
Il sistema SICVe-PM è pronto ad entrare in servizio al posto del Tutor, le nuove telecamere non leggeranno solo la targa dei veicoli
Il Tutor è spento, lunga vita al Tutor, sarebbe il caso di dire, o forse dovremmo abituarci a chiamarlo SICVe-PM poiché è questo il nome del nuovo sistema di rilevamento della velocità media che sarà operativo da metà luglio 2018 sulle autostrade. Ma come funziona il nuovo tutor? A giudicare dalle prime anticipazioni il sistema sviluppato da Autostrade Tech dovrebbe essere più preciso del precedente e con la capacità di tracciare molti dettagli dei veicoli oltre la targa. Anche se con ogni probabilità continueremo a chiamarlo come il sistema strappato dalle braccia di ASPI (Autostrade per l'Italia) da una sentenza della Corte d'Appello di Roma (la diatriba legale per aver copiato il brevetto ha dato ragione all'azienda ideatrice, leggi qui), gli automobilisti che si preparano al grande esodo delle vacanze 2018 sono avvisati: il SICVe-PM sarà un segugio e difficilmente si lascerà illudere da targhe poco leggibili.
PRESTO ATTIVO, MA GIA' A RISCHIO SOSPENSIONE Il nuovo Tutor, Tutor 2.0 o semplicemente SICVe-PM (Sistema Informativo per il Controllo della Velocità con tecnologia PlateMatching) funziona sostanzialmente come il Tutor brevettato dalla Craft e dismesso da Autostrade su ordine della Corte d'Appello di Roma, ma dalle prime informazione diffuse non si limiterà a controllare solo la velocità tra due punti e ad associarla alla targa letta. In realtà bisogna dire che proprio questa parziale sovrapposizione delle funzioni tra il SICVe-PM (approvato con il provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017) e il vecchio Tutor, ha già innescato a cascata la richiesta di annullamento che non dovrebbe avvenire se si dimostrerà che la tecnologia utilizzata non è la stessa. Ma vediamo come funziona.
COME FUNZIONA Il rilevamento tra i due portali attivi distanziati a circa 10-25 km a seconda dei casi, avviene al passaggio del veicolo sulle spire in ingresso annegate nell'asfalto che servono a classificarlo e comunicare al sistema di rilevamento (la telecamera) se si tratta di un'auto, un tir, un autobus o un motociclo. La prima telecamera in ingresso fotografa il veicolo e gli associa l'orario di passaggio. All'uscita avviene la stessa cosa: foto con rilevamento dell'ora ed elaborazione dei dati se l'auto viaggiava a una velocità media del 5% superiore al limite altrimenti la foto verrà cestinata.
OLTRE LA TARGA, MEMORIZZA I SEGNI PARTICOLARI La vera novità del sistema SICVe-PM, secondo Autostrade sarà una migliore infallibilità del sistema di confronto delle targhe, poiché in assenza di un riscontro tra la targa in entrata e una in uscita, non si sarebbe proceduto alla convalida della sanzione. Mentre ora memorizzerà oltre alla targa anche elementi distintivi del retro del veicolo, come adesivi, nome dell'azienda scritta sul retro dei tir e in generale la forma delle luci posteriori per confrontare tutti questi elementi con la lettura della targa in ingresso e in uscita. Da quanto diffuso in un comunicato congiunto tra Autostrade e la Polizia Stradale – che puoi approfondire qui – i primi nuovi Tutor SICVe-PM saranno attivi su circa 30 tratte autostradali già a metà luglio 2018, tra quelle più battute dai mezzi, per poi ampliare la copertura a tutti i 333 portali disattivati della rete Autostrade.