I dati ETSC sugli incidenti stradali in Europa: in 10 anni si sono risparmiate 57 mila vite grazie al miglioramento della sicurezza stradale, ma non tutti i Paesi sono virtuosi alla stessa maniera
La sicurezza stradale in Europa ha fatto passi da gigante se pensiamo che negli ultimi 10 anni le vittime per incidenti sono diminuite del -31,33%, con un risparmio di 57.095 vite e più di 64 miliardi di euro in costi sociali. È questo il risultato più importante rilevato dal 16° Road Safety Performance Index Report stilato da ETSC (European Transport Safety Council), l’organizzazione no-profit indipendente, con sede a Bruxelles, impegnata da anni nella ricerca di soluzioni che consentano una riduzione di morti e feriti sulle strade europee. Buono anche il dato del 2021 confrontato con il 2019, ultimo anno pre-pandemia.
INCIDENTI STRADALI IN EUROPA: IL CALO DELLE VITTIME NELL’ULTIMA DECADE
Se il dato generale è buono, occorre però sottolineare che l’ottima media europea del -31,33% di morti per incidente stradale è decisamente influenzata dagli eccellenti risultati conseguiti da una manciata di Paesi virtuosi. E che in realtà ci sono ben 19 Stati europei (tra cui l’Italia) sui 32 dell’indagine che hanno ottenuto un risultato inferiore alla media UE. Andando più nello specifico, le migliori performance le hanno ottenute Norvegia e Lituania, rispettivamente con -52,38% e -50,51% di decessi in 10 anni. Le peggiori Romania (scesa solo del -11,84%) e Israele (appena -4,71% di vittime nella decade 2011-2021).
L’Italia, come anticipavamo, si pone a metà del guado con -26,35% di morti per incidente, un risultato appena discreto e comunque inferiore alla media. Molto meglio, considerando i Paesi a noi affini, hanno fatto Belgio (-45,25%), Portogallo (-42,31%), Svizzera (-36,62%) e Germania (-35,92%). Il seguente grafico riporta i risultati di tutti i Paesi.
INCIDENTI STRADALI IN EUROPA 2021: -12,9% DI MORTI RISPETTO AL 2019
Per quanto riguarda invece il numero di vittime del 2021 rapportato al 2019 (il 2020 è poco significativo a causa delle pesanti restrizioni anti-Covid che hanno limitato gli spostamenti), l’anno scorso nei 27 Paesi dell’Unione Europea e in Israele, Norvegia, Regno Unito, Serbia e Svizzera si sono registrate circa 20.000 vittime della strada, in calo del -12,9% sul 2019. Notevole il risultato di Malta che ha quasi dimezzato i morti (-44%) in appena due anni, e molto bene anche Danimarca (-32%), Belgio (-25%), Polonia (-23%), Spagna (-22%) e Lituania (-21%). Il calo di vittime dell’Italia si è fermato al -10%, sempre sotto media, ma peggio hanno fatto 7 nazioni che nel 2021 hanno avuto addirittura più decessi per incidenti stradali rispetto al 2019: Israele, Finlandia, Estonia, Svizzera, Lussemburgo, Lettonia e Slovenia.
Prima di approfondire questi risultati nel grafico in basso va comunque considerato che anche nel 2021 la mobilità è stata influenzata dalla pandemia, seppur meno del 2020. E che i dati relativi ad alcuni Paesi sono provvisori. Ad esempio le risultanze definitive sull’incidentalità stradale 2021 in Italia saranno diffuse solamente a luglio.
FERITI PER INCIDENTI STRADALI IN EUROPA
Relativamente ai feriti gravi, per i quali è stato posto per la prima volta l’obiettivo di riduzione al 50% entro il 2030, il rapporto ETSC 2021 precisa che nei diversi Paesi europei non sono ancora uniformi la definizione o i metodi di conteggio dei feriti, pertanto risulta difficile confrontare il numero di feriti gravi tra i vari Stati.
La Commissione Europea ha comunque stimato che ogni anno in Europa circa 120.000 persone riportano lesioni gravi a seguito di incidente stradale, e il rapporto con i decessi è di sei a uno. I pochi dati collazionabili mostrano una decrescita sicuramente più lenta rispetto al numero dei morti: nell’ultimo decennio, infatti, i feriti gravi sarebbero diminuiti solo del -18,5%. Per questo motivo ETSC continua fortemente a raccomandare che in ogni Paese sia migliorata la tempestività e la qualità dell’intervento post-incidente al fine di mitigarne le conseguenze in modo più efficace.
L’ultimo grafico mostra l’andamento dei feriti gravi per incidente stradale nell’ultima decade, dove in verde ci sono i Paesi che hanno fatto segnare i miglioramenti più netti, in giallo quelli con i miglioramenti meno marcati e in rosso quelli che hanno registrato pochi miglioramenti o che sono perfino peggiorati. Si tratta comunque di dati non del tutto uniformi, come specificato in precedenza, quindi da prendere con le pinze.