Milano città 30 dal 2024: limite di 30 km/h in quasi tutte le strade

Milano città 30 dal 2024: limite di 30 km/h in quasi tutte le strade

Il Consiglio comunale approva il primo step verso la proclamazione di Milano città 30 dal 2024, con limite di 30 km/h in quasi tutte le strade

10 Gennaio 2023 - 14:00

Il Consiglio comunale del capoluogo lombardo ha approvato un ordine del giorno, a prima firma Marco Mazzei, consigliere della Lista Sala, che invita il Sindaco e la Giunta a proclamare Milano Città 30, istituendo il limite di velocità in ambito urbano a 30 km/h a partire dal 1° gennaio 2024, con la sola esclusione di alcune strade a grande scorrimento che avranno come limite 50 km/h. Ricordiamo che allo stato attuale, secondo il Codice della Strada, il limite di velocità nei centri abitati è di 50 km/h con la possibilità di elevarlo a un massimo di 70 km/h nelle strade urbane che lo consentano.

MILANO CITTÀ 30 DAL 2024: IL PARERE FAVOREVOLE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Chiariamo subito che non si tratta di una decisione definitiva in quanto il testo approvato è solo un ordine del giorno che, per diventare operativo, richiede l’ok da parte della Giunta. Tuttavia il consigliere Mazzei ha già incassato il parere favorevole dell’assessora alla Mobilità Arianna Censi, che ha ricordato come quello della riduzione della velocità in città è un obiettivo che l’amministrazione Sala sta da tempo cercando di percorrere e raggiungere, per cui riteniamo che Milano diventerà presto Città 30 senza incontrare particolari ostacoli.

MILANO CON LIMITE DI VELOCITÀ A 30 KM/H: LE RAGIONI DEL PROVVEDIMENTO

Nel motivare la sua proposta, Mazzei ha spiegato che si tratta prima di tutto di una questione di sicurezza: “L’impatto tra un’automobile che viaggia a 50 km/h e un pedone o un ciclista è quasi sempre fatale per l’utente leggero della strada. Al contrario l’impatto a 30 km/h non è quasi mai letale e offre ampie rassicurazioni sulla minore gravità delle conseguenze”. Nel ricordare i dati Aci-Istat secondo cui oltre il 70% degli incidenti in Italia avviene in ambito urbano, molto spesso a causa dell’eccesso di velocità, e che questi incidenti provocano il 43,9% dei morti e il 69,7% dei feriti, Mazzei ha aggiunto che “il limite di 30 km/h prima di tutto protegge la vita e la salute delle persone e poi migliora la qualità dell’aria e il benessere della città”.

L’ordine del giorno Mazzei contiene altre proposte, inclusa quella di trasformare gradualmente, molte delle attuali ‘zone 30’ in ‘zone 20’ o zone residenziali, anche utilizzando una diversa disposizione della sosta e degli arredi, che consenta di moderare ulteriormente la velocità dei veicoli.

Milano città 30 dal 2024

MILANO CITTÀ 30: ALCUNI DUBBI

L’approvazione dell’odg da parte del Consiglio comunale, che segna il primo passo verso la proclamazione di Milano Città 30 dal 1° gennaio 2024, ha già raccolto pareri favorevoli e contrari. Scontate, per ovvie ragioni di opportunità politica, le perplessità del leader leghista Salvini, secondo cui l’abbassamento dei limiti urbani a 30 km/h rischia di danneggiare chi usa l’auto per lavoro. Assai meno scontati i dubbi del consigliere di maggioranza Enrico Fedrighini, facente peraltro parte della stessa lista del firmatario Mazzei: “Affinché questo provvedimento non rimanga aria fritta”, ha detto non senza ragione,”occorre agire sulla priorità numero uno per Milano: ridurre il numero di auto circolanti, con misure anche impopolari. Oggi a Milano la velocità media è di 15 km/h, non 30, e pedoni e ciclisti vengono arrotati in misura crescente. Dobbiamo ridurre il carico di traffico, i palliativi e i buoni propositi servono a poco”.

In altri termini per Fedrighini il problema degli incidenti stradali a Milano non riguarda tanto la velocità, visto che in media si viaggia a 15 km/h (per cui abbassare il limite da 50 a 30 km/h sposterebbe ben poco), quanto l’alto numero di veicoli a motore circolanti che ‘soffocano’ le strade a svantaggio di pedoni e ciclisti.

LIMITE 30 KM/H IN CITTÀ: COME FUNZIONA ALL’ESTERO E IN ITALIA

All’estero le Città 30 più famose sono Parigi, Berlino e Bruxelles, mentre a Londra 19 municipi su 32 hanno il limite di velocità a 20 mph (circa 32 km/h) e altri lo abbasseranno a breve. Anche l‘intero Galles si appresta a introdurre questo limite. In Italia il ‘primato’ spetta a Olbia, città 30 fin dal 1° giugno 2021, e nel 2023 lo diventeranno anche Bologna e Torino (in tutte le strade senza diritto di precedenza), poi nel 2024 toccherà a Parma.

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