In arrivo decreto sulla guida senza patente? Niente carcere ma multe di 5.000 euro

In arrivo decreto sulla guida senza patente? Niente carcere ma multe di 5.000 euro Stando a indiscrezioni

Stando a indiscrezioni, la bozza che modificherà l'art. 116 CdS abolisce la pena detentiva per chi guida senza aver mai preso la patente. E raddoppia

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27 Novembre 2015 - 08:11

Mini-rivoluzione nel Codice della strada. Oggi, chi guida senza aver mai conseguito la patente (attenzione, che è cosa ben diversa dal guidare avendo semplicemente dimenticato la patente a casa) commette anche un reato. E paga una multa di 2.257 euro. Lo prevede l'articolo 116 del Codice della strada. Ma presto, secondo quattroruote.it, la norma cambierà: chi guiderà senza patente non commetterà reato. E verrà punito con una sanzione amministrativa di 5.000 euro. Ovviamente, come tutte le multe, anche questa avrà un massimo teorico, nel caso il trasgressore non pagasse nel tempo:  massimo 30.000 euro. La novità, secondo le indiscrezioni, è prevista dal decreto legislativo approvato dal Governo qualche giorno fa e già trasmesso alla Camera per il parere preventivo del Parlamento.

IN FUTURO, UN ILLECITO – Tale provvedimento rientra nell'opera di depenalizzazione di reati attualmente punibili con la sola pena della multa, prevista dalla legge 67 del 2014. Tra questi reati c'è appunta la guida senza patente, nella fattispecie regolamentata dall'articolo 116 del Codice della strada che recita: “Chiunque conduce veicoli senza aver conseguito la corrispondente patente di guida è punito con l'ammenda da 2.257 euro a 9.032 euro; la stessa sanzione si applica ai conducenti che guidano senza patente perché revocata o non rinnovata per mancanza dei requisiti fisici e psichici. Nell'ipotesi di recidiva nel biennio si applica altresì la pena dell'arresto fino a un anno”. Una norma questa che è destinata a cambiare con l'ingresso in vigore del nuovo decreto legislativo che sostituirà l'ammenda con una sanzione amministrativa da 5.000 a 30.000 euro. Niente reato, ma illecito amministrativo.

QUALE OBIETTIVO – Il tutto rientra in una depenalizzazione ampia che include una lunga serie di reati e si aggiunge all'altra grande manovra di alleggerimento fatta quest'anno introducendo la “tenuità del fatto”. Si va nella direzione di svuotare le galere: il sovraffollamento carcerario è uno dei numerosi guai che assilla il Paese. Forse, l'intenzione del Governo è anche quella di diminuire il lavoro a carico del sistema penale, mentre la sanzione, più alta delle attuali ammende, fungerebbe da deterrente più efficace rispetto a un processo. Una questione di immediatezza. La multa viene appioppata subito, mentre il processo può essere lungo e dall'esito incerto. Occorre attendere la conferma delle indiscrezioni per capirci qualcosa di più.

TIRAEMOLLA – Al di là di possibili discussioni sulla norma (un illecito allora fa più paura di un reato, ha un effetto deterrente maggiore?), va detto che già in passato era stata depenalizzata la guida senza patente e poi reintrodotta come reato. Quindi, alla fine, la guida senza patente era reato, poi è diventata illecito, quindi di nuovo reato, e adesso illecito ancora. Sperando che il balletto sia finito qui. Prim'ancora della pena, serve una legge chiara e semplice, affinché funga davvero da deterrente. Vi è infine da considerare il pericolo dei nullatenenti (italiani o stranieri poco conta): se tali risulteranno, e con auto intestate ad altri, non pagheranno la sanzione amministrativa. E la loro fedina penale resterà intatta. Senza considerare il messaggio che il Governo darebbe con questa regola se davvero divenisse realtà: prima ammorbidisce il reato di omicidio stradale, rendendolo colposo; poi elimina l'ergastolo della patente; e adesso depenalizza la guida senza patente. Non c'è un po' di confusione fra gli uomini di Renzi?

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