Sotto le sembianze di una tranquilla monovolume fuori dalle mode si nasconde un'auto molto razionale e versatile dalle insospettabili caratteristiche
Mahindra è ancora un marchio poco noto in Europa nonostante operi nel settore auto dal 1947. Il gruppo indiano, specializzato in SUV e fuoristrada, è balzato agli onori della cronaca nel dicembre scorso quando, con un investimento di 26 milioni di euro, ha acquisito il 76 % della Pininfarina ormai sull'orlo della chiusura. Dal 2010 il marchio di Mumbai possiede il 70% della coreana SsangYong e controlla il 51% di Peugeot scooter. Inoltre è il principale costruttore indiano di motocicli con una produzione annua di circa 500 mila unità. A Varese ha sede il Mahindra racing development center per la progettazione e realizzazione delle moto da competizione che partecipano con ottimi risultati al Campionato Mondiale Moto3. Nel giro di pochi anni Mahindra è diventato il primo costruttore di SUV in territorio indiano ed ha come obiettivo il potenziamento dell'organizzazione commerciale nel Vecchio Continente. La sede europea ed italiana di Mahindra è ad Ariccia (Roma) e l'attuale rete commerciale in Italia conta 65 concessionari.
DESCRIZIONE GENERALE Dopo queste brevi ma utili notizie aziendali passiamo ad esaminare la Mahindra Quanto 2.2 D protagonista della nostra prova su strada. Si tratta di una monovolume fortemente imparentata con il fuoristrada Goa con cui condivide il telaio separato a longheroni e il turbodiesel 2.2 da 120 CV progettato e realizzato dall'austriaca AVL ma prodotto da Mahindra. La Quanto è assai compatta in lunghezza e non supera i 4 metri senza la ruota di scorta posizionata esternamente. In compenso è alta ben 1,90 m. Disponibile nelle versioni C8 2WD e C8 4WD offerte rispettivamente a 15.218 euro e 18.357 euro chiavi in mano (listino in vigore da aprile 2016). SicurAUTO.it ha provato la 4WD. La dotazione di serie comprende fra l'altro il controllo automatico della velocità, l'autoradio con lettore MP3, USB e SD Card, i comandi al volante, il DIS (Driver Information System), il sistema di assistenza per le partenze in salita e per la marcia in discesa, l'antifurto, i cerchi in lega (sulla versione 4WD) e le pedane laterali. Optional a pagamento, la vernice metallizzata (400 euro), il divisorio (201 euro) e il gancio di traino (608 euro).
DESIGN ED ESTERNI La linea della Quanto non passa inosservata. Il suo notevole sviluppo in altezza la rende imponente nonostante sia alquanto compatta. Tale percezione visiva è peraltro accentuata dalla parte posteriore del veicolo molto squadrata. Il frontale massiccio è caratterizzato dalla griglia che riprende il disegno tipico del marchio. Lo sportellone posteriore con ruota di scorta esterna è ad apertura laterale. Molto personale il disegno dei cerchi in lega da 16 pollici con le razze a spirale e i mozzi anteriori sporgenti per la presenza della ruota libera. Nella media il livello di finitura esterno con giochi di montaggio accettabili tra i pannelli e uno spessore della verniciatura di 75-95 micron. La quanto è lunga 3,98 m, larga 1,84 m, alta 1,90 m. L'altezza minima da terra è 202 mm. La massa a vuoto è di 1750 Kg per 2WD e 1850 Kg per la 4WD.
INTERNI Il cruscotto è in materiale rigido e comprende un quadro strumenti di tipo analogico a fondo bianco. La grafica degli strumenti è molto semplice a tutto vantaggio di una buona leggibilità. In alto al centro della plancia è inserito un piccolo display a spicchio con le indicazioni del DIS, scarsamente visibili in presenza di luce solare. Come di consueto, più in basso nella consolle centrale sono alloggiati l'autoradio e i comandi della climatizzazione del tipo a manopola. I sedili anteriori sono comodi e dietro c' è spazio adeguato per 3 persone. Il sedile posteriore sdoppiato è dotato di bracciolo centrale con porta-bicchieri. I pannelli interni delle porte sono essenziali e all'insegna della praticità. Per salire e scendere nessun problema grazie alla presenza delle pedane esterne sulle fiancate. La capienza del bagagliaio è di 450 litri che diventano 1610 con i sedili posteriori richiudibili (sistema definito Yoga Seats).
IN OFFICINA Il controllo dei livelli si effettua agevolmente, così come la sostituzione dei fusibili e delle lampadine dei fari anteriori. Il motore 2.2 m-Hawk, come detto, è un progetto della austriaca AVL prodotto in India da Mahindra. Si tratta di un turbodiesel common rail 4 cilindri 16 V longitudinale di 2179 cc, alesaggio e corsa 85 x 96 mm, potenza 120 CV (88 kW) a 4000 giri, coppia max. 290 Nm a 1600-2800 giri, rapporto di compressione 18,5 :1. Insolita la soluzione dell'intercooler posizionato orizzontalmente sul motore. Il cambio è un 5 rapporti con ridotte, la trasmissione è integrale inseribile/disinseribile elettricamente dal guidatore tramite interruttore sul cruscotto. Presente un gruppo transfer-riduttore centrale Borg Warner Electric con rapporto di riduzione 1:2,48. Le sospensioni anteriori sono a ruote indipendenti mentre al retrotreno sono ad assale rigido con barra Panhard, molle elicoidali e bracci di reazione longitudinali. Il telaio in acciaio a longheroni è separato dalla carrozzeria. Il periodo di garanzia è di 3 anni/100 mila km, compresa assistenza stradale valida in tutti i Paesi UE.
SU STRADA La visibilità di marcia è più che buona grazie all'alta posizione di guida ed alla forma squadrata del veicolo. Il volante è regolabile solo in altezza ed il sedile di guida è abbastanza comodo. Da rilevare la gradita presenza sui sedili anteriori di due braccioli centrali ripiegabili. L'insonorizzazione del motore e dell'abitacolo non è la migliore caratteristica della Quanto; il 2.2 turbodiesel si fa quindi sentire a tutti i regimi senza mai arrivare alla soglia del fastidio. Per contro, il propulsore evidenzia una generosa erogazione ed una notevole coppia disponibile fin dai bassi regimi. Quasi inavvertibile il turbo-lag. Il dispositivo Start&Stop (disattivabile con pulsante sul tunnel) è sempre pronto quando serve: lo spegnimento del motore è presegnalato da spia nel quadro strumenti e provoca evidenti sussulti sul corpo vettura. Ciò induce a disattivare il dispositivo nel traffico urbano molto intenso. Il riavviamento è invece meno brusco. Le caratteristiche dello sterzo sono quelle dei fuori strada puri “old style”, quindi ampia rapportatura, moderata servoassistenza e scarsa precisione. Ma presto ci si fa l'abitudine. Analoga sensazione per i freni (impianto misto dischi-tamburi) poco mordenti alle basse velocità ma tutto sommato efficaci se si esercita adeguata pressione sul pedale. Puntuale il funzionamento dell'hill holder di ausilio per la partenza in salita. Il cambio è caratterizzato da ampie escursioni della leva con innesti moderatamente contrastati e precisi. Sui percorsi di tipo autostradale si nota la mancanza della 6^ marcia. Bene la frizione, modulabile e progressiva, con uno sforzo al pedale sopra la media. La tenuta di strada è più che accettabile per il tipo di veicolo. Si avverte ovviamente il baricentro alto e non mancano rollio e beccheggio comunque mai fastidiosi. Ottime le sospensioni ad ampia escursione che consentono di assorbire egregiamente ogni sconnessione. Tipico l'ondeggiamento a bassa velocità su sconnesso dovuto all'ampia escursione delle sospensioni e all'assale rigido posteriore. Pneumatici 215/65 R16 montati su cerchi in lega. Nel corso della prova abbiamo riscontrato consumi più che accettabili, considerando le caratteristiche della Quanto e il peso non indifferente. Nell'uso urbano con traffico intenso la media è stata di 11 Km/L, mentre nei percorsi extraurbani abbiamo ottenuto un consumo medio di 15 Km/L. La Casa dichiara un consumo combinato di 8,5 L/100 Km (11,7 Km/L) per la versione 4WD e 8,1 L/100 Km (12,3 Km/L) per la 2 WD. Le emissioni di CO2 sono di 226 g/km (4WD) e 215 g/Km (2WD). La capacità del serbatoio è di 55 litri.
INFOTAINMENT Il sistema audio con comandi al volante, lettore MP3, USB e SD Card, è di livello medio per ciò che riguarda la qualità del suono, mentre la selezione delle varie emittenti è senz'altro migliorabile.
SICUREZZA La Quanto è dotata di 2 airbag frontali e cinture di sicurezza con pretensionatori. Per la presenza del telaio a longheroni separato dalla carrozzeria, il veicolo è omologato autocarro N1 e non è sottoposto al crash test EuroNCAP. Per la sicurezza attiva è presente ABS, ESC, cruise control e assistenza elettronica per la marcia in discesa. Assenti gli altri sistemi di assistenza alla guida.
SicurAUTO.it ringrazia l'officina Claudio Toppi di Roma per la consueta collaborazione