A partire da 1° luglio 2024 entra in vigore la normativa per l'omologazione con test standardizzati anche su pneumatici usurati
Molti automobilisti sono ancora convinti che le performance degli pneumatici degradino sempre man mano che il battistrada si riduce, ma solo in pochi sanno che questo non è così ovvio e soprattutto non avviene allo stesso modo per tutte le condizioni di guida e tutti i produttori di pneumatici. Infatti, la maggior parte delle prestazioni su asciutto migliora con l’aumentare dell’usura (pensiamo alle gomme slick utilizzate nelle competizioni). Questa falsa credenza, in aggiunta all’assenza di regole che impongano un livello di performance minimo quando gli pneumatici sono usurati, può portare gli automobilisti ad effettuare la sostituzione prima di raggiungere il limite legale di usura (che ricordiamo è 1,6 mm), quando ancora potrebbero essere efficienti e sicuri. Come abbiamo già scritto, ben 128 milioni di pneumatici l’anno in Europa vengono sostituiti troppo presto. Un problema di sostenibilità ambientale non da poco, ma anche per il portafogli. Per questo motivo ci sono produttori più sensibili di altri nel realizzare pneumatici le cui performance rimangono elevate anche all’aumentare dell’usura, come Michelin che valorizza sicurezza e sostenibilità attraverso la longevità e l’aderenza sul bagnato degli pneumatici anche da usurati. Prestazioni che, come abbiamo anticipato per primi in un precedente articolo a dicembre 2022, dal 1° luglio 2024 sono misurate anche a livello normativo (Regolamento R117-04) in fase di omologazione dello pneumatico. Ecco tutte le novità a riguardo e come cambia la marcatura delle gomme che superano i test di frenata da usurati su bagnato.
Aggiornamento del 28 giugno 2024: ulteriori dettagli e marcatura di omologazione pneumatici dal 1° luglio 2024
TEST PNEUMATICI USURATI: VANTAGGIO PER SICUREZZA E AMBIENTE
Il test degli pneumatici usurati sul bagnato, in vigore da 1° luglio 2024, è una novità importante per la sicurezza di guida, l’ambiente e una maggiore trasparenza verso i consumatori quando acquistano pneumatici nuovi. SICURAUTO.it vi spiega in anteprima quali sono gli ultimi aggiornamenti riguardanti la norma, il programma concordato dall’Informal Working Group on Wet Grip on Worn Tyres (IWGWGT) presso la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ed il parere di Michelin, il primo produttore ad aver chiesto di regolamentare un metodo di test e delle soglie di omologazione per la prestazione di aderenza sul bagnato degli pneumatici usurati.
INCERTEZZA DELLE PRESTAZIONI NEL TEMPO DEGLI PNEUMATICI AUTO
Oggi chi compra pneumatici auto nuovi può basare la propria scelta sulle informazioni riportate nell’etichetta europea, ma nessuno sa con esattezza come si comporteranno nel tempo le gomme man mano che il battistrada si usura. È il motivo per cui gli automobilisti cambiano preventivamente gli pneumatici già a 3-4 millimetri (quando il limite legale parla di 1,6 mm) non sapendo se quelle gomme sono ancora sicure in tutte le condizioni di guida più frequenti. Il dubbio è quanto mai fondato perché, mentre la resistenza al rotolamento e la distanza di frenata su asciutto tendono generalmente a migliorare con l’usura rispetto a quando le gomme sono nuove, le performance su bagnato peggiorano. Ecco perché si vuole introdurre una soglia circa le prestazioni di frenata sul bagnato per gli pneumatici usurati.
PRIORITÀ E MEMBRI DEL GRUPPO DI LAVORO UNECE
Al tavolo di lavoro dell’IWGWGT, a cui siedono importanti stakeholders rappresentati dall’ETRTO (European Tyre and Rim Technical Organisation), da JASIC (Japan Automobile Standards Internationalization Center) e altri (vedi sotto), sono state analizzate le seguenti priorità fin dalle prime consultazioni del 2019:
- come omologare gli pneumatici allo stato usurato. L’IWG ha convenuto di aggiungere il metodo di prova normalizzato al Regolamento n. 117 (UNECE) nella parte relativa alle prestazioni di aderenza sul bagnato;
- l’altezza del battistrada usurato delle gomme da testare, ottenuta per mezzo di raspatura al banco in prossimità del limite legale di usura del battistrada (2 mm);
- definire un metodo di prova valido da inizio 2023;
- da luglio 2024 obbligo del metodo di prova per pneumatici auto usurati sul bagnato su tutte le nuove omologazioni C1 (autovetture);
- da luglio 2026 obbligo del metodo di prova per pneumatici usurati sul bagnato per tutti gli pneumatici auto nuovi.
- l’estensione delle prove anche ad altre classi di pneumatici (C2, veicoli commerciali leggeri e C3, veicoli commerciali pesanti).
Il gruppo di lavoro che ha preso parte alle decisioni sullo standard di prova degli pneumatici usurati è composto da alcuni costruttori di pneumatici e anche da rappresentanti di enti e organizzazioni europee ed extra europee:
- Bridgestone; Continental; Goodyear, Michelin; Nokian; Pirelli;
- Commissione europea;
- Area de Reglamentación y Homologación de Vehículos (Spagna);
- CATARC; ETRTO; IDIADA; ITMA; JAMA; JASIC; JATMA; OICA; TÜV SUD; UTAC.
MARCATURA DI OMOLOGAZIONE PNEUMATICI CHE SUPERANO I TEST DA USURATI
In conclusione, il regolamento 117.04 (UNECE) integrerà le disposizioni della prova per l’aderenza sul bagnato degli pneumatici usurati con il quarto emendamento, che prevede una soglia di performance per i test di frenata delle gomme da usurate. Poiché il metodo di prova sarà lo stesso tra gomme nuove e usurate, la soglia di performance per il superamento del test di frenata su bagnato delle gomme usurate sarà più bassa di quella prevista per le gomme nuove, in quanto non è più necessario “tenersi larghi” a causa del successivo degrado della prestazione.
Tutti gli pneumatici di nuova omologazione dovranno quindi superare il test di aderenza sul bagnato con battistrada usurato (anche il metodo per usurare il battistrada prima del test è regolamentato). Le gomme omologate secondo il nuovo test di frenata da usurate su bagnato inizieranno ad arrivare sul mercato tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 e saranno riconoscibili dalla marcatura “B” (Buffed) sul fianco della gomma, che va ad aggiungersi alla marcatura Europea indicata dalla lettera “E” seguita dal numero che indica il paese in cui è avvenuta l’omologazione e che fa riferimento ai test del regolamento R117-04.
COSA NE PENSA MICHELIN DEL TEST PER PNEUMATICI USURATI?
Ecco il parere di Michelin, tra i primi produttori ad aver chiesto di regolamentare un metodo di test e delle soglie di omologazione per la prestazione di aderenza sul bagnato degli pneumatici usurati.
Cosa ne pensate di questa nuova norma dal 2024?
“Siamo molto felici e soddisfatti. Da tempo sosteniamo l’inserimento di una norma come questa e negli ultimi anni ci siamo impegnati fortemente per presentare e, successivamente, accompagnare a livello UNECE il processo di adattamento dei requisiti relativi agli pneumatici, al fine di tener conto dei progressi tecnici. In particolare, per far sì che le prestazioni degli pneumatici siano valutate anche alla fine del ciclo di vita degli stessi, quando sono usurati, e per promuovere l’idea che gli pneumatici debbano soddisfare i requisiti per tutta la loro durata, senza essere sostituiti prematuramente”.
Quali vantaggi porterà per i clienti e l’ambiente la definizione di questo test standardizzato sulle gomme usurate?
“Ci sono tre benefici chiave: maggiore sicurezza; ecologia; economia. Partiamo dalla sicurezza: l’inserimento di una soglia di prestazione minima da dover raggiungere anche a pneumatico usurato, porta in prima battuta ad aumentare la qualità dei prodotti e, quindi, ad innalzare il livello di sicurezza stradale. Per gli automobilisti significa potersi sentire tranquilli e a proprio agio nell’utilizzare il proprio pneumatico fino al limite legale di usura del battistrada perché consapevoli di come evolvono le prestazioni nel tempo. Ciò significa risparmiare denaro grazie a un utilizzo maggiore del prodotto e, dal punto di vista ambientale, rallentare il ciclo di sostituzione riducendo al minimo l’utilizzo di materie prime e le relative emissioni di CO2”.
Quale impatto vi aspettate avrà sul mercato?
“L’obiettivo primario è di alzare il livello di sicurezza stradale mantenendo in commercio solo i prodotti che rientrano nelle soglie minime previste. Una volta implementato il test di aderenza sul bagnato degli pneumatici in prossimità del limite legale di usura del battistrada (2 mm), avremo automaticamente alzato il livello di sicurezza in strada: vi sarà maggiore trasparenza di informazione, maggiore consapevolezza per tutti e, di conseguenza, il ricambio sarà meno frequente. Gli automobilisti useranno le gomme più a lungo con un impatto positivo sia sul proprio portafoglio che sull’ambiente”.
Non c’è il rischio che più automobilisti possano tenere troppo a lungo le gomme, superando poi il minimo legale?
“Oggi il limite legale di usura del battistrada sappiamo essere di 1,6 mm. In questo contesto, la media dell’altezza del battistrada registrata in Europa per gli pneumatici mandati allo smaltimento è di circa 3 mm. Questa è una cattiva abitudine! Cambiare le gomme sotto il limite legale di usura (1,6 mm) non è solo una cattiva abitudine ma è un’infrazione del Codice della Strada. L’obiettivo è di portare gli automobilisti ad utilizzare il pieno potenziale dei loro pneumatici, nel rispetto della normativa vigente”.
Per gli pneumatici nuovi già in commercio sarà previsto un aggiornamento dell’omologazione?
“Da luglio 2024, tutte le nuove omologazioni di gomme per autovetture dovranno superare il test di frenata su bagnato da usurati. Dal 2026 la normativa si estenderà a tutti gli pneumatici in commercio, anche se omologati prima di luglio 2024. In questo caso, anche per gli pneumatici che sono già stati sviluppati con elevati standard di efficienza e performance, come quelli Michelin, si tratterà di un processo di ‘ri-omologazione’ che prevedrà la verifica di tutte le prove, ovvero Rolling Resistance, Rumore e Frenata su bagnato con pneumatico nuovo e pneumatico usurato. Dunque, un nuovo numero di omologazione che integrerà la “B” di “buffed” per indicare l’ulteriore conformità ai requisiti di aderenza sul bagnato per gli pneumatici usurati.”.