
Carlos Ghosn si dimette da CEO di Nissan, forse per le troppe polemiche sul triplo stipendio, rilancerà Mitsubishi rimanendo presidente dell'Alleanza
Nei mesi scorsi si è più volte parlato delle polemiche riguardo ai tre stipendi percepiti da Carlos Ghosn per le sue cariche in Renault, Nissan e Mitsubishi. La questione degli emolumenti del manager ha attirato perfino il Governo francese, a cui è stato proposto di calmierare bonus e paga mensile (Leggi qui come il Governo francese è intervenuto sui bonus di Ghosn); sinceramente non sappiamo quanto abbia pesato il tam tam mediatico ma fatto sta che Ghosn ha lasciato la guida di Nissan per dedicarsi a tempo pieno al rilancio di Mitsubishi.
UN GIAPPONESE ALLA GUIDA DI NISSAN Dal prossimo 1 aprile Carlos Ghosn non sarà più il CEO di Nissan, il manager di origini brasiliane lascerà timone e stipendio al giapponese Hiroto Saikawa il quale fino ad oggi ha rivestito l'incarico di co-chief executive. Il nuovo CEO dovrà, praticamente all'indomani del suo insediamento, provvedere a ratificare il nuovo piano industriale a breve termine, visto che il piano firmato da Ghosn ha infatti la scadenza fissata per il prossimo 31 marzo.
LUNGI DALL'USCIRE DI SCENA Carlos Ghosn compie quindi un passo indietro e sveste i panni dell'accentratore assoluto ma è ben lontano dall'uscire di scena, egli ha infatti dichiarato: “Ci sono ancora un sacco di cose da fare all'interno dell'azienda (riferendosi a Renault) al fine di rendere la sua crescita sostenibile, solida e duratura”. Manterrà infatti la sua carica di CEO in Renault e quella di Presidente dell'Alleanza Renault Nissan: “In qualità di presidente Nissan io continuerò a vigilare e guidare l'azienda, sia autonomamente che all'interno dell'Alleanza” ha dichiarato Ghosn in un comunicato (Sapevi che Renault Nissan sta lavorando a una elettrica a basso costo?).
CON MITSUBISHI L'ALLEANZA DIVENTA LA QUARTA POTENZA Uno degli impegni prioritari di Ghosn sarà quello di restaurare e rilanciare il marchio Mitsubishi nel quale rivestirà il ruolo di presidente. Riguardo il cambiamento di status il manager ha dichiarato: “Questo cambiamento mi permetterà di dedicare tempo ed energie per gestire l'evoluzione strategica e operativa dell'Alleanza per garantire vantaggi e competitività a tutti i suoi membri”. Con l'acquisizione di Mitsubishi l'alleanza franco-nipponica è divenuta la 4° potenza dell'automobilismo alle spalle di Volkswagen, Toyota e General Motors (e con Mitsubishi arrivò il terzo stipendio di Ghosn, leggi qui).