Quasi 2/3 degli automobilisti nel mondo sarebbe a favore di questa tecnologia. Obiettivo? Meno stress ma i motivi sono ben altri
Immaginate un mondo di auto che si guidano da sole. Forse ad oggi è una prospettiva ancora troppo futuristica, ma stando ai dati rilasciati da Bosch, al termine di una sua indagine che ha raccolto i giudizi di circa 6.000 persone in sei Paesi (Brasile, Cina, Germania, Francia, Giappone e Stati Uniti), gli automobilisti sarebbero ben propensi a lanciarsi verso questa tecnologia (leggi qui il nostro focus sulla guida autonoma). Quello di guida autonoma è un concetto ancora vasto, tanto da includere diversi “livelli” (leggi qui cosa cambia e a che punto siamo), e ancora poco implementato sulle vetture, ma che tra qualche anno diventerà realtà. Basta leggere i dati, valutare la mole di investimenti effettuati da molte Case automobilistiche (come Peugeot Citroên, Audi, Mercedes, Tesla e altre), o l'impegno diretto di alcuni governi, come nel caso della Gran Bretagna (qui maggiori informazioni) e della Germania (scopri qui il perché), per capire che molto presto potremmo vedere le prime auto completamente autonome.
PERCHÉ LA GUIDA AUTONOMA Secondo il sondaggio Bosch, gli intervistati comprerebbero un'auto che si guida da sola perché guidare è stressante. Due le situazioni più citate dagli intervistati: il traffico e il parcheggio, da sempre la principale causa di stress alla guida nelle grandi città. Con un'auto a guida autonoma di livello avanzato, i guidatori non dovranno più intervenire in alcun modo sul veicolo – questa è la promessa dei Costruttori e ricercatori che ci stanno lavorando -, per questo, gran parte degli intervistati, lo troverebbe particolarmente utile per le lunghe distanze (67%), il tutto coadiuvato da un maggior senso di sicurezza (per il 60% degli intervistati). Come dicevamo in apertura, esistono diversi livelli di autonomia, per questo è stato possibile anche stilare una “classifica” dei sistemi autonomi preferiti: in due casi è il parcheggio assistito a comandare (scopri qui come funziona il Park Assist Volkswagen), sia guardando alla semplice manovra (65%) sia nella ben più complessa ricerca del posteggio in aree particolarmente affollate (60%), con l'assistenza nel traffico al terzo posto (59%).
NUOVI MODI DI VIVERE IL VIAGGIO Nel momento in cui metteremo mano su una tecnologia del genere, come potremmo investire il nostro tempo vissuto a bordo della nostra auto a guida autonoma? Il 63% degli intervistati non ha dubbi: rilassarsi, guardare fuori dal finestrino e godersi il panorama, ma anche socializzare con gli altri passeggeri è uno dei passatempi più citati (56%). L'obiettivo principe resta quello dello svincolare le fasi di stress dalle automobili, tant'è che più della metà degli utenti intervistati, crede che le possibilità offerte dalla guida autonoma possano aumentare l'attrattività delle auto. Il versante tecnologico è quello che più affascina il potenziale acquirente, soprattutto per gli uomini, tanto che, il 52% di loro, credono che proprio questo genere di evoluzione tecnologica aumenterebbe l'interesse per l'acquisto di una nuova vettura.
NON SOLO MENO STRESS Non solo un vantaggio di tempo. Un altro studio Bosch di qualche mese fa, ha evidenziato come, la guida autonoma, permetterebbe un risparmio di circa 4,3 milioni di euro grazie al minor numero di incidenti e alla minore usura della vettura (scopri come qui), con anche le assicurazioni che starebbero spingendo per questo genere di tecnologia (scopri qui il perché). Se da un lato abbiamo tanti vantaggi, dall'altro alcune categorie di professionisti nel settore dei trasporti tremano al solo pensiero. Dopo aver annunciato i primi taxi a guida autonoma (come in questo caso), ci ha pensato lo scienziato Moshe Vardi a ipotizzare un futuro “governato” dalle macchine, e che segnerebbe la fine di professioni come il tassista, camionista e pony express (in che modo? Scoprilo qui). Voi da che parte siete?