La Model S inquina troppo: uno studio del MIT disintegra l'ecologia Tesla
Nella sfida impossibile del MIT la Model S perde con la Mitsubishi Mirage e supera la BMW 750i. Le auto grandi emettono più CO2 nel loro ciclo di vita
” Emissioni locali zero”: le Case dosano bene le parole quando parlano dei loro modelli elettrici puri. Corrisponde infatti a verità che un veicolo elettrico a batteria non rilascia praticamente gas connessi alla trazione (la questione polveri sottili è a parte, dato che esse provengono anche da freni e pneumatici e dalle caldaie che inquinano 6 volte più delle automobili) ma il discorso è molto più complesso se si considerano le emissioni di CO2 connesse alla costruzione, alla “componente energia” e allo smaltimento di fine vita. È questo il quadro nel quale si è svolto un audace confronto condotto dal MIT e che ha contrapposto la citycar a benzina Mitsubishi Mirage, la luxury sedan Tesla Model S e la berlina “presidenziale” BMW 750i xDrive. Quale automobile emette più CO2 nell'arco della sua esistenza?
DAL POZZO ALLA RUOTA Un'analisi accurata deve valutare tutte le fasi della vita di un'automobile ed è questo lo schema seguito dal Massachusetts Institute of Technology, che è partito dalla valutazione Well to Wheel (WTW), letteralmente “dal Pozzo (di petrolio) alla Ruota”. Gli step sono quindi: estrazione del petrolio, suo trasporto, raffinazione, trasporto del carburante così ottenuto, distribuzione, erogazione al veicolo, combustione nel veicolo, potenza alle ruote (questa sottocatena è chiamata Tank to Wheel o TTW); alla catena vanno anche aggiunte le emissioni per la produzione e lo smaltimento a fine vita.
Per l'elettrica Model S la catena è leggermente diversa e in qualche maniera semplificata: la produzione e il trasporto dell'energia elettrica sono meno macchinosi e il veicolo in sé ha meno parti meccaniche. Il tallone d'Achille sono le batterie: produrle è un processo complicato e con un certo impatto ambientale e anche il loro smaltimento non è una passeggiata (leggi delle difficoltà che incontrerà la Cina nello smaltimento delle batterie figlie del boom elettrico).
BENZINA VIRTUOSA La simulazione effettuata dal MIT ha analizzato le emissioni di CO2 complessive di 3 automobili molto diverse fra loro: la grande Tesla Model S e l'imponente BMW 750i xDrive si sono infatti confrontate con la citycar Mitsubishi Mirage, che nella versione 2 volumi è lunga 3,70 metri e pesa meno di 1.000 kg.
Il verdetto è stato che la “piccola” emette apprezzabilmente meno rispetto all'elettrica Model S e circa la metà della 750i, alla quale il grosso 12 cilindri e la trazione integrale non hanno sicuramente giovato dal punto di vista della produzione e dei consumi. Riportando le variabili al mix di centrali elettriche del Midwest, per poter stabilire la CO2 emessa per produrre l'elettricità consumata dalla Model S, la classifica è stata questa: la Mirage ha emesso solo 192 g/km, la Tesla 226 e la BMW 385 g/km. Gli scienziati del Tranick Lab del MIT, ricapitolando, hanno esaminato la CO2 emessa durante la produzione e il riciclaggio di fine vita delle auto e le emissioni di anidride carbonica durante l'uso, che sono locali nelle auto a benzina e nelle centrali elettriche per la Model S.
CONFRONTO OMOGENEO? I ricercatori hanno sottolineato che non hanno inteso denigrare i veicoli elettrici ed il loro impatto positivo sull'ambiente: la professoressa Jessika Trancik del MIT ha infatti puntualizzato: “sia le ibride sia le elettriche sono migliori delle vetture convenzionali nei luoghi ad alta intensità di emissioni. Ricordiamo inoltre che la simulazione è basata sul mix energetico delle centrali del Midwest degli USA, molto spostato verso fonti fossili ad alta intensità di CO2. Se considerassimo il mix medio statunitense, le emissioni della Model S sarebbero notevolmente minori a quelle della Mirage”.
Se consideriamo la costruzione della Model S, un'auto di quasi 5 metri che pesa il doppio della Mirage e che quindi ha molto più “metallo” della piccola Mitsubishi, il risultato della Tesla è senz'altro buono già nel Midwest e migliorabile facilmente, ad esempio con pannelli fotovoltaici casalinghi che reintegrino almeno parzialmente la carica ogni giorno. Rimane aperta la questione ambientale: al di là dell'energia spesa per estrarli, Litio e Cobalto hanno costi ambientali (e anche umani, leggi dei minatori bambini che lavorano in condizioni infernali per estrarre il Cobalto della auto elettriche) ad oggi piuttosto alti.
SUPEREFFICIENTI Il senso di questa comparativa è quindi chiaro: se volete incidere poco sull'emissione della CO2 e abitate in un'area nella quale l'elettricità è prodotta in gran parte da fonti fossili allora comprate subito la Mirage, che nell'arco della sua vita si dimostra piuttosto “pulita”. In ogni caso il superiore rendimento delle auto elettriche rimane incontestabile: le emissioni del “macchinone” Model S sono superiori a quelle della Mirage del 18 % circa, un buon risultato considerate dimensioni e prestazioni ben diverse e la difficoltà nella costruzione e smaltimento delle batterie. Nella tabella qui sotto, tratta dal blog di Olivier Willemsen, possiamo vedere quanto cambiano le emissioni equivalenti al consumo elettrico in funzione del modello (Model S e le 'cugine' Nissan Leaf e Renault Zoe) e del mix energetico delle centrali. Grey è un mix molto fossile, Average è quello medio e Solar, Wind e Hydro sono rispettivamente il fotovoltaico, l'eolico e l'idroelettrico.
Le ultime 2 colonne sono particolarmente significative: anche con un mix medio la grossa Model S ha un'emissione che porta ad un consumo equivalente bassissimo, per non parlare della Zoe e della Leaf, sicuramente più vicine alla Mirage come dimensioni e classe (leggi quanto consumano davvero le auto). Capiamo quindi che le parole della Trancik sono veritiere, visto che un consumo d'uso così ridotto può trascinare molto in basso le emissioni complessive nel life cycle.
davide
06:28, 10 Novembre 2017secondo me l'auto ibrida inquinq quanto un auto a benzina ma un auto al 100% elettrica mi sembra strano che possa inquinqre quanto un auto ibrida che a benzina