciare il car-banking eWallet).

La sua espansione nel settore della sicurezza attiva e passiva, avvenuto nel 2014 grazie all'acquisizione di TRW, ha ricadute anche in questo concept di sedile per il Terzo Millennio.

IL SEDILE DIALOGANTE Questa novità appare molto predisposta all'uso con la guida autonoma grazie a vari accorgimenti, come l'uso del pretensionatore attivo ACR 8 che può anche inviare segnali al guidatore. Un leggero “strattonamento” può infatti richiamarne l'attenzione sulla guida ed esso può dialogare con la HMI (Human Machine Interface) della vettura. Questa possibilità è importante nell'uso dei sistemi ADAS e durante la guida autonoma in modo da informare il guidatore che è il momento di assumere di nuovo il controllo del veicolo.

Una comunicazione di questo tipo è essenziale dato che il sedile può assumere tre diverse posizioni: la posizione di guida, una relax e una “di lavoro”, nella quale il sedile è leggermente ruotato verso il centro dell'abitacolo (leggi dell'airbag nel tavolino studiato da Ford per le auto robot). Il sedile può orientarsi fino a 10 gradi verso l'interno mentre l'escursione massima all'indietro dello schienale è di 25 gradi e per arrivare a tanto lo schienale stesso è diviso in due parti.

CELLULA SICURA Anche l'ancoraggio della cintura è integrato nel sedile e si adatta alle varie configurazioni dello schienale e lo stesso accade per l'attacco vicino alla spalla, particolarmente critico vista la posizione molto reclinata che il sedile può assumere. Questo sedile è una vera e propria “struttura di sicurezza”, dato che ZF ha anche progettato e installato il nuovo airbag laterale Advanced Far Side Airbag integrato nel sedile stesso. Il Far Side Airbag è studiato per proteggere la testa e il collo del passeggero/guidatore dagli urti provenienti dal lato opposto, che non potrebbero essere assorbiti dagli airbag laterali convenzionali. Non finisce però qui: un airbag integrato sul retro dello schienale del conducente protegge gli occupanti seduti sul sedile posteriore.

Esponenti delle 2 Aziende si sono detti soddisfatti del rapido sviluppo di questo prototipo: Torsten Gollewski, responsabile dello sviluppo preliminare in ZF, ha infatti detto che “Siamo stati in grado di presentare un primo prototipo a soli quattro mesi dall'inizio della nostra collaborazione e la velocità nel mettere insieme i rispettivi punti di forza e conoscenze è un segnale dell'orientamento che la nostra collaborazione assumerà”. David Degrange, Vice Presidente del progetto Cockpit of the Future di Faurecia, aggiunge: “In soli quattro mesi è stato messo a punto questo prototipo unico ed esclusivo per la sicurezza: si tratta di un record nel settore automotive e un'ulteriore prova del nostro impegno comune per offrire tecnologie a valore aggiunto”. ZF punta molto sulla sicurezza e ha fornito, per esempio, avanzati sistemi di sicurezza per l'interessante progetto BeHicle, la prima microcar progettata per essere veramente sicura.

Commenta con la tua opinione

X