Incidenti stradali 2019: nel primo semestre meno sinistri ma più vittime Il report ACI-Istat sugli incidenti stradali 2019 in Italia: nel primo semestre meno sinistri e feriti ma più vittime. Su del 25% il numero dei decessi in autostrada

Incidenti stradali 2019: nel primo semestre meno sinistri ma più vittime

Il report ACI-Istat sugli incidenti stradali 2019 in Italia: nel primo semestre meno sinistri e feriti ma più vittime. Su del 25% il numero dei decessi in autostrada

16 Dicembre 2019 - 03:12

Reduci da un weekend di sangue sulle strade italiane con 9 morti in vari sinistri, attendevamo con curiosità mista ad ansia il report di ACI-Istat sul numero degli incidenti stradali nel 2019, relativamente al primo semestre. E i risultati dell’indagine hanno purtroppo confermato quanto temevamo: da gennaio a giugno il numero delle vittime è aumentato del +1,3% rispetto al medesimo periodo dell’anno prima, nonostante la diminuzione degli incidenti.

INCIDENTI STRADALI 2019: PIÙ DI 80 MILA IN SEI MESI

In particolare nei primi 6 mesi del 2019 ci sono stati in Italia 82.048 incidenti stradali, 453 al giorno e 19 ogni ora, che hanno provocato 1.505 morti (8 al giorno, 1 ogni 3 ore) e 113.765 feriti (628 al giorno, 26 ogni ora). Non vorremmo cadere nella retorica spicciola del ‘bollettino di guerra’, ma sono cifre che fanno indubbiamente rabbrividire. E, come anticipavamo, a frenare il numero delle vittime non è servito neppure il calo degli incidenti, scesi da un anno all’altro del -1,3%, nonché dei feriti (-2,9%). Forse perché sono cresciute, e di molto, le risultanze dei decessi in autostrada (+25%), dove a causa delle velocità sostenute basta un solo sinistro per causare molti morti. Inutile dire che l’ambizioso obiettivo europeo di riduzione del 50% delle vittime della strada, da raggiungere in dieci anni entro il 2020, non sarà mai centrato. A un anno dalla scadenza siamo infatti fermi a -23,6% vittime rispetto al 2010 e a -54,2% rispetto al 2001.

INCIDENTI STRADALI 2019: CAUSE PRINCIPALI

Eccesso di velocità, uso del cellulare durante la guida e mancato utilizzo delle cinture di sicurezza. Queste, sempre secondo il report ACI-Istat, le infrazioni più ricorrenti degli automobilisti italiani. E, di conseguenza, la maggior causa dell’abnorme numero di morti e feriti. Contando tutte le contravvenzioni elevate dalla Polizia Stradale, il 38% ha riguardato il superamento dei limiti di velocità, il 15% la guida con il cellulare e il 7,5% il mancato utilizzo delle cinture. E pensare che da oltre sei mesi giace nel cassetto della Commissione Trasporti della Camera una norma, già approvata dalla commissione stessa, che inasprisce severamente la sanzione per chi maneggia lo smartphone al volante, contemplando la sospensione della patente fin dalla prima violazione. Così come più volte richiesto dai vertici della Polstrada. Peccato però che per l’effettiva entrata in vigore sia necessaria l’approvazione del Parlamento, che da mesi è impegnato in tutt’altre faccende. E nell’attesa il numero delle vittime da incidenti stradali continua ad aumentare…

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