
Cresce l'attesa per le sorti del Motorshow di Bologna probabile la cancellazione dell'edizione 2018 e lo spostamento a Modena
Sempre più incerto il futuro del Motorshow di Bologna. Dopo l'annullamento delle edizioni del 2013 e 2015 anche quella prevista dal 6 al 9 dicembre di quest'anno è a rischio. A pesare l'annoso problema del calo dei visitatori ed i costi che gli espositori non sono più intenzionati a sostenere. Quella prevista per il 2018 doveva essere una edizione “leggera”; meno giorni di esposizione, padiglioni semplificati e maggior coinvolgimento del pubblico. Tutto rimandato, sembra, al 2019 quando Modena dovrebbe ospitare il ritorno dell'evento. La crisi del Motorshow di Bologna è però frutto di una difficoltà sistemica. I saloni dell'auto non attirano più il pubblico e le case automobilistiche li ritengono troppo dispendiosi.
MOTORSHOW ADDIO EDIZIONE 2018 La crisi della kermesse bolognese non è nuova agli appassionati ed esperti del settore. Il Motorshow è gravato da un forte indebitamento e, dopo l'addio dei francesi di GL Events, la nuova gestione di Bologna fiere non è riuscita a risollevarne le sorti. Basti pensare che l'edizione 2017 si è chiusa con uno spaventoso buco in bilancio di 1,7 milioni di euro. A questa situazione si aggiunge il fatto che negli anni l'evento ha vissuto un costante calo dei visitatori presenti. Le attività previste nell'arena esterna non sono riuscite a calamitare ulteriore pubblico e le case automobilistiche hanno iniziato a rivedere gli investimenti. Del resto, si domandano nel settore, se sia ancora necessario pagare somme ingenti per essere presente ad un evento del genere. Oltre alla quota di iscrizione, infatti, grava sui brand l'organizzazione della propria area espositiva. Dopo i forfait del 2013 e 2015 Bologna fiere ha cercato di venire incontro ai brand proponendo costi inferiori e stand “semplificati”. Ma il probabile annullamento dell'edizione 2018 ci dimostra che l'impegno non è bastato (Leggi le novità Peugeot al Motorshow 2018).
I TENTATIVI DI RILANCIO Di fronte al rischio di non riuscire a mettere insieme un evento all'altezza del nome Bologna fiere è pronta a rinunciare all'edizione 2018. Allo studio, secondo indiscrezioni, ci sarebbe un ritorno nel 2019 a Modena. La fiera della cittadina emiliana, controllata al 51% da Bologna fiere, potrebbe essere il luogo ideale per la ripartenza. Nel cuore della “motorvalley” si pensa ad evento dalle dimensioni contenute ma più partecipato. L'intento è puntare sulle eccellenze motoristiche della Regione e spostare la rassegna in primavera. La storica collocazione del Motorshow a dicembre lo espone, infatti, anche alle insidie del clima. Del resto l'evento bolognese deve fare i conti con il grande successo del Salone Parco Valentino di Torino. Qui non si paga un biglietto di accesso e le case hanno registrato importanti riscontri da parte del pubblico (Leggi Torino torna a parlare di auto e design).
SALONI DELL'AUTO SEMPRE MENO AMATI Negli ultimi anni si assiste ad un progressivo “svuotamento” dei saloni dell'auto. Le case automobilistiche stanno infatti spingendo per dismissioni ed accorpamenti. Calo degli spettatori e spese elevate spingono i brand a rivedere la politica di partecipazione “a tutti i costi”. Le aziende sono sempre più intenzionate a partecipare ad eventi espositivi solo se hanno nuovi modelli da presentare al pubblico. La crisi del Motorsshow di Bologna si colloca quindi in una difficoltà sistemica degli eventi di questo tipo. Anche il prossimo Salone dell'auto di Parigi vedrà molte assenza illustri; Ford, FCA, Volvo, smart, Volkswagen sono solo alcuni dei marchi che hanno scelto di non essere presenti.