
Abbiamo messo alla frusta la piccola della casa del biscione con la motorizzazione turbo da 120 CV e doppia alimentazione
L’Alfa Romeo Mito in versione 1.4 turbo bi-fuel (benzina+GPL) è senza dubbio fra le proposte più interessanti nel panorama delle vetture a doppia alimentazione appartenenti al segmento B. L’impianto GPL montato in origine, funziona egregiamente e non limita le prestazioni, come abbiamo avuto modo di verificare durante il nostro test drive. L’esemplare in prova è in allestimento Distinctive offerto a partire da 21.020 Euro chiavi in mano esclusi optional a pagamento. A richiesta gli interni pregiati (990 euro), il clima automatico bi-zona (960 euro) il navigatore (1100 euro), i fari allo Xeno (710 euro), Bluetooth (550 euro), tetto apribile (960 euro). Di serie fendinebbia, cruise control e sensori di parcheggio.
ESTERNO – Il frontale, tipicamente Alfa, stilisticamente inconfondibile, potrebbe essere migliorato a distanza di qualche anno dal lancio della Mito. I vari elementi contribuiscono ad accentuare lo sviluppo in altezza della linea e il disegno dei fari, a nostro avviso da rivedere, conferisce alla Mito un aspetto da rana impaurita. Basterebbero pochi ritocchi per ottenere un frontale più grintoso e gradevole. Riuscito l’andamento della fiancata alta e della coda, discutibile invece il disegno “plasticoso” dei cerchi in lega da 17”. La qualità della verniciatura è buona con spessori misurati di 105-115 micron. Anche i giochi tra i vari pannelli sono costanti e privi di scalini. Caratteristici i vetri degli sportelli privi di cornici.
INTERNI – La massiccia plancia in plastica nera simil-carbonio è di aspetto racing. Lo stesso tipo di rivestimento viene ripreso nella parte centrale dei pannelli porte. Il quadro strumenti, dalla grafica sportiva, comprende contagiri e tachimetro di tipo analogico con le varie spie all’interno dei rispettivi quadranti. Al centro troviamo in alto i piccoli indicatori circolari del livello carburante e temperatura liquido raffreddamento e più in basso il display multifunzionale. Al centro della plancia lo schermo per il navigatore e il sistema audio, più in basso i comandi della climatizzazione (automatica bi-zona nella versione in prova) con piccolo display dedicato. La levetta del comando DNA, situato sul tunnel centrale, consente di selezionare 3 diverse configurazioni di guida agendo su motore, ESP e sterzo: Dynamic, per un comportamento più reattivo e sportivo, Normal, guida più confortevole, All Weather, modalità adatta per fondi stradali a scarsa aderenza (pioggia o neve). Il volante è regolabile sia in altezza che assialmente ma risulta troppo vicino per i guidatori di statura medio-bassa. Ciò potrebbe dipendere dalla plancia molto sporgente nell’abitacolo. I sedili neri in pelle, di foggia sportiva, sono ben conformati e si abbinano bene al giallo-corsa della carrozzeria. Quello di guida è regolabile anche in altezza e nel supporto lombare. L’accesso al sedile posteriore non è molto agevole e i passeggeri di alta statura trovano poco spazio per le gambe e in alto. Da segnalare la totale assenza di maniglie di appiglio sul tetto per i passeggeri. Scomodo l’azionamento del freno a mano sovrastato dal bracciolo centrale. Altrettanto scomodo estrarre la cintura di sicurezza anteriore qualora il sedile non fosse molto arretrato. Inoltre, risultano troppo vicini ai sedili ed incassati gli attacchi per le cinture di sicurezza dei sedili anteriori. La capacità del vano bagagli è di 247 dm3, la lunghezza della vettura è di 4,06 m, la larghezza 1,72 m, l’altezza di 1,45 m, il peso di 1145 Kg a vuoto (serbatoio carburante riempito al 90%).
SU STRADA – Buona la visibilità di marcia ad eccezione di quella posteriore, ma i sensori di parcheggio aiutano molto. La differenza di prestazioni con alimentazione a GPL è inavvertibile nella pratica. La marcia a gas risulta molto fluida e senza indesiderati spegnimenti o esitazioni al minimo. Il comportamento del motore ricorda vagamente i turbo benzina di vecchia generazione. Nonostante la coppia massima a soli 1750 giri/minuto, al di sotto dei 2800 giri l’erogazione è solo discreta mentre a regimi più elevati la coppia e la potenza escono fuori fornendo un buon allungo. La situazione migliora lievemente in modalità Dynamic, tuttavia ci si aspetterebbe una risposta più pronta ai bassi regimi, a tutto vantaggio del piacere di guida e dei consumi. La manovrabilità del cambio (5 rapporti manuale) non si può definire piacevole nè sportiva: gli innesti delle marce sono spugnosi e poco definiti (specie la prima e la retro) ma, fatta l’abitudine, il comando non pone problemi. I rapporti sono un po’ lunghi e ciò accentua il ritardo di risposta in accelerazione. In autostrada si avverte la mancanza della sesta marcia. I consumi di carburante, sia in modalità benzina che GPL, risentono di questa impostazione e, all’atto pratico, risultano ben superiori a quelli dichiarati (urbano 8,1 l/100 km; GPL 10,6 – extraurbano 5,0 l/100 km; GPL 6.6 – combinato 6,1 l/100 km, GPL 8,1). Penalizzato maggiormente il consumo a GPL già superiore del 25% in sede di omologazione, rispetto a quello a benzina. Purtroppo il trip computer di bordo nella Mito bi-fuel, non fornisce i valori di consumo istantaneo e medio, quindi i rilevamenti vengono effettuati con i sistemi tradizionali, tenendo conto delle percorrenze e della capacità dei rispettivi serbatoi (45 litri per benzina, 39 per GPL). Noi abbiamo ottenuto un consumo medio di 7,5 Km/l a gas e 11 km/l a benzina. Le emissioni di CO2 sono di 145 g/km (benzina) e 131 g/km (GPL). Lo sterzo con il DNA in posizione Normal è l’ideale per le manovre e per la città ma è fin troppo leggero oltre i 50 km/h. La precisione di sterzo migliora in modalità Dynamic senza raggiungere livelli di eccellenza. Molto bene i freni (4 dischi) potenti e modulabili. Il pedale frizione richiede uno sforzo limitato, il comando è ben modulabile e le partenze in salita sono agevolate dal dispositivo Hill Holder ben tarato, di blocco vettura. Ottima la tenuta di strada in ogni condizione. Le sospensioni, abbastanza rigide, assorbono discretamente le asperità stradali con qualche limite per le buche a spigolo vivo, specie al retrotreno. Il confort acustico interno è più che accettabile in rapporto alla categoria del veicolo, sebbene si avverta il rumore di rotolamento degli pneumatici, peraltro dalla spalla molto rigida (Pirelli PZero Nero 215/ 45 -17). La velocità max. dichiarata è di 198 Km/h, accelerazione 0-100 in 8,8 sec.
IN OFFICINA – Il motore 1.4 Turbo (1368 cc) a iniezione indiretta MPI sequenziale è un bialbero a camme in testa (cinghia), 4 valvole x cilindro con punterie idrauliche. Eroga una potenza di 120 CV (88 kW) a 5000 g/min. ed una coppia max. di 206 Nm a 1750 g/min. L’impianto GPL di tipo multipoint a 4 elettro-iniettori, è realizzato dalla Landi Renzo in stretta collaborazione con Fiat Group. Il serbatoio del GPL della capacità nominale di 41 litri, è del tipo toroidale inserito nell’alloggiamento della ruota di scorta. La capacità max. rifornibile è di 39 litri. Le sospensioni anteriori sono del tipo Mc Pherson con barra stabilizzatrice, quelle posteriori a ruote interconnesse con ponte torcente. Il controllo livelli all’interno del vano motore si effettua agevolmente. I fusibili sono raggruppati in 3 alloggiamenti chiusi situati nel vano motore, sotto la plancia porta-strumenti e nel bagagliaio. La sostituzione delle lampadine ad incandescenza dei fari anteriori è abbastanza semplice, mentre per i fari allo xeno (se presenti) e la sostituzione delle luci a led posteriori è necessario rivolgersi alla rete di assistenza Alfa Romeo. Tagliandi di manutenzione programmata ogni 30 mila Km.
SICUREZZA – La dotazione sicurezza attiva/passiva della Mito è di tutto rispetto. Dispone di 7 airbag di cui 2 frontali a doppio stadio, un airbag ginocchia per il guidatore e 4 laterali a protezione del torace e della testa. Da segnalare il sistema SBR (Seat Belt Reminder), in dotazione sulla vettura in prova, che tramite un piccolo display ubicato sopra lo specchietto retrovisore interno, avverte i passeggeri anteriori e posteriori, con segnalazione visiva e acustica, del mancato allacciamento della propria cintura. I poggiatesta sono dotati del dispositivo Anti-Whiplash che limitano i traumi fisici in caso di “colpo di frusta” Per quanto riguarda la sicurezza attiva, sono presenti ABS, EBD ed il pacchetto VDC (Vehicle Dynamics Control) che comprende: Hill Holder, ASR, Brake Assist, MSR, CBC, E-Q2, DST. Del sistema “Alfa DNA” per il controllo dinamico della vettura, abbiamo già detto. L’MSR interviene in caso di passaggio di marcia brusco in scalata, evitando un eccessivo freno motore. Il sistema CBC ottimizza la ripartizione della frenata nel caso di frenata in curva con intervento dell’ABS. Il sistema DST (Dynamic Steering Torque) effettua correzioni sullo sterzo limitando il sovrasterzo su fondi a bassa aderenza. La MiTo, nel vecchio protocollo Euro NCAP, ha ottenuto le 5 stelle nella protezione degli adulti.
INFOTAINMENT E CONCLUSIONI – L’impianto radio-navigatore della Mito comprende autoradio, lettore CD, MP3, SD card con display 6,5” a colori. Nel tunnel centrale sono presenti la porta USB e la presa Aux. Presente anche l'impianto Bluetooth vivavoce abbinato al sistema Blue&Me. I comandi del navigatore non sono il massimo della praticità (preferibile uno schermo touch screen) e le mappe non sono molto aggiornate. Il nostro giudizio complessivo sulla Alfa Mito 1.4T- GPL è positivo per quanto riguarda il comportamento stradale e le prestazioni, migliorabili invece il cambio, l’ergonomia dell’abitacolo e il confort sullo sconnesso. La doppia alimentazione è una comodità supplementare ma i consumi con il GPL sono un po’ alti.
SicurAUTO.it ringrazia l’officina Toppi Claudio di Roma per la cortese collaborazione