Manutenzione auto: le donne pagano fino al 30% in più

Manutenzione auto: le donne pagano fino al 30% in più Secondo un'indagine inglese gli autoriparatori approfittano dell'inesperienza delle donne. Ecco quanto costa cambiare una frizione nel Regno Unito

Secondo un'indagine inglese gli autoriparatori approfittano dell'inesperienza delle donne. Ecco quanto costa cambiare una frizione nel Regno Unito

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6 Luglio 2015 - 02:07

Al di fuori dei confini nazionali… si fanno “figli e figliastri” in caso di autoriparazioni. Si dirà: “Niente di nuovo sotto il sole”. La differenza è che qui, anziché valutazioni personali “a pelle”, lo dimostra un sondaggio (per quanto attendibili possano essere le analisi). Il report in questione è targato Regno Unito, è stato condotto dal sito Web ClickMechanic e riguarda il diverso trattamento fra automobilisti uomini e “colleghe” donne che si rivolgono in officina per un intervento alla vettura. Risultato: le donne arriverebbero a pagare fino a 45 sterline in più (circa 60 euro) per la stessa riparazione, in confronto agli uomini.

PER LA FRIZIONE DELLA FOCUS, FINO AL 30% IN PIU' – Per provare la differenza di trattamento, è stata presa in esame una vettura “media” di grande diffusione, e ancora abbastanza recente: una Ford Focus del 2011, che necessitava della sostituzione della frizione. Lo studio ha riguardato la “visita” a 182 officine in 10 città, in tutta la Gran Bretagna. Stante un intervento identico, quello che è cambiato, e in qualche caso in maniera clamorosa, è il fatto che, in genere, alle donne è stata richiesta una cifra superiore rispetto agli uomini: da differenze minime (5 sterline in più riscontrate a Liverpool) ad aumenti leggermente più “sostanziosi” (15 sterline di differenza a Leeds, 25 a Bristol), fino a vere e proprie disparità di trattamento che, almeno sulla carta, hanno del clamoroso: 98 sterline a Glasgow, 120 a londra, 137 a Manchester e Birmingham, con differenze di prezzo “donna – uomo” che, in questi ultimi due casi, sono state del 28 e del 31%. Uniche “città virtuose”, Edimburgo e Sheffield, dove le donne si sono viste chiedere conti inferiori del 19 e del 5% rispetto agli uomini.

… MA UN PO' DI CHIAREZZA IN PIU' NON FAREBBE MALE – Quanto esposto fa parte di un sondaggio condotto oltremanica. E' chiaro che alcune “voci” andrebbero approfondite, per non generare della confusione tra gli automobilisti clienti di attività di autoriparazione. Per fare qualche esempio: l'indagine si riferisce all'intervento di sostituzione della frizione: un po' “generico”. Bisognerebbe capire, in effetti, se in questo caso l'olio del cambio sarebbe stato sostituito oppure recuperato (nella seconda ipotesi una certa differenza di costo, per il cliente, c'è). E ancora: l'analisi indica la sola sostituzione del disco frizione oppure di spingidisco e cuscinetto? Di nuovo: si tratta di due trattamenti economici differenti, e che dire della marca del ricambio? Si tratta di parti originali oppure prodotte da aziende di aftermarket indipendente?

“TUTTO IL MONDO 'NON' E' PAESE” – Va inoltre tenuto conto di una filosofia in genere differente verso la riparazione: difficilmente si potrebbe trovare un punto in comune tra le officine italiane e quelle britanniche: se, da noi, spesso il meccanico “consiglia” la sostituzione di un componente insieme a quello per il quale si chiede l'intervento (ufficialmente per motivi di “sicurezza”, anche se a volte non lo è, o non del tutto), oltremanica l'approccio è diverso: le officine non si fanno problemi a cambiare soltanto il componente usurato o danneggiato: in questo caso, con evidente risparmio per il cliente. La domanda, dunque, è relativa al diverso approccio: chi ha ragione?

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