L'indagine sulla qualità JD Power 2015 conferma ai vertici della classifica Porsche e Jaguar. Kia si inserisce a sorpresa tra i due marchi premium
J.D. Power, la nota società americana indipendente specializzata in sondaggi per il settore auto, ha divulgato i risultati dell'indagine IQS (Initial Quality Study) 2015 riguardante la qualità percepita dai clienti USA durante i primi 3 mesi di utilizzo di una vettura nuova. L'indagine IQS evidenzia il numero dei difetti/problemi emersi ogni 100 vetture vendute per ogni singolo marchio.
NEGLI USA IL CLIENTE CONTA – Le statistiche di J.D. Power sono elaborate tramite questionari spediti agli acquirenti delle vetture prese in esame ed in base alle risposte viene stilata una classifica per marche. Il questionario riguardante l'IQS riporta una serie di domande relative ai componenti del veicolo (carrozzeria, motore, trasmissione, freni, sterzo, parti elettriche, abitacolo,ecc.), mentre per la valutazione del CSI (indice di soddisfazione clientela dopo oltre un anno dall'acquisto), il questionario comprende domande sia sulla vettura che sulla rete di assistenza. Anche varie Case automobilistiche inviano questionari alla propria clientela per valutarne il grado di soddisfazione. Peccato che il “mix” delle domande sia il più delle volte del tutto sbilanciato verso valutazioni sulla rete di vendita e assistenza (con domande talvolta banali e ripetitive) e vengano (volutamente) evitate fondamentali domande sulla qualità del prodotto. Una buona opportunità di dialogo trasparente e collaborativo con i clienti che le Case non sanno o non vogliono sfruttare.
KIA TRA I MARCHI DI LUSSO – Analizzando i risultati dell'indagine IQS 2015 (in allegato, come quelli dell'indagione 2005), si può rilevare che i marchi che occupano la parte alta della classifica siano, come negli anni scorsi, essenzialmente premium con qualche eccezione costituita da Kia e Hyundai. Tuttavia, quest'anno sorprende non poco la discesa al 9° posto di Lexus con 104/100 problemi (vale a dire 1,04 difetti per vettura), dopo svariati anni in cui il marchio giapponese ha sempre occupato le primissime posizioni della classifica. Inoltre, il confermato non brillante risultato di Mercedes, Audi e VW, rispettivamente al 15°, 16° e 24° posto, dimostra che tali marchi siano sovrastimati soprattutto in Italia per un passato, in termini di affidabilità, migliore del presente. A parziale consolazione di chi occupa la bassa classifica, si può comunque osservare che il divario con le migliori non è poi così drammatico in termini numerici.
TRA CONFERME E SORPRESE – Porsche con 80/100 difetti (vale a dire 0,80 difetti x vettura) si è confermato, per il terzo anno consecutivo, il primo marchio in assoluto per qualità iniziale percepita, seguita da vicino da Kia e Jaguar che hanno ottenuto rispettivamente 86/100 e 93/100. Il marchio britannico ormai da un decennio si contende il primato della classifica con Lexus e poi con Porsche. Nell'arco di 10 anni la Casa di Stoccarda ha scalato la classifica di JD Power passando dal 32° posto (147/100) del 2005 al primo posto del 2015. Per trovare un altro marchio europeo nei top ten, bisogna scendere al più che dignitoso 6° posto di BMW con 99/100, comunque migliore della 8^ posizione ottenuta nel 2014. Da sottolineare il 4° posto di Hyundai (che conferma il risultato 2014) e il 5° di Infiniti. Positivi i risultati di Chevrolet e Lincoln rispettivamente al 7° e 8° posto della classifica davanti a Toyota. Deludenti il 19° e 20° posto di Volvo e Nissan così come le posizioni di bassa classifica di Mazda, Mitsubishi e Subaru. Sorprende inoltre il 28° posto di Land Rover con 134/100, assai lontana dal 3° gradino del podio della più virtuosa consorella Jaguar. Fiat, tornata nel mercato USA dopo molti anni di assenza, continua ad occupare, come nello scoro anno, un poco confortante ultimo posto preceduta da Smart con 161 problemi ogni 100 vetture. Nel 2014 era andata peggio con 206/100 problemi. Questo risultato, assai negativo, suggerisce che ancora molto resta da fare sulla strada della qualità totale per FCA, in un mercato evoluto, esigente e molto competitivo come quello americano.