Il mercato auto globale rallenta. L'Europa confida in Spagna e Italia

Il mercato auto globale rallenta. L'Europa confida in Spagna e Italia La ripresa rallenta? A suggerirlo è un report di Euromonitor

La ripresa rallenta? A suggerirlo è un report di Euromonitor, che pensa ad un 2016 "piatto". Perdono colpi Russia e Brasile, Italia e Spagna resistono

28 Maggio 2016 - 08:05

La ripresa dei mercati globali dell'automotive è forse una “ripresina”: a dircelo è uno studio di Euromonitor International che ridimensiona la crescita del 2016. il quadro è tutto in chiaroscuro, con Paesi che continueranno a salire e altri che cederanno più del previsto.

UN ANNO PIATTO Euromonitor International ha aggiornato le suo previsioni, emesse per i veicoli leggeri, e la notizia più importante è che la crescita globale 2016 è stata rivista al ribasso e ora vale soltanto un +1,2%. Se il forecast si avverasse si tratterebbe comunque di un dato positivo ma sarebbe il minore da quando il settore Automotive ha iniziato a recuperare, intorno al 2010. Questa non bellissima notizia non è però inaspettata, almeno per gli analisti, dato che i fattori del ribasso sono sempre stati superiori al potenziale di rialzo, come evidenziato in un precedente aggiornamento. Più in particolare, ci sono state ulteriori revisioni al rialzo per le previsioni di vendita nella maggior parte dei mercati europei – lì la ripresa mantiene il suo slancio – ma questi sono stati mortificati da fattori ribassisti accentuati rispetto alle precedenti. Russia e Brasile, anche alla luce delle recenti turbolenze politiche, appaiono come piuttosto “pesanti” ma anche le prospettive per l'India e il Giappone sono state “tagliate”, anche se per motivi diversi.

TASSE E AMBIENTE Vediamo le cause della discesa dell'India, che sono state capaci di tarpare le ali ad un recupero che sembrava arrivato. La ripresa che finalmente si percepiva e 3 tagli consecutivi dei tassi d'interesse – a gennaio, febbraio e marzo – sarebbero stati un motivo per aggiornare le previsioni al rialzo ma le sovrattasse contro l'inquinamento – una vera emergenza per il Paese – hanno portato ad una revisione al ribasso per 90.000 unità rispetto al primo trimestre. La sovrattassa (leggi di come l'India abbia tassato le auto inquinanti) vale l'1% del prezzo dell'auto per i modelli a benzina con cilindrata inferiore 1.200 cc, le diesel con meno di 1.500 cc subiscono un prelievo del 2,5% e motori diesel di cilindrata superiore sono soggetti ad un prelievo del 4%. Un'ulteriore tassa dell'1% è applicata alle auto che costano più di 1 milione di rupie, ossia circa 13.000 euro o 15.000 dollari. Il Giappone ha una vicenda particolare perché l'aumento delle tasse proposto per l'aprile 2017 in condizioni normali avrebbe aumentato le vendite durante il 2016 ma il terremoto nel mese di aprile ha ostacolato le forniture al punto che le vendite sono ora date in diminuzione del 3% nel 2016. Anche le vendite in Indonesia, Sud Africa, Corea del Sud, Thailandia, Taiwan, Turchia e Vietnam sono state riviste al ribasso ma in misura molto minore, con una riduzione di non più di 60.000 unità in ognuno di questi Paesi.

FARI EUROPEI (E NON SOLO) I mercati sui quali sono riposte le maggiori speranze continuano ad essere (ce l'aspettavamo, visto l'andamento del mercato Europa ad aprile) la Spagna e l'Italia, le cui previsioni per il 2016 sono stati aumentate rispettivamente di 165.000 e 170.000 unità. L'analista Neil King ha sempre pensato che le vendite nel nostro Paese, essendo ancora molto al di sotto del loro massimo storico, possano recuperare ancora. Gli incrementi derivano da un mix di fattori: l'economia che migliora, una certa ripresa dell'occupazione e della fiducia dei consumatori oltre a modelli azzeccati come le Fiat 500X, la gamma Tipo e la rinnovata della 500. Nel caso della Spagna si può dire che la domanda continua ad essere vivace grazie anche ai Plan Pive: quello corrente terminerà a luglio ma, dato che il Paese è nel suo secondo anno di espansione economica post-crisi, le vendite diminuiranno “morbidamente” e dovrebbero portare comunque ad un 2016 chiuso al + 5%. Un altro Paese che merita una segnalazione è l'Argentina (l'Argentina aveva superato l'Italia nel 2013): l'innalzamento della soglia oltre la quale scatta il superbollo sulle auto sta avendo effetti positivi e quindi le vendite dei veicoli leggeri sono previste in aumento di 35.000 unità nel 2016 per una crescita del 6% anno su anno. La leva fiscale favorevole (le tasse sono diminuite) introdotta in Cina dovrebbe compensare il rallentamento dell'economia (le elettriche vanno a gonfie vele grazie agli incentivi del Governo): nel 2016 potrebbero quindi prevale più i fattori di rialzo che di ribasso con previsioni di vendita sostanzialmente stabili. Il risultato delle situazioni dei vari Paesi è quindi un 2016 ancora in crescita ma ad un ritmo più lento rispetto agli anni precedenti, il più lento dal 2009: per avere conferme o smentite su questo andamento dovremo attendere un altro aggiornamento di Euromonitor International, che sarà pubblicato alla fine di luglio.

Commenta con la tua opinione

X