Sorento, Optima e Sportage saranno i primi modelli Kia che potranno guidare senza conducente, o quasi. Ecco i piani fino al 2030
Strano non aver ancora mai potuto associare Kia alla guida autonoma, perché il marchio coreano sta investendo molto nel suo futuro, che prevede un ampliamento della gamma e soprattutto la tecnologia ibrida. Da poco però è uscita allo scoperto, annunciando una serie di tecnologie che saranno di serie sulle Kia entro il 2020 e che consentono di avvicinarsi alla guida totalmente autonoma entro il 2030. Grazie a un'anticipazione di Auto Express, scopriamo qualche dettaglio in più.
LAVORI IN CORSO – Ciò che non sorprende è scoprire che la Kia (che da poco ha presentato la nuova Cee'd), seppur in grande segretezza, alcuni passi verso la guida autonoma (o per il momento semi-autonoma) li sta facendo. Ogni marchio delinea la sua linea di condotta, c'è chi decide di “sparare al vento” tutto ciò che fa e chi invece se ne sta “zitta zitta” e lavora duramente, magari anche perché è consapevole del fatto che dovrà colmare un po' di gap con chi già è uscito allo scoperto. Auto Express ha avuto modo di testare parte della tecnologia che modelli come lo Sportage (presentato all'ultimo Salone di Francoforte), l'Optima e la Sorento (qui la nostra prova su strada) avranno di serie prima della fine del decennio. Si tratta di un adattamento e di un miglioramento della tecnologia già esistente, ma tutti i sistemi si stanno “tarando insieme” per agevolare la guida autonoma in città e in autostrada.
IL PACCHETTO BASE – Il nucleo della tecnologia che consentirà alle Kia di “essere sempre più indipendenti” è l'Advanced Driver Assistance System, che mette insieme l'Highway Driving Assist (HDA), il Traffic Jam Assist e lo smart parking. Con questi sistemi la vettura è in grado di mantenere e variare il controllo della velocità in relazione alla distanza di sicurezza e al traffico che la circonda, ma nello stesso tempo è in grado di cambiare corsia per sorpassare automobili più lente, rispettando sempre il codice della strada grazie alla lettura in tempo reale della segnaletica. Infine, la Kia può cercare posteggio e realizzare autonomamente la manovra di parcheggio. Per raggiungere l'obiettivo di avere una Kia autonoma entro il 2013, il Costruttore coreano ha da tempo istituito un team di ricerca che lavora su tre fronti contemporaneamente: la comunicazione tra veicolo e veicolo, tra automobile e infrastruttura e tra la vettura e tutto ciò che la circonda.
LA CORSA ALL'IBRIDO – L'altro grande obiettivo della Kia è il raggiungimento e quindi l'applicazione della tecnologia ibrida sui propri modelli. Michael Cole, numero uno di Kia Europe, lo aveva anticipato già all'ultimo Salone di Francoforte: la Casa avrebbe presto introdotto una full hybrid inedita. La Niro, di cui stanno uscendo in queste ore i primi bozzetti e che debutterà nel corso del 2016 (con una presentazione al Salone di Ginevra) potrebbe essere il primo modello ibrido Kia. Andrebbe a occupare posto nel segmento dei crossover di medie dimensioni, è stata sviluppata su una piattaforma completamente nuova e la principale concorrente sarà la Nissan Qashqai. La meccanica ibrida della Niro sarà identica a quella della full hybrid Hyundai (ma sarà completamente diversa da questa) e siccome in più, rispetto ad alcune concorrenti di segmento, offre la tecnologia ibrida, la Kia ha coniato l'acronimo Huv (Hybrid Utility Vehicle).