Piemonte: stop ai diesel Euro 5 dal 1° ottobre 2025

Piemonte: stop ai diesel Euro 5 dal 1° ottobre 2025

Aggiornato il Piano della qualità dell'aria in Piemonte con spostamento al 2025 dello stop ai veicoli diesel nei Comuni con più di 30.000 abitanti

17 Luglio 2024 - 12:10

La Regione Piemonte ha avviato l’iter per l’aggiornamento del Piano della qualità dell’aria che, una volta superati tutti gli step (e se non interverranno ulteriori modifiche), introdurrà misure significative a cominciare dallo stop alla circolazione dei veicoli diesel nei Comuni con oltre 30.000 abitanti a partire dal 1° ottobre 2025 (ricorderete che originariamente era previsto nel 2023 e poi provvisoriamente rinviato al 2024). I Comuni saranno comunque liberi di porre ulteriori limitazioni a fronte di sforamenti delle soglie di inquinamento previste dalla normativa europea.

L’OBIETTIVO DEL PIANO PER LA QUALITÀ DELL’ARIA

Il nuovo Piano per la qualità dell’aria della Regione Piemonte, la cui approvazione definitiva è attesa a settembre di quest’anno, sulla base delle analisi e valutazione tecniche effettuate da Arpa, punta alla significativa riduzione delle concentrazioni delle sostanze inquinanti in atmosfera nel più breve tempo possibile per rispettare gli obiettivi posti dalle direttive comunitarie per il 2025, ed è coerente con il raggiungimento di quelli di riferimento proposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 2030.

REGIONE PIEMONTE: STOP AI DIESEL EURO 5 DAL 2025 E ALTRE MISURE CONTRO L’INQUINAMENTO

Il testo del provvedimento è il frutto del lavoro scientifico svolto nei mesi scorsi dalla Regione con il supporto tecnico-scientifico di Arpa e del tavolo tecnico coordinato da Ires Piemonte, che dopo aver analizzato le diverse fonti emissive che contribuiscono alla composizione degli inquinanti, ha messo in campo, valutandone gli effetti al 2025 e al 2030, una serie di misure in grado di ridurre emissioni nei quattro macrosettori quali la mobilità, il riscaldamento, le attività produttive e l’agricoltura. Tra le misure più significative figurano:

  • il recepimento della norma nazionale con il blocco dei veicoli diesel Euro 5 dal 1° ottobre 2025, salvo diversa disposizione da parte del Governo, nei Comuni con più di 30.000 abitanti;
  • l’introduzione da parte dai Comuni di ulteriori limitazioni a fronte di sforamenti delle soglie previste dalla normativa europea, progetti per nuove aree pedonali, interventi di forestazione urbana, ricorso all’intelligenza artificiale per la gestione del traffico e dei semafori;
  • sostituzione dei bus inquinanti e di treni con nuovi mezzi ad alimentazione green, oltre all’avvio di un progetto sperimentale per l’uso del biocarburante per i veicoli del trasporto pubblico locale;
  • potenziamento del servizio ferroviario metropolitano e della rete ferroviaria, che sono una delle priorità della programmazione regionale;
  • misure di incentivo all’uso dei mezzi pubblici.

Altre misure al di fuori dell’ambito dei trasporti riguardano l’efficientamento dei sistemi di riscaldamento degli edifici (incentivando la sostituzione di vecchie stufe con impianti a biomasse di nuova generazione) e la promozione dell’efficienza energetica anche nelle attività produttive, con l’obiettivo di ridurre le emissioni in atmosfera attraverso processi meno inquinamenti.

Per la cronaca, i Comuni del Piemonte con più di 30.000 abitanti, interessati dallo stop ai diesel Euro 5 dal 2025, sono: Torino, Novara, Alessandria, Asti, Cuneo, Moncalieri, Collegno, Rivoli, Nichelino, Settimo Torinese, Vercelli, Biella, Grugliasco, Chieri, Pinerolo, Casale Monferrato, Venaria Reale, Alba e Verbania.

stop auto diesel

UNA SPESA DI 4 MILIARDI DI EURO

Per l’aggiornamento del Piano della qualità dell’aria, la Regione Piemonte prevede una spesa molto importante di circa 4 miliardi di euro nell’arco del periodo di attuazione (2024-2030). La maggior parte delle risorse, oltre 2,8 miliardi, risultano già attivate a partire dal 2025 su una serie di misure che proseguono anche negli anni successivi. In particolare, 2,9 miliardi sono destinati alle misure sulla mobilità e i trasporti, 421 milioni per il settore energia, 153 milioni per le attività produttive e 334 milioni per l’agricoltura.

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