
La crescita del mercato in Italia continua anche a luglio, con i marchi nazionali tutti positivi e la Fiat 500X che conquista la vetta fra le diesel
Il trend della “doppia cifra” prosegue anche a luglio, mese che ha segnato il settimo incremento consecutivo nelle immatricolazioni in Italia. L'incremento rispetto ai dati del mercato Italia di giugno è ancora più forte per i marchi nazionali, che nel primo semestre del 2015 hanno aumentato le loro immatricolazioni del 63% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
AVANZANDO VERSO IL PASSATO – I numeri comunicati dall'ANFIA, basati sui dati rilasciati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, continuano infatti a presentare il segno “+” e rafforzano la sensazione positiva che sta accompagnando questo 2015 sin da gennaio, con incrementi ancor più favorevoli per il Made in Italy, trainato da novità e restyling azzeccati e da aggressive campagne incentivanti: il Gruppo FCA esibisce infatti un + 19,3% nel periodo gennaio-luglio. Occorre comunque notare che, secondo Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA, i volumi totalizzati nel mese di luglio sono di poco superiori da quelli registrati nel luglio 1983 e ci ricordano che siamo ancora all'inizio dell'uscita dalla crisi. Dovranno quindi passare molti mesi per ritornare ai volumi fisiologici del mercato italiano che ANFIA stima aggirarsi intorno a 1,8 milioni di unità all'anno e, in effetti, i primi 7 mesi del 2015 hanno totalizzato 1.005.409 immatricolazioni e il numero citato non sembra quindi raggiungibile in altri 5 mesi. A spingere le immatricolazioni, la cui positività è estesa a tutta l'Europa, c'è anche una fisiologica ripresa della sostituzione delle vetture circolanti in Italia, che costituiscono un parco molto anziano.
FIDUCIA IN ALTALENA – In controtendenza appaiono invece sia l'indice che misura il clima di fiducia dei consumatori, che scende a 106,5 da 109,5 di giugno (la base era pari a 100 nel 2010), sia quello della fiducia delle imprese (base 2010 = 100), che scende leggermente da 104,7 di giugno a 104,3 a luglio. In peggioramento anche il giudizio sull'opportunità di acquisto dei beni durevoli, passato da -54 a -59 mentre i quesiti trimestrali sull'acquisto dei beni durevoli evidenziano una diminuzione delle intenzioni di acquisto per le autovetture (a – 168 da – 159). Eppure, nonostante queste cifre, le immatricolazioni salgono e anche gli ordini, in base ai dati ANFIA e UNRAE, sono in crescita: i 112.000 di luglio equivalgono ad un progresso di più del 10% rispetto al 2014 ed anche il cumulato dei primi 7 mesi mostra un incremento del 16% anno su anno. Si segnala anche il marcato incremento delle vendite delle vetture ibride, che salgono del 15,9% rispetto ai primi 7 mesi del 2014; la consistenza numerica rimane esigua, superando di poco le 15.000 unità.
SUV COMPATTI SUGLI ALLORI – Non si ferma la corsa dei SUV piccoli e medi, con particolare riferimento alla Fiat 500X e alla Jeep Renegade: la prima è al 7° posto assoluto e al primo nella classifica delle diesel mentre la “cugina” off-road è 10° fra i diesel. I ranking delle auto a gasolio vedono poi al 2° posto la Nissan Qashqai e al 9° la Renault Captur; questi 4 modelli sono in classifica anche nel cumulato gennaio – luglio. Nel totale del mercato continua il dominio del terzetto Fiat Panda, Fiat Punto e Lancia Ypsilon, prima, seconda e terza sia a luglio sia nel cumulato dell'inizio dell'anno nel totale del mercato. Seguono il podio la VW Golf, la Renault Clio e la VW Polo e chiudono la Fiat 500X, la Ford Fiesta e le Fiat 500L e 500. Positive sono le cifre dei marchi italiani, che totalizzano nel mese 37.495 immatricolazioni (+19,2%) e portano la loro quota di mercato al 28,5%, incrementando il 27,4% di un anno fa. I marchi non premium di FCA arrivano a 37.247 immatricolazioni nel mese (+19,3% rispetto al 2014) e ogni brand dà il suo contributo positivo: Fiat +15,3%, Alfa Romeo +4,7%, Lancia/Chrysler +13,8% e Jeep +247%, grazie all'apprezzatissima Renegade. In crescita anche Ferrari (+12,9%) e Lamborghini (+100%) mentre Maserati, pur immatricolando molto di più degli altri brand luxury, registra nel mese un calo del 6,1%, cosa che non riesce comunque a cambiare segno ad un cumulato che rimane superiore al dato 2014 per il 9,5%.