La Guida autonoma non può fare miracoli. Mercedes censura le auto robot

La Guida autonoma non può fare miracoli. Mercedes censura le auto robot Mercedes presentando le funzionalità semi autonome della Classe E prende le distanze dal driverless

Mercedes presentando le funzionalità semi autonome della Classe E prende le distanze dal driverless, non potrà azzerare le vittime sulle strade

15 Luglio 2016 - 08:07

I primi incidenti gravi che hanno coinvolto le auto a guida autonoma hanno dato una scossa all'industria automobilistica; se fino a qualche tempo fa la si prospettava come la soluzione agli incidenti stradali e il killer delle assicurazioni, oggi i Big ne prendono le distanze e ne delineano nuovamente i contorni. Dopo Volvo anche Mercedes Benz ammette che gli incidenti mortali non verranno azzerati dalle auto senza conducente.

SERVIREBBE LA PREVEGGENZA “La gente continuerà a morire negli incidenti stradali anche quando la guida autonoma sarà una realtà quotidiana”, così ha esordito Jochen Haab, ingegnere responsabile della ricerca e sviluppo Mercedes per la sicurezza attiva, validazione e test. Il tecnico lo ha dichiarato al magazine australiano Motoring.com.au in occasione di un briefing tecnico, durante il quale ha ribadito che nonostante le case perseguano la Vision Zero (l'azzeramento dei morti a causa di incidenti) questa rimarrà una visione: “Sono un ingegnere, zero significa zero, ma dobbiamo considerare una tolleranza” aggiungendo poi “supporre che le auto senza conducente saranno infallibili e risolveranno tutti i problemi della sicurezza stradale è un follia adesso e lo sarà in futuro”. L'ingegnere della Stella spiega anche che non è possibile prevedere un albero che crolla sull'auto in corsa o un pedone che attraversa correndo. Queste dichiarazioni sembrano essere sullo stesso binario e dello stesso tenore di quelle fatte nelle scorse settimane da Volvo riguardo proprio la situazione attuale e l'evoluzione della guida autonoma (Leggi Volvo e l'obiettivo Vision 2020).

MERCEDES CON I PIEDI DI PIOMBO Il tecnico tedesco non ha usato quindi mezzi termini e ha rilasciato queste dichiarazioni durante il tour australiano per la presentazione della nuova Mercedes Classe E e delle sue funzionalità di guida semi-autonoma. Questo è un chiaro indice di come la Casa della Stella vuole prendere le misure dall'entusiasmo, incosciente in alcuni casi, che ha accompagnato lo sviluppo delle tecnologie driverless, pur continuando a investire e lavorare per mettere a punto le nuove tecnologie. Riguardo l'approccio alle nuove tecnologie Haab ha ribadito il modo tradizionale di operare della Casa tedesca a differenza di chi ha fretta e propone soluzioni sperimentali alla clientela: “Operiamo con cautela, se un'innovazione funziona la introduciamo prima sulle classi S ed E, successivamente la diffondiamo agli altri modelli. Questo è il modo in cui bisognerebbe lavorare e che conquista la fiducia dei clienti, come da bambini, prima si impara a camminare e poi a correre” (Leggi ennesimo incidente per Tesla Motors).

PARLANDO DEL CASO TESLA Nel presentare le funzionalità semi-autonome e segnatamente il funzionamento del cambio di corsia in autostrada, è stato chiesto al tecnico tedesco quali analogie possono riscontrarsi con il sistema Mercedes e quello Tesla : “Hanno qualcosa di simile, noi monitoriamo uno spazio di 250 metri per la parte anteriore, 40 metri per le fiancate e 80 metri per il posteriore, il sistema citato (Tesla) deve essere azionato toccando leggermente il volante per innescare il cambio di corsia, l'elettronica non monitora la situazione dietro l'auto, il conducente è quindi responsabile del cambio di corsia”. In merito all'incidente mortale che ha coinvolto una Tesla Model S, Haab ha espresso l'opinione che l'indagine in corso e i suoi esiti non avranno impatti significativi sull'opinione pubblica riguardo le auto a guida autonoma, lasciando intendere che la strada per il futuro è ormai tracciata.

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