Opel OnStar, il WiFi non funziona in Italia: GM regala 12 mesi extra ai clienti

Opel OnStar, il WiFi non funziona in Italia: GM regala 12 mesi extra ai clienti I bonus di Opel salvano GM Italia dalla sanzione dell'Antitrust: 12 mesi o 100 GB gratis di servizi OnStar perché il WiFi pubblicizzato non era attivo

I bonus di Opel salvano GM Italia dalla sanzione dell'Antitrust: 12 mesi o 100 GB gratis di servizi OnStar perché il WiFi pubblicizzato non era attivo

18 Luglio 2017 - 04:07

Servizi aggiornati dinamicamente, automobili connesse e collegate alle mail, ai social network e alla concessionaria: il 21° secolo ha messo sulle strade dei veicoli decisamente versatili (leggi che le auto connesse e smart valgono 14 miliardi l'anno). Ovviamente queste nuove possibilità hanno anche delle criticità, come il riuscire a gestirle senza distrazioni e senza problemi di privacy. Intoppi possono però sorgere nella maniera più inaspettata, ad esempio per una campagna pubblicitaria che promette cose che non vengono mantenute. È capitato a GM Italia, che ha rischiato di far sanzionare Opel dall'Antitrust per l'Hotspot Wi-Fi del sistema OnStar: tanto reclamizzato, non ha funzionato per più di un anno e mezzo dall'annuncio.

PUBBLICITÀ AZZARDATA? Nel Bollettino n°27 dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato si trova tutto lo svolgimento della controversia, che tira in ballo il Regolamento della pubblicità e pratiche commerciali scorrette descritte nel Codice del Consumo. Le Parti sono la società Adam Opel AG, che assembla le vetture a marchio Opel in Europa, e General Motors Italia Srl (GMI), che le vende e distribuisce sul territorio italiano. Il procedimento, avviato a seguito di istanze presentate da diversi consumatori, investiga la campagna pubblicitaria diffusa nei mesi di ottobre e novembre del 2015. Essa attribuiva alla nota piattaforma connessa OnStar diverse funzioni: assistenza in caso di furto al veicolo, il WiFi, il collegamento con lo smartphone, la chiamata d'emergenza, le indicazioni stradali e la diagnostica del veicolo. Bene: una delle principali funzionalità, quella dell'hotspot Wi-Fi, non è stata disponibile fino allo scorso mese di aprile.

LE TAPPE DELL'INDAGINE Il sistema OnStar è da tempo uno dei cavalli di battaglia di GM e poi di Opel/Vauxhall (leggi come funziona il sistema di emergenza OnStar). Negli Stati Uniti il sistema è attivo sin dal 1996 e nel corso di questo ventennio esso si è espanso, oltre che in Europa, in vari paesi delle Americhe e in Cina. Attualmente l'hardware è costruito da LG e fra le curiosità segnaliamo un retrovisore aftermarket con a bordo un modulo OnStar che permette anche alle auto nate senza il sistema di offrirne alcuni dei servizi (anche le Ford potranno avere servizi connessi con il modulo SmartLink in aftermarket).

Il 3 marzo 2017 è stato comunicato a Opel e GM Italia l'avvio del procedimento istruttorio n. PS10762, ipotizzando che la condotta delle 2 società avesse violato gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. Dopo varie audizioni e richieste di informazioni, si è stabilito che GM Italia strutturava, attuava e pianificava le campagne pubblicitarie per l'Italia; essa ha altresì la titolarità dei diritti di proprietà intellettuale dei contenuti (compresi quelli pubblicitari) presenti nel sito. Opel Adam AG è stata quindi sollevata da ogni responsabilità.

ESAMI DI RIPARAZIONE Il 31 marzo 2017 GMI ha dichiarato che il WiFi non funzionava per problemi connessi all'utilizzo in Italia di SIM Card straniere. L'hotspot trasferisce infatti sul WiFi l'accesso ad Internet ottenuto tramite le reti dati della telefonia cellulare e richiede quindi una SIM abilitata in Italia. Lo spot oggetto del procedimento, che parlava del Wi-Fi, è stato diffuso in TV e radio solo nei mesi di ottobre e novembre 2015; in seguito; in seguito GMI lo ha prudenzialmente privato di ogni riferimento all'hotspot (la connettività WiFi è un fattore di marketing importante: leggi che Audi l'annunciava con risalto nella nuova produzione). Nel mese di aprile GMI ha presentato una proposta di impegni, integrati a maggio, ai sensi dell'articolo 27, comma 7, del Codice del Consumo e dell'Articolo 9 del Regolamento. Notiamo come questi impegni siano stati presi senza riconoscere in alcun modo la scorrettezza della pratica posta in essere. Essi prevedono, per i clienti che abbiano immatricolato una vettura dotata di OnStar tra il 1° settembre 2015 e il 31 marzo 2016 che lo abbiano attivato (la cosa si estende anche a chi ha comprato l'OnStar come optional e non lo ha attivato) l'erogazione gratuita del servizio per 12 mesi. Questo periodo si aggiunge comunque ai 3 mesi o 3 GB gratuiti previsti per i nuovi clienti. Le opzioni sono 2: 12 mesi di abbonamento al WiFi o 100 GB (vale la soglia che viene raggiunta per prima oppure 12 mesi di abbonamento OnStar + 3 mesi di servizio WiFi (o 3 GB di traffico, vale la soglia che si raggiunge per prima). Questi impegni sono stati giudicati “idonei a sanare i possibili profili di illegittimità della pratica commerciale, in quanto GMI ha previsto significativi vantaggi compensativi verso i consumatori che hanno acquistato i veicoli durante le campagne pubblicitarie contestate o in un periodo immediatamente successivo, rimediando in tal modo alla possibile mancanza del servizio hotspot WiFi”. La Delibera non ha quindi previsto sanzioni ma soltanto il rendere obbligatori gli impegni e la comunicazione, entro 60 giorni, dell'avvenuta attuazione degli impegni.

2 Commenti

Andrea
18:20, 1 Settembre 2017

1996 non 1966

Redazione
01:48, 2 Settembre 2017

Sig.r Andrea,
la ringraziamo per la segnalazione.

Redazione SicurAUTO.it

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