DOT gomme, durata e data di scadenza: come si calcola? La data di produzione non sempre dice tutto su durata pneumatici e scadenza: ecco come leggere il DOT gomme e quanti anni possono restare in magazzino

DOT gomme, durata e data di scadenza: come si calcola?

La data di produzione non sempre dice tutto su durata pneumatici e scadenza: ecco come leggere il DOT gomme e quanti anni possono restare in magazzino

5 Ottobre 2023 - 14:00

Come si capisce se le gomme usate o nuove ferme in deposito sono vecchie o ancora sicure? Facciamo chiarezza sulla durata pneumatici, DOT gomme e data di scadenza. Diamo uno sguardo agli aspetti tecnici per fugare ogni dubbio riguardo la scadenza delle gomme auto e gli pneumatici usati.

Aggiornamento del 5 ottobre 2023: miglioramento della leggibilità e dei contenuti con informazioni più aggiornate per il lettore.

DOT GOMME E SCADENZA PNEUMATICI USATI E NUOVI

La data di produzione delle gomme è un codice che non sempre riflette la sicurezza alla guida. Lo è diventato in UK, dove la scadenza è fissata a 10 anni per alcune categorie di pneumatici. Ad aiutarci a fare chiarezza sulla durata delle gomme è Michelin uno dei maggiori produttori di pneumatici. Innanzitutto bisogna chiarire che il DOT gomme non indica la scadenza degli pneumatici. La sigla DOT (Department Of Transportation) è una marcatura sulle gomme che attesta il rispetto delle normative USA, ma è prevista anche dai regolamenti ECE/ONU sulla tracciabilità degli pneumatici. Difatti, la sigla DOT è seguita da una serie di lettere e numeri raggruppati che identificano:

  • Stabilimento di produzione (“6G8U” nella foto sotto).
  • Codice dimensionale (“D6R9”).
  • Codice opzionale dei produttori (non presente nella foto).
  • Data di produzione, indicata da 4 numeri, la prima coppia è la settimana, la seconda coppia è l’anno. Quindi “1617” indica che quello pneumatico è stato prodotto nella settimana 16 dell’anno 2017.

L’idea generalizzata è che le gomme meno giovani non abbiano le stesse performance di una gomma di recente produzione. Si tratta però di una falsa credenza popolare: è l’utilizzo delle gomme che determina il maggiore invecchiamento, non la data di produzione o l’immagazzinamento, come spieghiamo ai paragrafi seguenti.

DURATA PNEUMATICI OTTIMALE E DOT GOMME

Non esiste una norma per stabilire la durata delle gomme in base al DOT o limitazioni all’utilizzo di gomme che hanno subito un maggiore immagazzinamento. La sostituzione degli pneumatici diventa inevitabile solo quando il battistrada raggiunge il limite legale di usura di 1,6 mm, ma “Previa una regolare e corretta manutenzione”, secondo Assogomma, quindi verificando che non ci siano usure irregolari e danneggiamenti sulle gomme. Da sottolineare che solo in via precauzionale è consigliata la sostituzione dopo 10 anni dalla data di fabbricazione, anche se il limite legale di usura non è stato raggiunto”. Questo perché l’invecchiamento degli pneumatici è influenzato principalmente da:

  • Stile di guida, che cambia sia per il tipo di strade percorse (città, autostrada, montagna, etc.), sia per la tipologia di pneumatici. Esistono grosse differenze di durata, ad esempio, tra le gomme per un’auto utilitaria e le gomme per un’auto sportiva.
  • Manutenzione auto, poiché una geometria del veicolo non corretta può provocare usura irregolare o reazioni anomale al volante. Inoltre anche una pressione pneumatici eccessiva o troppo bassa rispetto al valore consigliato dal Costruttore, accelera l’usura e obbliga alla sostituzione delle gomme.
  • Condizioni climatiche, a cui sono sottoposte le gomme. Se un’auto è parcheggiata diverse ore all’aperto, i raggi UV provocano un maggiore invecchiamento rispetto a un’auto parcheggiata all’ombra o in garage.

Non conta tanto il codice DOT delle gomme, quanto l’invecchiamento delle gomme che inizia solo quando sono utilizzate su strada. Uno pneumatico ben conservato (al riparo dai raggi UV) può essere considerato come nuovo per molti anni.

DURATA PNEUMATICI E COME CONSERVARE LE GOMME

A riprova del fatto che l’immagazzinamento corretto delle gomme impatta in modo marginale sulla durata, c’è il risultato dello studio “Erroneous or Arrhenius – Potential Impact of Oven Temperature Variations on Laboratory Aging of Tires’’. Lo studio dimostra che gli pneumatici immagazzinati correttamente invecchiano 17 volte meno velocemente che durante l’utilizzo. Questo perché nei magazzini le gomme sono smontate dai cerchi, sgonfie, senza carico e sottoposte a fluttuazioni minime di temperatura. Mentre quando sono installate sull’auto sono sottoposte a forti stress, variazioni di temperatura interna ed esterna, accelerazioni, frenate, velocità elevate, impatti, etc.

Esistono comunque delle linee guida per un corretto immagazzinamento delle gomme. L’E.T.R.T.O. (l’Organizzazione Tecnica europea per gli Pneumatici e i Cerchi) specifica che:

  • “Gli pneumatici possono essere immagazzinati in posizione verticale in un unico strato sui ripiani delle rastrelliere”.
  • “Possono anche essere immagazzinati in modo intrecciato (spina di pesce) o impilati in orizzontale uno sopra l’altro, ma con l’altezza delle pile o di intrecciamento limitata”.
  • La durata dell’immagazzinamento degli pneumatici mai montati deve essere ridotta al minimo, mediante la procedura che stabilisce che pneumatici entrati per primi escano per primi”.

Una curiosità che abbiamo scoperto con Michelin è che gli pneumatici di qualità vanno sostituiti quando l’usura del battistrada ha raggiunto la profondità di 1,6 mm e non prima. Inoltre dal 2024 entrerà in vigore una norma che obbligherà tutti i produttori a testare gli pneumatici anche da usurati, così da sapere se possono essere usati in tranquillità fino al 1,6 mm. Una sostituzione anticipata oltre a non aumentare la sicurezza, è un consiglio dei gommisti che fa sprecare solo soldi quando le gomme sono controllate spesso durante la loro vita.

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