
Pirelli conquista un nuovo traguardo tra le auto esclusive: le gomme Scorpion Zero all season sviluppate per l'elettrica Model X ad alte prestazioni
Elon Musk ha scelto come primo equipaggiamento per la nuova Suv Model X gli pneumatici Pirelli. Si tratta degli Scorpion Zero Asimmetrici M+S (idonei a tutte le stagioni), una scelta importante per il Costruttore italiano che con questa “particolare” esperienza ha dimostrato di saper accettare con tenacia nuove sfide, che stavolta la vedono lavorare a fianco di un'azienda che fa della propulsione elettrica il suo “credo automobilistico”. Va ricordato inoltre che la scelta finale di primo equipaggiamento (omologazione OE) prevede un lungo periodo di sperimentazione e prove, in cui il produttore di pneumatici e il costruttore di auto cercano il giusto compromesso in termini di prestazioni e sicurezza. Ecco i dettagli della collaborazione tra Tesla e Pirelli.
LA COLLABORAZIONE – Alla fine Tesla Motors ha scelto Pirelli (che allo scorso salone di Francoforte ha festeggiato il record di 2 mila omologazioni raggiunte dai suoi modelli premium; leggi qui i dettagli) come primo equipaggiamento (OE) sulla nuova Suv Model X, affidando agli Scorpion Zero Asimmetrici (foto sotto) il compito di garantire le prestazioni e la sicurezza della propulsione elettrica del modello californiano. Infatti l'attività svolta in cooperazione tra i tecnici Pirelli e gli uomini Tesla ha condotto alla creazione di una versione dello Scorpion Zero Asimmetrico adatta a soddisfare le particolari esigenze della Model X, che come caratteristica ha l'esigenza di due differenti misure di pneumatici sui due assi: 265/35 ZR22 102W all'avantreno e 285/35 ZR22 106W al retrotreno. Il modello di Tesla offre un'autonomia di oltre 450 chilometri e una delle qualità garantite dal Costruttore americano è l'elevato confort di bordo, anche quando si viaggia ad alte velocità e in abitacolo ci sono sette passeggeri con relativi bagagali
LE PRESTAZIONI – Per quanto riguarda la Model X, Tesla ha dichiarato, sul suo conto, una velocità massima di 250 km/h e Pirelli, grazie al codice di velocità “W” dello Scorpion Zero Asimmetrico, è in grado di assicurare il massimo delle prestazioni fino a 270 km/h; inoltre con la marcatura M+S è in grado di farlo in tutte le stagioni dell'anno (leggi qui i test del TCS sugli pneumatici invernali 2015-2016). Per quanto riguarda l'accelerazione, il Model X è in grado di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in 3,4 secondi; un risultato notevole per un'automobile elettrica, in cui gli pneumatici devono essere in grado di supportare la potenza generata a terra dalla coppia della propulsione. Ad ogni modo per lo Scorpion Zero Asimmetrico, pneumatico ad alte prestazioni della linea Pirelli “Scorpion” nato proprio per equipaggiare i Suv più potenti, si tratta dell'ennesimo riconoscimento, visto che ha già ottenuto decine di omologazioni come primo equipaggiamento.
OMOLOGAZIONE OE – Non tutti sono a conoscenza di questa terminologia; e bene, come tempo fa ci ha spiegato Marco Condini (leggi qui tutta l'intervista), Responsabile marketing prodotto di Pirelli Tyre Spa, “gli pneumatici di primo equipaggiamento (tecnicamente prendono la denominazione “OE”), sono gomme speciali altamente personalizzate e studiate per un determinato veicolo. Questa personalizzazione, o omologazione, si ottiene a seguito di un duro e complesso lavoro eseguito a stretto contatto con la Casa costruttrice. In media un produttore di pneumatici impiega dai due ai tre anni di ricerca e sviluppo per consegnare al cliente il prodotto finito, considerato che le fasi di lavoro sono varie e complesse. Infatti quando una Casa costruttrice deve immettere sul mercato un nuovo veicolo, anni prima della sua commercializzazione, espone a vari produttori di pneumatici il suo progetto. Ogni azienda, quindi, presenta un vero e proprio preventivo relativo ai costi di ricerca, sviluppo e produzione. In seguito la Casa costruttrice, anche in base alla fiducia maturata nei confronti del produttore, sceglie a chi affidare la futura fornitura di pneumatici OE. Passata poi la fase commerciale si passa a quella tecnica, cioè quella più difficile”.