La Guida autonoma non può fare miracoli. Mercedes censura le auto robot

Mercedes presentando le funzionalità semi autonome della Classe E prende le distanze dal driverless, non potrà azzerare le vittime sulle strade
I primi incidenti gravi che hanno coinvolto le auto a guida autonoma hanno dato una scossa all'industria automobilistica; se fino a qualche tempo fa la si prospettava come la soluzione agli incidenti stradali e il killer delle assicurazioni, oggi i Big ne prendono le distanze e ne delineano nuovamente i contorni. Dopo Volvo anche Mercedes Benz ammette che gli incidenti mortali non verranno azzerati dalle auto senza conducente.
SERVIREBBE LA PREVEGGENZA “La gente continuerà a morire negli incidenti stradali anche quando la guida autonoma sarà una realtà quotidiana”, così ha esordito Jochen Haab, ingegnere responsabile della ricerca e sviluppo Mercedes per la sicurezza attiva, validazione e test. Il tecnico lo ha dichiarato al magazine australiano Motoring.com.au in occasione di un briefing tecnico, durante il quale ha ribadito che nonostante le case perseguano la Vision Zero (l'azzeramento dei morti a causa di incidenti) questa rimarrà una visione: “Sono un ingegnere, zero significa zero, ma dobbiamo considerare una tolleranza” aggiungendo poi “supporre che le auto senza conducente saranno infallibili e risolveranno tutti i problemi della sicurezza stradale è un follia adesso e lo sarà in futuro”. L'ingegnere della Stella spiega anche che non è possibile prevedere un albero che crolla sull'auto in corsa o un pedone che attraversa correndo. Queste dichiarazioni sembrano essere sullo stesso binario e dello stesso tenore di quelle fatte nelle scorse settimane da Volvo riguardo proprio la situazione attuale e l'evoluzione della guida autonoma (Leggi Volvo e l'obiettivo Vision 2020).
MERCEDES CON I PIEDI DI PIOMBO Il tecnico tedesco non ha usato quindi mezzi termini e ha rilasciato queste dichiarazioni durante il tour australiano per la presentazione della nuova Mercedes Classe E e delle sue funzionalità di guida semi-autonoma. Questo è un chiaro indice di come la Casa della Stella vuole prendere le misure dall'entusiasmo, incosciente in alcuni casi, che ha accompagnato lo sviluppo delle tecnologie driverless, pur continuando a investire e lavorare per mettere a punto le nuove tecnologie. Riguardo l'approccio alle nuove tecnologie Haab ha ribadito il modo tradizionale di operare della Casa tedesca a differenza di chi ha fretta e propone soluzioni sperimentali alla clientela: “Operiamo con cautela, se un'innovazione funziona la introduciamo prima sulle classi S ed E, successivamente la diffondiamo agli altri modelli. Questo è il modo in cui bisognerebbe lavorare e che conquista la fiducia dei clienti, come da bambini, prima si impara a camminare e poi a correre” (Leggi ennesimo incidente per Tesla Motors).
PARLANDO DEL CASO TESLA Nel presentare le funzionalità semi-autonome e segnatamente il funzionamento del cambio di corsia in autostrada, è stato chiesto al tecnico tedesco quali analogie possono riscontrarsi con il sistema Mercedes e quello Tesla : “Hanno qualcosa di simile, noi monitoriamo uno spazio di 250 metri per la parte anteriore, 40 metri per le fiancate e 80 metri per il posteriore, il sistema citato (Tesla) deve essere azionato toccando leggermente il volante per innescare il cambio di corsia, l'elettronica non monitora la situazione dietro l'auto, il conducente è quindi responsabile del cambio di corsia”. In merito all'incidente mortale che ha coinvolto una Tesla Model S, Haab ha espresso l'opinione che l'indagine in corso e i suoi esiti non avranno impatti significativi sull'opinione pubblica riguardo le auto a guida autonoma, lasciando intendere che la strada per il futuro è ormai tracciata.