L'ETSC lancia l'allarme: poche auto sicure, servono nuove norme

L'ETSC lancia l'allarme: poche auto sicure, servono nuove norme In Europa sono ancora pochi gli utenti della strada che beneficiano delle innovazioni di sicurezza: molte auto prenderebbero zero stelle Euro NCAP

In Europa sono ancora pochi gli utenti della strada che beneficiano delle innovazioni di sicurezza: molte auto prenderebbero zero stelle Euro NCAP

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23 Marzo 2016 - 07:03

Nel Vecchio Continente, troppe vetture circolano mettendo a rischio la sicurezza stradale: è la denuncia dell'ETSC, l'European Transport Safety Council, di cui fa parte anche l'ACI. Negli ultimi 20 anni, i livelli di sicurezza dei veicoli sono migliorati essenzialmente grazie ai crash test Euro NCAP; tuttavia, solo la metà delle auto vendute nel 2013 ha raggiunto la valutazione massima (5 stelle), senza contare le notevoli differenze tra le diverse Case costruttrici. L'ETSC chiede che gli utenti vulnerabili della strada possano beneficiare di standard di sicurezza più rigorosi, innalzando i livelli minimi di protezione. È vero infatti che gli occupanti delle auto hanno tratto vantaggio dai miglioramenti ottenuti in termini di sicurezza; ma non altrettanto i pedoni: vedi qui.

QUALI GUAI – Tra i principali ostacoli ai progressi in materia di sicurezza, oltre alla vetustà degli standard stabiliti per legge, c'è il fatto che le Case automobilistiche debbano far riferimento a standard di omologazione diversi rispetto ai protocolli Euro NCAP. Secondo l'l'European Transport Safety Council, bisognerebbe puntare all'innalzamento dei parametri normativi. Lo dimostra il fatto che un'auto che soddisfa gli standard minimi europei rischia di ottenere zero stelle nei test Euro NCAP: test che, tra l'altro, analizzano solo alcuni modelli di veicoli in riferimento a taluni allestimenti.

PROVE DA AGGIORNARE – L'Europa è leader nella sicurezza dei veicoli, ma i benefici non sono equamente distribuiti. C'è, dunque, bisogno di rivedere la normativa, anche per garantire che i progressi tecnologici più recenti siano a beneficio di molti e non di pochi. Di qui l'esigenza di aggiornare subito sia i test di omologazione vigenti che le dotazioni standard dei dispositivi per la sicurezza.  Quest'anno l'Unione Europea ha in programma la revisione degli standard minimi di sicurezza e della procedura di omologazione dei veicoli: in tale occasione, l'ETSC chiederà che alcune tecnologie diventino dotazioni di serie, ma anche che i crash test di omologazione siano aggiornati ed equiparati a quelli di Euro NCAP. In particolare, l'European Transport Safety Council punta sul sistema automatico di frenata capace di arrestare il veicolo in presenza di un ostacolo o di evitare un tamponamento e la segnalazione di cintura allacciata da parte di tutti i passeggeri.

DATABASE UNICO – È necessario, poi, un maggiore confronto tra i risultati dei crash test ottenuti in laboratorio con gli effetti reali degli incidenti su strada. Il motivo? Un numero sempre maggiore di auto saranno dotate di tecnologie avanzate (sistema di frenata di emergenza, dispositivo che avvisa il conducente se esce dalla corsia), attualmente testate in modo limitato da parte dell'Euro NCAP. L'ETSC, soprattutto, sollecita la creazione di un database europeo aperto che raccolga le informazioni sugli incidenti stradali mediante la scatola nera. Una banca dati finanziata con un apposito contributo derivato da ogni veicolo venduto. L'European Transport Safety Council, però, non indica chi debba pagare l'installazione della scatola nera, l'abbonamento ai servizi GPS, la successiva disinstallazione.

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