Immatricolazioni auto nuove in Italia a novembre 2024: ancora un pessimo risultato con una perdita del -10,84% rispetto allo scorso anno
Non si arresta la crisi del mercato auto in Italia che è deflagrata nella seconda parte dell’anno dopo un inizio incoraggiante: anche a novembre 2024, infatti, le immatricolazioni di auto nuove hanno fatto segnare il segno meno, precisamente -10,84% rispetto allo stesso mese del 2023, con una perdita di 15 mila vetture. Questa nuova discesa, certificata dai dati di Dataforce su fonte Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2/12/2024, porta per la prima volta il saldo annuale in negativo (-0,21% per complessive 3.074 automobili vendute in meno), dopo che almeno fino a giugno era risultato nettamente positivo (+5,39%). Impietoso poi il confronto tra novembre di quest’anno e l’ultimo novembre pre-Covid, quello del 2019, quando le immatricolazioni furono il 21,23% in più.
IMMATRICOLAZIONI AUTO NUOVE A NOVEMBRE: -10,84%
Dunque, a novembre 2024 in Italia si sono registrate 124.618 autovetture nuove contro le 139.765 di novembre 2023 (-10,84%). Si tratta del terzo peggiore risultato dell’anno, superiore solamente alle pessime performance di agosto e settembre. C’è da rimpiangere perfino gli appena discreti numeri che abbiamo avuto tra gennaio e giugno. E non si può nemmeno dare troppo la colpa all’esaurimento a fine ottobre degli incentivi auto dell’Ecobonus per vetture termiche, che riconoscevano sconti fino a 3.000 €, visto che l’effetto dei contributi statali sul mercato dell’auto è risultato marginale, al punto che si è deciso di non riproporli nel 2025.
AUTO NUOVE A NOVEMBRE 2024: BENE SOLO LE FULL-HYBRID
Le immatricolazioni auto per alimentazione, sempre secondo l’elaborazione di Dataforce su dati del MIT, hanno visto un nuovo calo delle auto elettriche dopo il capitombolo di ottobre, quando avevano chiuso con 4.963 nuove registrazioni (-13,29%). A novembre le BEV hanno invece perso -17,12% sullo stesso mese del 2023, attestandosi a 6.601 unità. Il cumulato delle auto elettriche nel 2024 è negativo anche se di poco (-0,59% sui primi undici mesi del 2023, con una quota mercato sostanzialmente stabile del 4,06%). Un dato che deve fare riflettere se si pensa che quest’anno le elettriche hanno goduto di robusti incentivi. Incentivi che l’anno prossimo non ci saranno, e allora ci sarà da ridere (o da piangere).
Bisogna dire che a novembre 2024 sono calate un po’ tutte le alimentazioni con la sola eccezione del full hybrid (+8,90%) e del mild-hybrid diesel (+14,04% ma su numeri risibili). Batoste specialmente per plug-in hybrid (-30,57%), diesel (-20,55%) e gpl (-17,68%).
TOP 5 AUTO NUOVE IN ITALIA A NOVEMBRE 2024
Per quanto riguarda infine le auto più vendute in Italia a novembre 2024, Fiat Panda, Dacia Sandero, Citroen C3, Jeep Avenger e Toyota Yaris occupano i primi 5 posti. Tuttavia la Panda ha perso il -40,59% verso lo stesso mese dell’anno scorso, assottigliando il margine sulle competitor. Tra l’altro se contassimo solamente le immatricolazioni della clientela privata, la Panda risulterebbe solo quarta dietro Sandero, C3 e Yaris nel dato complessivo mensile e seconda, alle spalle della Sandero, in quello annuale (54.763 vs 41.945).
Tra i marchi, a novembre 2024 gran balzo in un anno di Volkswagen (+16,93%), Toyota (+10,76%), Peugeot (+10,74%) e Citroen (+7,52%). Iniziano ad apparire in classifica i nuovi brand cinesi: a novembre BYD ha venduto 553 unità, Omoda 296 e Leapmotor 74. Numeri ancora piccoli ma cresceranno. Ancora malissimo Fiat, che rispetto a novembre 2023 ha perso il -41,08%. Anche grazie alla crescita che abbiamo citato, Toyota è risultata la 1^ casa più venduta in Italia nel mese davanti a Volkswagen, Fiat, Dacia e Renault. Nel dato annuale comanda Fiat con 139.987 immatricolazioni (-15,56% sul 2023), seguita a debita distanza da Toyota e VW.
Infine, con riferimento ai gruppi, rovinosa caduta di Stellantis a novembre 2024 (-24,56%) nonostante il buon volume di vendite di Peugeot e Citroen, che però non è servito a pareggiare il flop di Fiat, Jeep, Lancia, Opel e Maserati. Nel computo annuale l’azienda franco-italiana ha lasciato per strada quasi 45 mila vetture (-9,40%).