Produzione Stellantis a picco: -40% di auto in Italia nei primi 9 mesi

Produzione Stellantis a picco: -40% di auto in Italia nei primi 9 mesi

Continua il forte calo della produzione Stellantis in Italia: -31,7% nei primi nove mesi del 2024, con la percentuale che sale al 40,7% considerando le sole autovetture

3 Ottobre 2024 - 14:00

Se i dati del primo semestre erano risultati orrendi, quelli dei primi nove mesi dell’anno sono addirittura tragici: in base ai numeri di Fim-Cisl sulla produzione Stellantis negli stabilimenti italiani del gruppo, da gennaio a settembre 2024 sono uscite dalle fabbriche appena 387.600 unità tra autovetture e furgoni commerciali (-31,7% dalle 567.525 del 2023). Mentre se si contano solamente le autovetture, la cifra scende a 237.700 per un crollo del -40,7% rispetto all’anno scorso. Più contenuta, ma comunque importante, la perdita dei veicoli commerciali, attestatasi al -10,2% con 149.900 unità prodotte. Con questi numeri si stima una produzione annua inferiore ai 500 mila veicoli, con le auto sotto i 300 mila. Insomma, altro che il milione di veicoli all’anno richiesto dal Governo, qui siamo decisamente più vicini al graduale azzeramento della produzione auto in Italia.

PRODUZIONE AUTO IN ITALIA: TUTTI I NUMERI HORROR DEGLI STABILIMENTI STELLANTIS

Nel terzo trimestre di quest’anno, precisa l’impietoso report di Fim-Cisl, anche i due unici stabilimenti in positivo nella prima parte dell’anno, Pomigliano d’Arco e Atessa, hanno ceduto il passo registrando un dato negativo rispettivamente del -5,5% e del -10,2%. Ben lontani, comunque, dai dati molto più negativi degli altri stabilimenti, con punte che vanno dal -47% al -75,8% rispetto ai primi nove mesi del 2023. Qualche esempio:

Nel Polo Produttivo di Torino (Mirafiori), i volumi misurati nei primi 9 mesi sono stati pari a 22.240 unità rispetto alle 70.365 del 2023 (-68,4%). Il 91% dei volumi dello stabilimento torinese, pari a 20.210, sono rappresentati da 500 elettriche. Il restante è rappresentato dalle produzioni Maserati con 2.030 unità, lontanissime dalle 41.000 unità prodotte nel 2017, anno di punta delle produzioni del Tridente. La situazione è in peggioramento e per i prossimi mesi non si vedono segnali positivi, anzi è notizia dell’altro giorno che lo stabilimento torinese resterà chiuso fino a novembre.

Anche la produzione nel plant Maserati di Modena ha subito una flessione negativa significativa con sole 220 vetture prodotte contro le 910 del 2023.

A Cassino la produzione nel terzo semestre è stata di 19.710 unità, determinando una flessione negativa del -47,7% rispetto al 2023, la peggiore nella storia dello stabilimento laziale.

Come già anticipato, la situazione è peggiorata perfino a Pomigliano d’Arco, dove si concentra oltre il 59% delle auto prodotte negli stabilimenti italiani: se fino al trimestre precedente l’impianto campano era l’unico stabilimento di assemblaggio auto che non perdeva rispetto all’anno scorso, con l’ultimo trimestre, pur producendo 141.290 unità, ha riscontrato una flessione negativa del -5,5%.

Lo stabilimento Stellantis in Italia che nei primi nove mesi ha perso la maggiore quantità di auto in un anno è risultato tuttavia quello di Melfi, con un -61,9%, che in termini di volumi significa quasi 90 mila vetture in meno.

Infine ad Atessa, dove si producono solo veicoli commerciali, la produzione ha raggiunto la quota di 149.900 unità, con un risultato negativo rispetto al 2023 del -10,2%.

Produzione auto in Italia 2024

PRODUZIONE STELLANTIS: STIME DRAMMATICHE, IN ARRIVO LO SCIOPERO GENERALE

Sono cifre che si commentano da sole e, quel che è peggio, se l’andamento riscontrato nel terzo trimestre venisse confermato nell’ultimo, dicono dalla Fim-Cisl, la produzione Stellantis si aggraverebbe ulteriormente con le auto sotto i 300 mila e la produzione complessiva, considerando anche i veicoli commerciali, scenderebbe sotto quota 500 mila, ossia meno di un terzo dei volumi del 2023 (751 mila). Proprio per sollecitare l’urgenza di scelte strategiche da parte delle istituzioni e di impegni industriali seri e coraggiosi da parte di Stellantis e delle aziende della componentistica, la Fim-Cisl insieme a Fiom e Uilm ha proclamato uno sciopero di 8 ore dell’intero settore automotive con manifestazione a Roma il 18 ottobre 2024.

STELLANTIS RISPONDE: “I DATI RESTITUISCONO UNA VISIONE PARZIALE”

Da notare che Stellantis ha commentato il report di Fim-Cisl sulla produzione auto in Italia nei primi nove mesi dell’anno, precisando che pur essendo un utile strumento di analisi e monitoraggio, i dati riferiti restituiscono una visione parziale se non collocati all’interno di una dinamica più ampia: “Ad esempio“, dicono dal gruppo automobilistico, “sarebbe utile per una rappresentazione più completa ricordare tutti gli elementi di competitività, quali il costo dell’energia, il costo del lavoro, la produttività. Tutto questo, in una congiuntura del tutto peculiare di transizione all’elettrico“.

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