Incentivi auto, il Mimit smentisce anomalie: “Il 62% ai privati”

Incentivi auto, il Mimit smentisce anomalie: “Il 62% ai privati”

Il mistero del rapido esaurimento degli incentivi per auto elettriche. Cosa ha portato all'esaurimento in poche ore della dotazione di oltre 200 milioni di euro?

5 Giugno 2024 - 13:10

Ha fatto molto scalpore il rapido esaurimento in poco meno di 9 ore della dotazione di incentivi auto 2024 riservata alle vetture elettriche, al punto da sorprendere perfino il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, che durante la sua visita a Melfi ha definito “strano” l’accaduto. Perplessità sono giunte pure da UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri, e da Federauto, l’associazione che rappresenta le concessionarie, che non si spiegano come abbia potuto esaurirsi in poche ore una dotazione di oltre 200 milioni di euro (tra l’altro per acquistare auto elettriche, che hanno un mercato molto limitato), avanzando l’ipotesi di anomalie nell’erogazione dei contributi. In realtà pare che non ci sia stata alcuna anomalia, dando per buona, e non abbiamo elementi per sostenere il contrario, la spiegazione fornita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

INCENTIVI AUTO 2024: PER IL MIMIT NON SONO EMERSE ANOMALIE SIGNIFICATIVE

Attraverso una nota stampa, il MIMIT ha spiegato infatti che dalle prime verifiche di natura ordinaria, attivate a seguito della domanda straordinaria alle prenotazioni per gli incentivi dell’Ecobonus 2024 relativi all’acquisto di auto elettriche (0-20 g/km CO2), che ha portato in meno di nove ore all’esaurimento degli oltre 200 milioni di euro stanziati, non sono emerse anomalie significative.

Innanzitutto il Ministero ha smentito di aver messo a disposizione meno fondi rispetto alla dotazione prevista: all’apertura delle prenotazioni, avvenuta alle ore 10:00 del 3 giugno 2024, per le auto elettriche c’erano poco più di 201 milioni di euro (come si può vedere, qui in basso, dalla situazione sul sito dell’Ecobonus all’orario d’apertura, recuperata con Web Archive). Ossia l’intero plafond destinato alle BEV per l’anno 2024, che ammontava a 240 milioni di euro, privato delle risorse già usate tra gennaio a maggio con il vecchio oschema degli incentivi.

Non va infatti dimenticato, e il MIMIT l’ha rimarcato nella nota stampa, che quasi 300 milioni dell’intera dotazione dell’Ecobonus 2024 (circa 950 milioni + altri 30 milioni per i veicoli della categoria L) erano stati già utilizzati per le prenotazioni effettuate nei primi mesi del 2024 e, per questo, la disponibilità per i nuovi incentivi, quelli prenotabili dal 3 giugno, era scesa a 710 milioni di euro. Esattamente la cifra apparsa sul sito dell’Ecobonus al via degli incentivi 2024.

Incentivi auto

INCENTIVI AUTO ELETTRICHE HANNO FAVORITO LE SOCIETÀ? I DATI DICONO IL CONTRARIO

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha diffuso anche alcune cifre preliminari sulla struttura della domanda per confutare l’ipotesi, avanzata da molti addetti ai lavori, che gli incentivi fossero finiti principalmente a società di noleggio e agli stessi costruttori, penalizzando l’utenza privata: “Il 62% delle prenotazioni“, si legge nella nota del MIMIT, “è stato effettuato da persone fisiche tramite concessionario, mentre il restante 38% da persone giuridiche, tra cui le società di noleggio a lungo termine. Valori pienamente in linea con le dinamiche del mercato“.

Anzi perfino meglio: se guardiamo infatti i dati sulle immatricolazioni dei primi 5 mesi del 2024, sono state vendute 26.232 auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km, di cui 11.489 a privati e 11.902 a società, comprese quelle di noleggio a lungo e breve termine. Quindi in perfetta parità, mentre gli incentivi hanno distribuito assai meglio le risorse, indirizzando il 62% dei fondi alle persone fisiche.

ECOBONUS 2024: IL 40% DELLE PRENOTAZIONI PREVEDE LA ROTTAMAZIONE

Il Mimit ha infine aggiunto un dato ulteriore, relativo alla percentuale di veicoli che saranno rottamati dai richiedenti, che si attesta a circa il 40% delle prenotazioni (significa che 4 prenotazioni su 10 hanno riguardato sconti con contestuale rottamazione di un veicolo inquinante). Infine i casi potenzialmente anomali si attestano intorno al 5%, che per il Ministero è un dato fisiologico e in linea rispetto al passato, su cui comunque saranno effettuati i dovuti controlli e si procederà, ove opportuno, con le dovute procedure di contestazione.

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