
Il mercato auto in Europa perde lo spunto di agosto e si contrae con un calo del -2%. Perdita di terreno per UK e Germania, l'Italia invece svetta
Il mercato auto Europa patisce una battuta d'arresto, il consuntivo delle vendite di automobili nuove alla fine di settembre riporta infatti un calo, ovviamente nel confronto con lo stesso mese dell'anno precedente. In termini percentuali la differenza è quantificabile nel -2%, un valore ben lontano da quello registrato alla fine di agosto quando, nonostante l'alta stagione estiva, il mercato del Vecchio Continente è cresciuto in maniera considerevole. Dall'inizio del 2017 a oggi si apprezza comunque un trend di crescita anche se contenuto; quello che fa invece riflettere è il confronto tra la media europea e quella del mercato italiano, nei primi 9 mesi dell'anno la differenza è del 150% in favore del nostro Paese. Scopriamo perché il mercato nazionale viaggia a ritmi così sostenuti.
CALO PESANTE PER GERMANIA E UK, MA IN ITALIA SPLENDE ANCORA IL SOLE Lo scorso agosto il mercato auto Europa ha registrato il miglior risultato del decennio, quasi tutti i Paesi della UE infatti hanno visto crescere sensibilmente il numero delle immatricolazioni di auto nuove (Leggi qui tutti i dettagli del mercato UE di agosto). Nel confronto con lo stesso periodo del 2016 si è incassata una crescita complessiva del 5.5%, una prestazione superlativa se paragonata al cupo -2% di settembre; bisogna comunque ricordare che nei primi 9 mesi dell'anno il mercato europeo, considerando i Paesi UE+EFTA, gode di una crescita del 3.6%. Significativi sono i risultati negativi conseguiti dai mercati di Regno Unito e Germania, i quali hanno chiuso rispettivamente a -9.3% e -3.3%. Timidi ma positivi sono i consuntivi di settembre per Spagna e Francia con +4.6% e +1.1%; ad essere in controtendenza è il mercato italiano che è cresciuto nell'ultimo mese di una percentuale pari al +8,1%.
KM ZERO E SUPERAMMORTAMENTO FANNO LA DIFFERENZA Il perché della marcia in più del mercato italiano è spiegato da Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: “La battuta di arresto nel Continente è un segnale da monitorare e soprattutto ci fa riflettere sul dato italiano, che vanta una crescita sui 9 mesi del +150% rispetto alla media del mercato europeo, la cui economia non è certo inferiore alla nostra. La verità è che per sostenere le quote di mercato stiamo registrando un vero e proprio exploit di auto kilometrizero che secondo le elaborazioni di Dataforce sono cresciute del 40% rispetto al 2016”. Secondo Pavan Bernacchi il boom delle chilometri zero è il valore aggiunto del nostro mercato, se venisse meno l'Italia sarebbe allineata agli altri Paesi della UE (Qui trovi numeri e motivazioni per il mercato italiano di settembre).
IN ITALIA SI GIOISCE PER IL MANCATO AUMENTO IVA, MA I PRIVATI COMPRANO MENO Va precisato, come ricorda il presidente Federauto, che un peso determinante sulla performance italiana lo ha avuto il superammortamento che ha spinto con decisione le vendite di automobili al popolo delle partite IVA e alle aziende. Un contributo, soprattutto in prospettiva, arriverà dalla decisione del Governo di non aumentare ulteriormente l'aliquota IVA con la prossima Legge Finanziaria. Per comprendere quanto siano al momento fondamentali i parametri delle KM Zero e delle agevolazioni fiscali basta dare uno sguardo alle immatricolazioni da parte di soggetti privati, ergo le famiglie. Il canale privati in Italia ha infatti registrato un calo pari al -4%, rispetto a settembre 2016, e un -1.5% nel computo sui primi mesi dell'anno (Leggi l'interessante rapporto ARVAL sui consumi italiani).