Incentivi auto elettriche già finiti: Urso non esclude nuovi fondi

Incentivi auto elettriche già finiti: Urso non esclude nuovi fondi

Incentivi auto elettriche: risorse esaurite in poche ore. L'opportunità di acquistare un'auto elettrica con ricchi sconti non è durata a lungo, ma forse c'è la possibilità di rifinanziare il fondo

7 Giugno 2024 - 17:30

Sono durati poco più di 9 ore gli incentivi per auto elettriche previsti con il nuovo Ecobonus statale 2024. La piattaforma per prenotare i contributi è stata aperta alle ore 10:00 del 3 giugno e alle 19:00 dello stesso giorno le risorse per autoveicoli con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km erano già finite, lasciando a bocca asciutta tanti utenti che già pregustavano di acquistare un’auto elettrica con un super sconto. Al punto che molti si chiedono se sarà possibile rifinanziare gli incentivi, magari attingendo dalla dotazione per autovetture plug-in hybrid che è poco richiesta. Il ministro Urso non ha confermato ma nemmeno smentito questa ipotesi…

Aggiornamento del 7 giugno 2024 con le dichiarazioni del ministro Urso sulla possibilità di rifinanziare gli incentivi auto elettriche.

INCENTIVI AUTO ELETTRICHE: 201,1 MILIONI ESAURITI IN POCHE ORE

Per l’acquisto di auto elettriche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva stanziato complessivamente 240 milioni di euro, ma una quarantina di milioni era già stata usata da gennaio a maggio con il vecchio schema degli incentivi. Il 3 giugno si è dunque partiti con 201,1 milioni di euro ma, come detto, sono bastate 9 ore per esaurire le risorse. Per ironia della sorte degli incentivi per auto elettriche che promettevano super sconti fino a 13.750 euro si è parlato per mesi, e poi la ‘festa’ è durata meno di metà giornata…

Incentivi auto elettriche già finitiPERCHÉ GLI INCENTIVI AUTO ELETTRICHE SONO FINITI COSÌ PRESTO?

Tornando al rapido esaurimento degli incentivi auto 2024 per le auto elettriche, la circostanza non deve sorprendere almeno per tre motivi:

  • in primis, gli sconti molto più ricchi rispetto al passato (come detto, fino a 13.750 euro con ISEE e rottamazione) hanno ingolosito parecchi automobilisti, anche quelli non particolarmente attratti dalle BEV.
  • In seconda battuta, l’annuncio dato in largo anticipo (i nuovi contributi sono stati pubblicizzati già a febbraio) ha fatto cumulare un numero imponente di preordini da parte di clienti che nei mesi scorsi hanno subordinato l’acquisto alla effettiva disponibilità del nuovo contributo statale. Quindi all’apertura delle prenotazioni del 3 giugno, tutte le risorse per auto le elettriche erano ormai già belle che andate.
  • Infine va considerato che stavolta i contributi erano disponibili anche per le società e non solo per i privati, e quindi molte ne avranno approfittato per rinnovare la flotta aziendale con vetture ecologiche a prezzi stracciati. In ogni caso il Mimit ha dichiarato che il 62% dei fondi per le BEV è andato agli utenti privati.

URSO: VALUTIAMO NUOVE RISORSE PER LE AUTO ELETTRICHE

Ora però vogliono tutti sapere se i contributi per le auto elettriche saranno in qualche modo rifinanziati, e il ministro Urso si è detto possibilista, come del resto aveva fatto l’altro giorno il suo collega Giorgetti: “Il successo registrato nella prima giornata, per lo più per le auto elettriche, è particolarmente significativo, soprattutto per quanto riguarda le concessionarie a cui si è rivolta la clientela privata“, ha detto Urso commentando l’andamento degli incentivi a un evento del Sole 24 Ore. “Questo exploit ci deve fare riflettere sulle ulteriori misure che dobbiamo adottare, dopo questo piano, per sostenere l’acquisto di auto meno inquinanti e migliorare la penetrazione delle elettriche. Abbiamo una quota del 3%, mentre in Germania è al 12%, nel Regno Unito al 15%, in Francia addirittura al 18%“. Tocca dunque darsi da fare per colmare il gap. Magari con un nuovo Ecobonus?

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