Gli operai della fabbrica di Kecskemet in Ungheria la spuntano su Mercedes, saranno concessi aumenti salariali superiori al 20% in due anni
Gli investimenti che Mercedes ha destinato al potenziamento del polo produttivo Ungherese sono stati notevoli tanto da rendere strategici gli stabilimenti magiari. Al crescere dell'importanza delle fabbriche sono cresciute le aspettative di guadagno per gli operai che vi lavorano e i sindacati hanno fatto leva sul proprio potere contrattuale per discutere con il costruttore la revisione dei salari. La Casa tedesca ha ceduto alla pressione delle organizzazioni sindacali e ha concesso aumenti superiori al 20% in due anni.
LA MANODOPERA A BASSO COSTO CHE MUOVE L'ECONOMIA L'industria automobilistica rappresenta uno dei pilastri dell'economia ungherese e numerosi costruttori “stranieri” hanno scelto questo Stato per impiantare stabilimenti produttivi. Ad attrarre questi investimenti è stata la manodopera a basso costo, dato che la retribuzione degli operai magiari è ben al di sotto di quella riservata ai colleghi dell'Europa occidentale. Inoltre il Governo ungherese promuove e agevola gli investimenti delle Case costruttrici riservando loro sgravi fiscali consistenti e altre agevolazioni di tipo economico. Questo eldorado però sembra essere destinato ad essere ridimensionato e gli operai battono il pugno per avere condizioni migliori (Sapevi che anche i lavoratori Audi hanno scioperato in Ungheria?).
IL DIVARIO INCOLMABILE DEI SALARI TRA GERMANIA E UNGHERIA Lo stipendio lordo di un operaio specializzato ungherese, secondo i dati riportati dall'agenzia Reuters, è di circa 650 euro, quindi un'inezia se confrontato alle retribuzioni degli operai tedeschi e ai bonus che le Case hanno concesso negli ultimi tempi. Una discrepanza abissale che in qualche modo i sindacati intendono, seppur di poco, ridurre, dimostrando di non pensarci due volte a utilizzare il mezzo della protesta immobilizzando le linee di produzione. Lo scorso novembre i 4.000 operai della fabbrica di Kecskemet, guidati dalla sigla VASAS, hanno incrociato le braccia per due ore (Sapevi che Daimler ha investito 250 milioni per rendere modulare Kecskemet).
ACCORDO RAGGIUNTO E NUOVI 2.500 POSTI DI LAVORO La leva dello sciopero è servita e dopo contrattazioni che hanno visto impegnato anche il Governo magiaro è stato emanato un accordo sindacale a favore dei lavoratori. I lavoratori Mercedes delle fabbriche ungheresi beneficeranno di un aumento del 15% nel 2017 e di un ulteriore 8% nel 2018. Il contributo dello Stato è invece rappresentato da una riduzione delle trattenute fiscali del 7% sui salari e dal taglio del 9% delle imposte sulle società, alleggerendo così la pressione fiscale anche sulla Casa costruttrice. Mercedes ha annunciato che intende investire circa 1 miliardo di euro entro il 2020 per la costruzione di un nuovo stabilimento, grazie al quale saranno creati 2.500 nuovi posti di lavoro (Leggi il piano di investimenti Daimler in Ungheria).