
Trasporti pubblici e privati, sicurezza e inquinamento: un' indagine individua le migliori città al mondo per mobilità, c'è anche Milano
Gli spostamenti che tutti i cittadini effettuano ogni giorno, indipendentemente dal fatto che siano pubblici, privati o condivisi, influenzano profondamente la salute di ogni città. Secondo una grande multinazionale di consulenza manageriale Milano risulta tra le migliori 10 in ambito di mobilità nel confronto con altre 24 città del mondo, grazie ad una buona gestione dei servizi che offre, , Lo studio completo si è sviluppato su quasi 100 indicatori statistici, tra cui indagini geospaziali, sondaggi tra i residenti, valutazioni dei trasporti e delle infrastrutture pubbliche, e ancora la sicurezza e l'impatto ambientale delle città. Ecco come si sono svolte le analisi e come Milano è riuscita ad entrare nelle 10 città con la miglior mobilità al mondo.
I METODI DI ANALISI Per arrivare ad avere una percezione reale della mobilità di una città la McKinsey&Company ha individuato cinque macro aree relative ai trasporti su cui concentrarsi: disponibilità, accessibilità, efficienza, comodità e sostenibilità (sai qual è il piano dell'UE per la mobilità? Scoprilo qui). Per ognuno di questi settori sono stati valutati diversi indicatori statistici, per un totale di 95, e sono stati coinvolti 400 residenti per ogni città e 30 esperti dei trasporti di tutto il mondo, al fine di avere un quadro generale e ben definito della qualità dei trasporti di ogni centro considerato. Entrando più nel dettaglio, per disponibilità si intendono quegli indicatori che valutano le opzioni di transito a disposizione dei residenti, a loro volta divisi in: infrastrutture ferroviarie, infrastrutture stradali, car-sharing e connettività. L'indice di accessibilità rappresenta il rapporto tra il costo dei servizi di trasporto disponibili e il reddito medio dei residenti, e a sua volta è stato diviso tra trasporti pubblici e privati. Nell'area dell'efficienza si è calcolata la rapidità e l'affidabilità legate ai trasporti pubblici e privati, con gli esperti che hanno dato un peso molto più consistente ai primi: 64% contro 36%. Con il termine “comodità” si indica per esteso la qualità dei servizi fornita da ogni città basata su quattro parametri: confort di viaggio, sistema di biglietteria, servizi elettronici (app per smartphone) e la qualità dei collegamenti tra i diversi trasporti pubblici. A chiudere il quadro la sostenibilità, ossia la sicurezza effettiva dei trasporti urbani e il loro impatto ambientale (guarda la mappa delle città europee che vieteranno gli Euro 6).
LA SELEZIONE DELLE CITTÀ Gli autori dello studio hanno precisato che “Non esistono due città uguali nel mondo, ma ce ne sono alcune che presentano delle somiglianze”. Per fare una scrematura quindi, ed avere un campione di indagine altamente affidabile, sarebbero state scelte le città del mondo in base alle dimensioni, al loro sviluppo economico, le caratteristiche dei sistemi di trasporto e ovviamente una buona disponibilità di dati da analizzare. Alla luce di queste valutazioni, sono state selezionate 20 città, a cui sono state aggiunte Berlino, Shanghai, Hong Kong e Singapore per merito dei loro sistemi di trasporto considerati d'eccezione da importanti istituzioni esterne specializzate negli studi di mobilità. Come potete vedere dall'immagine qui sotto, la top 10 si è composta nell'ordine seguente: Singapore, Parigi, Hong Kong, Londra, Madrid, Mosca, Chicago, Seoul, New York e Milano (qui le dieci città più trafficate al mondo). Nonostante la classificazione, è emerso però nessuna di queste dieci ha ottenuto il punteggio massimo in tutte le aree considerate e che ognuna ha i propri punti di forza o di debolezza, Milano inclusa.
MILANO LA PIÙ MOTORIZZATA D'EUROPA Il focus su Milano la classifica come una delle più motorizzate in Europa grazie ai suoi 850.000 pendolari al giorno, un numero considerato significativamente alto in rapporto alle dimensioni della città. Nonostante sia relativamente piccola, Milano riuscirebbe ad offrire un trasporto pubblico soddisfacente e servizi di car-sharing di primo livello, così come buone soluzioni per il trasporto privato a discapito però dell'accessibilità. A tal proposito infatti, l'Area C di Milano avrebbe contribuito a diminuire il traffico del 33% già dopo il primo mese con effetti benefici per tutto il lungo periodo e sulle emissioni inquinanti (presto sarà vietata ai diesel Euro4 come puoi vedere), alzando però i costi per gli automobilisti. Sarebbero il car sharing la vera eccellenza di Milano, quantificati in 3.000 veicoli condivisi di cui il 30% elettrici (qui i numeri fatti da DriveNow a Milano), a cui vanno aggiunti i servizi di bike-sharing per una mobilità ancor più sostenibile; in base a questi dati, il 12% dei residenti intervistati rinuncerebbe alla propria auto privata e l'8% lo farà quasi certamente in breve tempo. Buoni anche i punteggi ottenuti nelle aree di trasporti pubblici e per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, l'unica preoccupazione dei residenti sarebbero i costi, soprattutto quelli legati ai biglietti per i trasporti pubblici, considerati però ben sviluppati secondo gli autori dell'indagine. Un plauso a Milano quindi, che anche le altre grandi città italiane prendano spunto.