L’emergenza Coronavirus non ferma il riciclo di pneumatici fuori uso: nel 2020 aumentano le gomme usate già recuperate
L’emergenza Coronavirus non ferma l’importante attività di recupero di pneumatici fuori uso. Almeno fino al primo trimestre 2020 officine e gommisti hanno contribuito a raccogliere più gomme da riciclare rispetto al 2019. Nonostante le restrizioni, che non riguardano però molte attività tra cui le officine di autoriparazione, la raccolta delle gomme usate da riciclare ha raggiunto comunque gli stessi livelli del 2019. Ecco il bollettino di Ecopneus, la società che riunisce tutti gli operatori nella raccolta e riciclo di pneumatici fuori uso in Italia.
PNEUMATICI FUORI USO RECUPERATI NEL 2020
Sono 53.546 le tonnellate di pneumatici fuori uso rintracciati, raccolti e recuperati nei primi tre mesi del 2020. Un quantitativo anche superiore alle 53.174 tonnellate raccolte nello stesso periodo del 2019. Sono invece oltre 18.000 le richieste di prelievo di pneumatici fuori uso dai 13.450 gommisti, stazioni di servizio e autofficine servite da Ecopneus in Italia. La società senza scopo di lucro è il principale operatore della gestione dei PFU (Pneumatici Fuori Uso) in Italia. La società gestisce, in media, circa 200.000 tonnellate di PFU ogni anno e ha da poco reso disponibili i dati di chiusura del primo trimestre di raccolta dei PFU sul territorio. L’attività di rintracciamento, raccolta, trasporto e recupero dei PFU sta infatti proseguendo secondo quanto previsto dal DPCM del 22 marzo per le attività individuate come essenziali per il Paese.
PNEUMATICI FUORI USO: IL 50% DA RICHIESTE DEI GOMMISTI
“Ci stiamo impegnando per garantire un servizio efficiente ai tanti punti di generazione di PFU che serviamo in tutta Italia anche in questa situazione emergenziale”. Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus spiega: l’approccio è in linea con quello sempre avuto nella nostra attività, oltre che con le disposizioni governative”. Il numero di interventi di raccolta dei PFU presso i gommisti è rimasto costante anche a marzo, sia rispetto il mese di febbraio che rispetto marzo 2019, nonostante si siano notevolmente ridotte le richieste di prelievo dei PFU da parte dei gommisti, a causa dell’ovvia contrazione nel ricambio di pneumatici per l’emergenza COVID-19. A marzo, infatti, sono stati 6.200 gli interventi di prelievo dei PFU a fronte di 3.349 richieste arrivate dai gommisti.
PNEUMATICI FUORI USO E GOMME PROVENIENTI DAL MERCATO NERO
Un fenomeno che si spiega soprattutto con la presenza di flussi irregolari di pneumatici e gomme a fine vita. Ogni anno il sistema di gestione PFU garantisce la raccolta dei PFU regolarmente immessi nel mercato. Eppure – spiega Ecopneus – ci sono dei quantitativi “extra” che restano presso officine e gommisti. Il surplus di interventi di prelievo di marzo a fronte delle richieste di prelievo ricevute è quindi dovuto anche all’erosione delle richieste di prelievo ancora pendenti. “Pubblichiamo ogni mese sul sito web tutti i dati relativi alla raccolta dei PFU della filiera Ecopneus, anche su base Regionale, così è possibile per chiunque consultarli e confrontarli ad esempio con quelli dello scorso anno” conclude Corbetta. “La trasparenza è un valore solo se la si mette in pratica”.