Incidenti stradali: il primo portale Aci che dice quanti sono e dove succedono

Incidenti stradali: il primo portale Aci che dice quanti sono e dove succedono È ora accessibile gratis a tutti i cittadini il portale lis.aci.it

È ora accessibile gratis a tutti i cittadini il portale lis.aci.it, che aiuta a individuare le strade più pericolose o a rischio di incidenti

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23 Dicembre 2015 - 08:12

Tutto sugli incidenti: dove e quando. Ora te lo dice, gratis, il portale lis.aci.it, il nuovo portale realizzato dall'ACI, liberamente accessibile a tutti gli utenti, dedicato alla consultazione dei dati annuali relativi ai sinistri stradali e alla loro localizzazione sulla rete viaria principale. Troverete due tipi di dati. Anzitutto quelli statistici degli incidenti consultabili a livello di unità amministrativa: Italia, Regioni, Province. E secondo, i focus delle statistiche sulla rete viaria principale, cioè su autostrade (comprese tangenziali, raccordi, diramazioni e trafori), strade di interesse nazionale e tutte le strade regionali e provinciali precedentemente gestite dall'Anas. Dunque, è possibile effettuare la navigazione su due livelli: quello “macro”, con dati aggregati riferiti a tutti gli incidenti rilevati; e quello riferito alla localizzazione, che riguarda i sinistri avvenuti solo su una parte della rete stradale.

QUALI DATI CONSULTABILI – Ma cosa dicono le tavole? Incidenti totali, sinistri mortali, morti (in un evento letale possono esserci più deceduti) e feriti. Ma anche veicoli coinvolti per categoria macro (autovetture, veicoli merci, autobus, ciclomotori, motocicli, biciclette, altro). Nonché le persone coinvolte per classe di età, sesso e esito (decesso o ferimento). E ancora: le persone coinvolte per ruolo (conducenti, trasportati, pedoni), classe di età ed esito. Più incidenti, sinistri mortali, morti e feriti per categoria di strada (autostrada, strade extraurbane principali, strade extraurbane secondarie, strade urbane, altro).

LA SEZIONE LOCALIZZAZIONE – Nella sola sezione dedicata alla localizzazione, per ogni chilometro di ciascuna strada presa in esame è riportato il numero di incidenti, sinistri mortali, morti e feriti registrato nell'anno di riferimento e nei due anni precedenti. In relazione solo all'ultimo anno, c'è il numero di incidenti che coinvolgono veicoli per trasporto merci (VCI) e di quelli che coinvolgono veicoli a due ruote a motore (2R), con una suddivisione del numero di incidenti per tipologia. Inoltre, per ciascuna strada e solo a livello provinciale, è possibile accedere alle distribuzioni degli incidenti secondo le seguenti variabili: Comune, mese, giorno della settimana, ora, tipologia del luogo di accadimento dell'incidente, tipologia di sinistro.

INDICATORI UTILI – Preziosi pure gli indicatori. In particolare il numero di incidenti per chilometro, ossia gli sinistri divisi per l'estesa chilometrica della strada selezionata. Analogamente, ecco l'indice di mortalità (morti diviso 100 incidenti), l'indice di gravità, il rischio di sinistro e di di mortalità. SicurAUTO.it ha subito consultato il sito per capire come funzioni, ed ecco qualche esempio pratico: in Abruzzo, a Chieti, ci sono stati 943 incidenti nel 2014, contro i 925 del 2013. A Milano, nel 2014, 14.756 sinistri con 108 morti e 19.832 feriti. Balza all'occhio la diminuzione forte dei sinistri in Italia, ma con una flessione che si attenua nelle città: segno che la politica degli autovelox porta soldi nelle casse comunali, ma non rende sotto il profilo del miglioramento della sicurezza stradale. Interessantissimi i grafici che riguardano il calo straordinario degli incidenti, dei feriti e dei morti: grafici di cui evidentemente le compagnie assicuratrici tengono poco conto, in virtù delle tariffe Rca stellari che ci fanno pagare.

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