
Fiat-Chrysler potrebbe entrare nelle elettriche premium come ha fatto Tesla ma c'è anche l'idea di una citycar. Marchionne ci conta
I primi segnali si erano avuti con il minivan Chrysler Pacifica (scelto da Google per i suoi esperimenti di guida autonoma) e con il proclama “Possiamo fare una Model 3 meglio Tesla in un anno” ma ora Marchionne spiega meglio le sue idee sull'elettrificazione della gamma FCA.
COME TESLA, MEGLIO DI TESLA L'Amministratore Delegato di Fiat-Chrysler ha pronunciato, a Bloomberg TV, dichiarazioni piuttosto interessanti e anche impegnative riguardo l'aggiunta alla gamma FCA di automobili elettriche e ibride. Sergio Marchionne sta infatti considerando diverse auto elettriche e ibride per allargare la gamma: i segmenti d'interesse sono agli estremi opposti perché si parla del SUV di lusso Levante, della sportiva e iconica Maserati Alfieri e anche di una piccola citycar Fiat. Marchionne si è sbilanciato al punto di dire: “Ho sempre pensato che il modello economico che supporta Tesla è una cosa che Fiat Chrysler potrebbe replicare perché abbiamo il marchio e le automobili per farlo. Credo che usare una delle nostre vetture come esperimento in questo settore sarebbe interessante”. Marchionne ha poi precisato che “la Levante avrà 'per forza' una versione ibrida mentre l'auto elettrica pura potrebbe essere la Alfieri, la sportiva che andrà in produzione quando me ne sarò andato da FCA”. In effetti Maserati non intende introdurre una versione full electric di questo modello entro la fine del piano quinquennale della società, che si conclude nel 2018.
PICCOLA SUL SERIO Per quel che riguarda la citycar, il manager italo-canadese ha aggiunto che si tratterebbe di “una vettura ancora più piccola della 500”. Ritorna quindi il Convitato di Pietra 500, la cui versione elettrica 500e, pur se di successo nel 2013, è stata sempre definita da Marchionne come una produzione in perdita. Ben diverse andrebbero le cose su una Maserati, elettrica o ibrida che fosse: il modello Tesla delle elettriche premium a lunga autonomia sembra funzionare bene se nel 2015 le vendite della Model S negli USA sono state le migliori del segmento. Delle 100.562 luxury car vendute nel 2015, più di 26 mila erano Model S e l'unica vettura con volumi paragonabili è stata la Mercedes Classe S (21.934 unità). Le BMW Serie 7 e 6 si sono dovute accontentare di 9.292 e 8.146 esemplari rispettivamente, seguite dalla Audi A7 (7.721), Lexus LS (7.165), Classe S (6.152) e, via via scalando, Audi A8, Porsche Panamera e Jaguar XJ. Una Levante ibrida potrebbe quindi coniugare il prestigio del Marchio e godere della buona fama di una vettura a basse emissioni.
NON INNAMORIAMOCI TROPPO Come non pensare che ad ispirare Marchionne non siano poi stati anche gli ambiziosi piani di Volkswagen, che punta a produrre entro il 2025 un milione di auto elettriche con la piattaforma scalabile MEB? L'AD di FCA ha comunque precisato che per produrre milioni di elettriche si alleerebbe con un altro costruttore. Altri concetti interessanti hanno riguardato l'invito a non puntare su una sola tecnologia, per esempio quella elettrica “che in apparenza sembra una soluzione completa ma che invece avrà grossi limiti fino a quando non verranno fatti progressi sostanziali riguardo le batterie. FCA non produrrà batterie perché ci sono molti produttori qualificati pronti ad aiutare i Costruttori”: una frecciatina a Tesla e alla sua Gigafactory? Più promettente, a suo giudizio, è la sperimentazione sull'idrogeno, tecnologia che potrebbe effettivamente sostituire il motore a combustione interna. Ritornando all'oggi, quel che già funziona, secondo il manager di FCA, sono le ibride, che si svilupperanno ancor di più in futuro: “Sono convinto che la maggior parte delle vetture avrà qualche elemento di ibridizzazione entro il 2020-2021, altrimenti non ce la faremo mai a rispettare i limiti delle emissione”. In effetti molte case sono a rischio sanzioni perché potrebbero non riuscire a rispettare i limiti delle emissioni di CO2 previsti nel 2020 e l'ibrido, magari quello mild promesso dagli impianti elettrici a 48 volt, potrebbe essere la soluzione.