
Secondo i dati Ecogas in testa alle vetture nuove ecologiche a gas c'è FCA ma anche Ford, Opel, Volkswagen e Toyota si fanno apprezzare
Le automobili ecologiche bi-fuel, benzina-gpl o benzina-metano, rappresentano da molto tempo una scelta “dal numero importante” per chi compra una vettura nuova. Che esca dalla Casa o che si installi successivamente all'acquisto, l'impianto gpl o metano è una soluzione valida perché “rispetta” le prestazioni dell'automobile e il portafogli di chi le guida, oltre a garantire una vita sempre ecologica ai motori non più al passo con le stringenti normative antinquinamento. Quali sono i modelli più scelti dagli italiani da guidare a gpl o metano? Ecco la classifica aggiornata, mentre se volete sapere di più su tutto ciò che riguarda gli impianti gpl, allora leggete qui il nostro speciale!
UNA SCELTA “ECO” VALIDA – I dati che raccontano il “cammino” del gpl e del metano nel nostro Paese sono importanti: al 31 dicembre 2014 (dati Aci), il 7,76% delle automobili del parco circolante italiano dispone di impianti a gpl o metano. Molte case automobilistiche hanno strategicamente deciso di far uscire dalle loro linee di produzione alcuni modelli dotati di questi impianti, mentre molti clienti acquistano la loro auto preferita e successivamente la trasformano in bi-fuel. Nel 2015 l'andamento sul nostro mercato delle vetture a gpl e metano ha segnato dati positivi fino al mese di giugno per poi subire una flessione a causa principalmente della minore disponibilità di modelli Euro 6. Stessa sorte per quanto riguarda il mercato delle trasformazioni a gas in after market, poiché sulla base dei dati ufficiali Ced del Ministero dei Trasporti, elaborati dall'ufficio studi del Consorzio Ecogas, relativi ai primi nove mesi del 2015, il comparto ha fatto registrare diminuzioni che si attestano attorno al 17% per il Gpl e al 43% per il metano. In realtà è la storia che si ripete, perché si tratta di una nicchia di mercato che come tutte, dalla sua nascita a cavallo tra gli anni '70 e '80, è soggetta ad “alti e bassi”, eppure ha mantenuto sempre la sua validità e migliorato le proposte tecniche.
LE CLASSIFICHE – E' proprio la rielaborazione di alcune statistiche eseguita dall'Ufficio Studi del Consorzio Ecogas su dati CED – Ministero dei Trasporti, che consente di individuare le preferenze degli italiani (nei primi nove mesi del 2015), relative le automobili più gettonate per la trasformazione ad alimentazione bi-fuel. Proprio come il buon andamento sui mercati globali, anche qui Fca piazza bene i suoi modelli: la Fiat Punto domina sia la classifica dell'after market a gpl, sia quella del metano, rispettivamente con 8.433 e 1.332 trasformazioni effettuate presso le officine specializzate, seguita, sempre per entrambi i carburanti, dalla Fiat Panda. Il terzo gradino del podio e la quarta posizione sono riservate alla Lancia Ypsilon e alla Fiat Grande Punto. Dalla quinta alla decima posizione c'è un'altalena di piazzamenti con alcune “intrusioni” per categoria. Dunque, è possibile notare come l'Alfa Romeo Mito è sesta per il gpl e ottava per il gas naturale, la Ford Fiesta è quinta in classifica per il gpl e nona per il metano, mentre il gruppo Volkswagen piazza Volkswagen Golf e Polo rispettivamente quinta e sesta per il metano, (solo la Polo è ottava per il gpl). La Opel Corsa si posiziona al settimo posto in entrambe le categorie, mentre tra i primi 10 modelli trasformati figurano anche la Toyota Yaris, nona nella classifica del gpl e l'Opel Astra, in decima posizione sia per il gpl che per il gas naturale. Aspetto rilevante è la preferenza degli italiani verso le piccole cilindrate, particolarmente adatte al traffico cittadino, dove guidare auto con carburanti gassosi consente anche l'abbattimento di CO2, NOX e PM10, proprio per questo motivo nei giorni di limitazioni al traffico e targhe alterne, al gpl e al metano è consentito di circolare in libertà (fatta eccezione, in qualche caso, per i blocchi totali).
CONTRO L'INQUINAMENTO – Si potrebbe fare un discorso particolare sui risparmi che le motorizzazioni bi-fuel offrono sul costo del pieno: il Consorzio Ecogas ha calcolato che è circa del 55-57% rispetto alla benzina e del 42-45% rispetto al diesel. Se si pensa alla salvaguardia della qualità dell'aria, gpl e metano contribuiscono al contenimento delle emissioni inquinanti, in special modo particolato e biossido di azoto. Si tratta di un aspetto importante, emerso anche nei risultati della relazione 2015 “Qualità dell'aria in Europa” pubblicata dall'Agenzia europea dell'ambiente, nella quale l'Italia si trova in testa alla classifica dei 28 Paesi dell'Unione europea delle morti premature da biossido di azoto, dovuto, come è noto, agli scarichi delle auto, in particolare dei veicoli diesel. Di seguito una riflessione fatta da alcuni autorevoli esponenti del Consorzio Ecogas (che ha proposto anche nuovi incentivi per il biennio 2016-2018; leggi qui la notizia): “la ricerca “Green economy e veicoli stradali: una via italiana a basse emissioni”, realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, prende in esame anche uno scenario di elevata penetrazione delle auto a gas in Italia da oggi al 2030, con la progressiva sostituzione di circa un terzo delle auto a combustibili liquidi del parco circolante, dovuta sia ad acquisto di nuove auto sia a interventi di retrofit. La riduzione delle emissioni sarebbe significativa: al 2030, 3,5 milioni di tonnellate di CO2, 67 tonnellate di particolato e 21 mila tonnellate di ossidi di azoto all'anno rispetto ad uno scenario di non intervento”. Di seguito trovate la classifica dei dieci modelli preferiti dagli italiani per la trasformazione a gpl o metano.
Trasformazioni GPL
Trasformazioni Metano
1
FIAT PUNTO
FIAT PUNTO
2
FIAT PANDA
FIAT PANDA
3
FIAT GRANDE PUNTO
LANCIA YPSILON
4
LANCIA YPSILON
FIAT GRANDE PUNTO
5
FORD FIESTA
VW GOLF
6
ALFA ROMEO MITO
VW POLO
7
OPEL CORSA
OPEL CORSA
8
VW POLO
ALFA ROMEO MITO
9
TOYOTA YARIS
FORD FIESTA
10
OPEL ASTRA
OPEL ASTRA