Napoli, Autostrada A1. La corsia di emergenza costa cara ai trasgressori

Napoli, Autostrada A1. La corsia di emergenza costa cara ai trasgressori Sulla A1 mancano le telecamere

Sulla A1 mancano le telecamere, ma chi percorre la corsia di emergenza paga a caro prezzo l'infrazione. La Polstrada lancia l'avvertimento

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14 Maggio 2015 - 07:05

Napoli: la Polstrada sanziona chi, senza motivo, percorre la corsia d'emergenza. Nell'ambito dell'intensificazione dei servizi predisposti dalla Stradale, nel mirino ci finisce la corsia sud dell'Autostrada A1 Napoli – Roma tra i comuni di Afragola e Napoli. Qui, in 5 giorni, il personale della sottosezione di Napoli Nord, coordinata dal sostituto commissario Angelo Terranova, ha accertato 25 infrazioni.

QUALE NORMA – Parliamo dell'articolo 176 comma 1 e 20 del codice della strada, che regola l'utilizzo della corsia di emergenza in ambito autostradale. È stato violato da 25 automobilisti che viaggiavano occupando la corsia di emergenza. Ed esponendo così a notevole rischio la sicurezza della circolazione. Ai guidatori è stata anche ritirata la patente di guida con previsione di sospensione fino a 2 mesi. La Stradale di Napoli, nell'ottica di prevenzione e repressione dei reati commessi in ambito stradale ed autostradale, attraverso la predisposizione di servizi dedicati, è quotidianamente impegnata nelle attività di prevenzione e contrasto ai fenomeni connessi al mancato rispetto delle norme di comportamento da parte degli automobilisti indisciplinati al fine di garantire la sicurezza della circolazione sulle maggiori arterie di questo capoluogo. Tali servizi saranno intensificati con l'approssimarsi dell'immiente stagione estiva.

RAGIONANDO SUI NUMERI – Ma 25 multe sono tante o poche? Forse, in rapporto al numero di violazioni che uno spettatore neutrale potrebbe osservare in certi tratti autostradali, sono poche. Il fatto è che lì non ci sono telecamere dedicate alla corsia di emergenza (Minosse) come sul tronchetto di Roma e sulle tangenziali di Milano e Torino; la Stradale ha voluto lanciare un avvertimento: ci sono pattuglie apposta per vigilare sulla corsia d'emergenza e la presenza degli agenti serve per identificare i conducenti, quindi la patente salta davvero. Non si ha modo di farla franca come accade col verbale che arriva a casa: si può incolpare altri.

RISCHI ENORMI – Ricordiamo che, solo sulla rete autostradale di competenza di Autostrade per l'Italia, si registrano mediamente ogni anno 20 vittime in incidenti sulle corsie d'emergenza e nelle piazzole. Sono coinvolti pedoni o automobilisti che vengono investiti da altri veicoli che sopraggiungono mentre sono a bordo o quando scendono dalla vettura. Quindi, il consiglio di Autostrade per l'Italia è di considerare corsie e piazzole come luoghi non sicuri nei quali ci si deve fermare solo ed esclusivamente quando c'è una vera emergenza. Anche perché c'è chi le percorre senza motivo, come testimoniano le 25 multe in 5 giorni. In altre parole, bisogna evitare assolutamente di occuparle solo per sgranchirsi le gambe durante il viaggio, o per consumare uno spuntino o per espletare eventuali bisogni fisiologici oppure per controllare la stato dell'auto. Per queste necessità, vanno invece utilizzate le stazioni di servizio o le aree opportunamente attrezzate. Nel caso però la sosta fosse assolutamente necessaria, vanno seguite scrupolosamente le regole del buon senso e quelle imposte dal codice della ctrada. Per esempio, evitare di scendere dal veicolo senza indossare il giubbino catarifrangente ad alta visibilità, controllare che bimbi e animali domestici non possano scendere autonomamente e non attraversare mai la strada, per nessun motivo.

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