Multe autovelox e Tutor illegali: la verità in un video sconvolgente

Multe autovelox e Tutor illegali: la verità in un video sconvolgente Autovelox per prevenire incidenti? Macché

Autovelox per prevenire incidenti? Macché, posizionati per beccare gli automobilisti distratti e incassare soldi. Il racconto di un ex installatore

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20 Marzo 2015 - 08:03

Non si può generalizzare, né sparare ad alzo zero. In materia di autovelox e Tutor, è sbagliato dire che siano sempre piazzati per fare cassa, e non per migliorare la sicurezza stradale. Pur tuttavia, adesso un video, in cui un ex installatore (Luca Tomaselli, che lavorava per una ditta privata) si confessa, fa parecchio riflettere. E induce a pensare che dietro il business miliardario per le casse dei Comuni ci sia davvero chi lucra sulle macchinette elettroniche. Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, e le valutazioni di chi si confessa vanno prese con beneficio d'inventario. Ma il racconto dell'uomo è straordinariamente ricco di particolari e dettagli.

PER FARE SOLDI – Anzitutto, spiega l'uomo, il criterio era quello di piazzare gli strumenti su un lungo rettilineo, così da rendere probabile l'eccesso di velocità: in questo modo, si alzano le probabilità che scatti la multa. Il tutto magari condito con un limite di velocità davvero basso in relazione al tipo di strada dov'è installato l'autovelox: “Era interesse della mia azienda e del Comune fare quante più contravvenzioni possibili. Tutto era fatto per incassare. Niente veniva fatto per la prevenzione. Più foto facevamo, più la ditta guadagnava. Anche l'obiettivo del Comune era di fare quanti più incassi possibili”. Dalla sconvolgente testimonianza emergono anche molti altri particolari, nel video sotto.

IN DISCESA – Ancora meglio se il tratto di strada controllato dall'autovelox era in discesa: stare dentro i limiti imposti per legge e dai cartelli è ancora più difficile. E la prevenzione? La sicurezza? Non era tenuta in considerazione, dice Tomaselli: “La ditta chiamava per sapere quante multe erano state fatte. Su ogni foto, su ogni multa, l'azienda prendeva una bella fetta di guadagno, circa 50 euro a scatto”. In certi Comuni, si viaggiava a 300 multe in due ore. Ma per gli amici del sindaco, dice Tomaselli, le multe venivano stracciate. “Mi sono sentito una carogna, ero parte di un mezzo per spillare soldi ai cittadini”.

IL TUTOR DI BEREGUARDO (PAVIA) – Nel filmato, si vede poi il tratto dove opera il Tutor, lo strumento che calcola la velocità media anziché quella istantanea degli autovelox: siamo a Bereguardo (Pavia). Viene raccontata la storia di Vittorio, che ha preso 19 multe per eccesso di velocità in due mesi: 2.600 euro. Non avendo bene inteso che il cartello di Bereguardo “controllo elettronico della velocità” fa riferimento al Tutor e non all'autovelox. Un segnale molto equivoco. Vittorio è andato in Comune per chiedere spiegazioni, ma ha trovato la strada sbarrata da decine di automobilisti sanzionati, in fila anche questi per avere maggiori informazioni: “Pareva di stare al mercato”. Vittorio si rivolge a un avvocato di Federconsumatori, il quale indaga e scopre un tariffario: la ditta incassa in base al numero di multe e alla gravità delle stesse. Un contratto illegale. Tanto che Federconsumatori vince il ricorso, ma il Comune intende fare ricorso. La solita estenuante battaglia fra automobilisti da una parte, e Comuni dall'altra, che sovente arrivano sino in Cassazione pur di non mollare il bottino. Proprio per questo, nel 2009, l'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni ha emanato una direttiva che modifica sensibilmente l'uso degli autovelox. Tra le novità più rilevanti spiccava lo stop a società private alla gestione degli apparecchi per il rilevamento della velocità e la massima tutela della privacy…

1 Commento

maurizio
19:16, 11 Agosto 2015

non mi meraviglierei che magari i membri della giunta comunale e della polizia locale non avessero regalie di qualsiasi tipo da queste ditte istallatrici. questo potrebbe essere corruzzione bella e propria vergogna siamo proprio italiani se pero e una vettura straniera costerebbe troppo notificare quindi lasciano perdere mentre noi italiani se facciamo qualche infrazione all'estero dobbiamo pagare immediatamente!!!!!! complimenti italia

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