Pirati della strada: si moltiplicano con le auto senza RCA

Pirati della strada: si moltiplicano con le auto senza RCA Sempre più automobilisti in fuga dopo un sinistro: è la triste realtà del 2014. E lo scorso weekend ha visto numerosi episodi gravissimi in poche ore

Sempre più automobilisti in fuga dopo un sinistro: è la triste realtà del 2014. E lo scorso weekend ha visto numerosi episodi gravissimi in poche ore

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27 Gennaio 2015 - 10:01

Fine settimana di sangue lungo le strade italiane. Milano, Ancona e Cortina i teatri degli incidenti gravissimi, con tre vittime dei pirati della strada. A Segrate, alle porte di Milano, è morto un ragazzo (giocatore di calcio) che verso le 6 percorreva a piedi la via Rivoltana, nei pressi dell'Idroscalo. Il pedone è stato travolto da un veicolo, probabilmente da un TIR, che nonostante l'urto non si è fermato (foto). Nella sera di sabato, un disabile di 50 anni è stato investito e ucciso a Montecarotto (Ancona) da un autocarro guidato da un uomo che non si è poi fermato a soccorrerlo. Il cinquantenne, affetto dalla sindrome di Down e invalido al 100 per 100, è morto due ore dopo il ricovero nell'ospedale di Jesi. Infine, è stata constatata l'assenza di attività cerebrale nella giovane romena di 21 anni ricoverata all'ospedale di Belluno dopo esser stata investita giovedì sera a Cortina da un furgone che si era allontanato subito dopo l'incidente. La donna, Loredana Gabriela Tiron, era stata trovata in gravissime condizioni a lato di una strada da un altro automobilista (del tutto estraneo all'incidente) che aveva subito chiamato i soccorsi. I medici hanno constatato lesioni gravissime e uno stato di coma profondo e irreversibile. Le indagini avevano portato poi all'individuazione del presunto investitore, un giovane residente nel Cadorino denunciato in un primo tempo per lesioni gravi e omissione di soccorso. Tre episodi di fuga dopo il sinistro che confermano la drammatica tendenza al rialzo dei casi di pirateria stradale del 2014: +4% sul 2013. Nonostante il calo degli incidenti complessivi registrati dall'Istat (con lesioni, e quindi con intervento delle forze dell'ordine).

NUMERI DA FILM HORROR – Sono addirittura 1.009 gli episodi di omissione di soccorso registrati dall'Asaps (Amici Polstrada) nel corso del 2014: 119 persone uccise,1.224 quelle ferite. Su 1.009 inchieste, 583 hanno condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 121 occasioni, e denunciato a piede libero in altre 462. Su tutti questi eventi pesa ancora l'ombra dell'alcol e delle droghe: in 114 casi (19,6%) ne è stata accertata la presenza. Ma occhio: l'accertamento viene eseguito solo su chi è acciuffato. E scatta a distanza di ore (o magari di qualche giorno) dall'accaduto: l'alcol magari presente al momento dell'impatto può non essere più presente nel sangue, o esserlo in misura inferiore al limite di legge.

DUE GUAI – Per non parlare delle problematiche delicatissime legate alla droga: per incastrare il pirata, è necessario provare che l'assunzione dello stupefacente è avvenuta poco prima dell'impatto. Un guaio legislativo da cui i politici del nostro Paese ancora non hanno saputo uscire, nonostante un'ottantina di decreti di modifica al Codice della strada. Enorme infine la percentuale di pirati stranieri: ben il 24,2% di quelli identificati, ossia acciuffati dopo l'omissione di soccorso. Molto spesso ubriachi o drogati. La geografia degli episodi vede al primo posto la Lombardia, con 141 episodi (15,9%), al secondo l'Emilia Romagna con 105 eventi (11%), e poi il Veneto con 94 e il Lazio con 92, la Campania con 88 e Toscana con 71, Sicilia 70. Puglia, 66. Un solo caso in Basilicata e 2 in Valle d'Aosta. Roma ha collezionato, da sola, 39 eventi gravi, il 3,9% del totale.

LE RAGIONI DELLA FUGA – Ma perché scappano? Al di là di difficili spiegazioni di natura psicologica (il panico dopo aver causato un sinistro), i pirati vanno spesso in fuga perché non sono assicurati. In netta crescita i casi di veicoli con assicurazioni scadute o addirittura false, circostanza accertata in almeno 52 casi, pari al 9% dei casi in cui è stato possibile accertare questa condizione. Solo per fare un esempio delle scorse ore, ecco le parole del comandante della Polizia municipale di Verona, Luigi Altamura, sui dati relativi ai verbali e ai sequestri di veicoli privi dell'assicurazione obbligatoria: “È da oltre un anno che parliamo del problema dei veicoli scoperti da RCA che circolano nel territorio del comune di Verona, ma adesso è veramente allarme rosso, grazie a quanto abbiamo scoperto con le nuove tecnologie e con i controlli massivi su strada effettuati dagli agenti nel corso del 2014. Nel 2010, sono stati 327 i verbali, nel 2011 sono aumentati a 377, per passare nel 2012 a 435 e a 463 nel 2013”.

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