Quanto farà guadagnare l'auto a guida autonoma?

Quanto farà guadagnare l'auto a guida autonoma? Si parla sempre di sicurezza

Si parla sempre di sicurezza, ma nei prossimi anni per alcune aziende aumenteranno anche i profitti. Lo annuncia il CEO di Mobileye, Ziv Aviram

20 Luglio 2015 - 02:07

Le auto a a guida automatica e i Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida (ADAS) sono settori tecnologici di punta, cosa che si traduce nella possibilità di guadagnare molti soldi. L'esempio di Mobileye è illuminante in tal senso: vediamolo insieme.

VEDERE NON È SEMPLICE – Sensori raffinati, radar e super computer (il chip Nvidia Tegra che pilota il display della nuova Audi TT e TTS Roadster 2015 è molto più potente di un PC di soli pochi anni fa) donano alle auto di oggi doti da fantascienza eppure siamo ancora lontani dalle capacità dei sensi, sia umani sia di quelli degli animali più evoluti. La visione, per esempio, è il frutto di una raffinatissima sinergia di hardware e software che opera nel sistema occhio-cervello. I legami sono così profondi – le retina è un tessuto cerebrale iperspecializzato – che persone non vedenti che acquistano, a seguito di intervento, l'uso degli occhi in età non giovanissima “imparano” a vedere con molta difficoltà e solo parzialmente, dimostrando quanto sia importante l'elaborazione dei segnali. Tornando alla tecnologia, la similitudine si traduce nella constatazione di come le tecnologie delle foto e video camere siano ormai mature mentre c'è ancora molto da fare nel campo degli algoritmi di riconoscimento delle immagini. Una controprova di questo assunto la si può avere, anche se in maniera “spannometrica”, basandosi sull'interesse che si crea intorno alla aziende che hanno il loro core business nel settore dell'elaborazione delle immagini.

L'ECCELLENZA RENDE – Un esempio molto recente – e che solletica un po' di sano orgoglio nazionale – è l'acquisizione dello spinoff dell'Università di Parma Vislab, da parte del colosso americano Ambarella: l'operazione da 30 milioni di euro è motivata proprio dall'expertise pluridecennale che Vislab ha nel settore. Un altro esempio riguarda l'israeliana Mobileye, un nome poco conosciuto al grande pubblico ma che macina utili e capitalizzazione. L'approccio dell'azienda, simile a quello di Vislab, è quello di interpretare i dati visuali come farebbe un essere umano: tanto per non fare paragoni la quasi segreta Google Car fa invece molto più affidamento su una massa enorme di dati che riguardano le strade. La strategia di Mobileye viene esplicitata da Ziv Aviram, CEO dell'azienda, che dice anche di non vedere nei prototipi di Big G concorrenti diretti. Mobileye preferisce guadagnare – non poco – con i sistemi che sono le pietre miliari della strada che conduce alle driverless cars. L'idea appare buona tanto che le revenues della società, che derivano attualmente in gran parte dagli ADAS, sono previste in crescita del 53% quest'anno fino a 220 milioni di dollari: è questa la stima di un panel di 11 analisti interpellati da Bloomberg.

COME UN CASTELLO MEDIEVALE – Mobileye attualmente collabora con circa il 90% dei costruttori di automobili nel settore dei sistemi ADAS e questo fatto ha indotto l'analista Ravi Shanker di Morgan Stanley ad affermare come l'azienda appaia circondata da fossati difensivi profondi che potrebbero proteggere il suo business per più di 10 anni. La crescita è anche alimentata dalle normative che incoraggiano l'adozione degli ADAS: nel maggio di quest'anno, per esempio, lo U.S. National Transportation Safety Board ha pubblicato uno studio nel quale si chiedeva l'adozione in serie dei dispositivi anti collisione per le auto ed i veicoli commerciali nuovi. La guida autonoma varrà 42 miliardi dollari entro il 2025 e le auto driverless potranno rappresentare un quarto delle vendite mondiali entro il 2035, secondo il Boston Consulting Group, ma già entro il 2017 i veicoli parzialmente autonomi saranno capaci di grandi numeri. Gli ADAS di Mobileye riescono già a rilevare auto, pedoni e semafori nelle vicinanze oltre a capire se si sta deviando dalla propria corsia elaborando le immagini di una singola telecamera. Secondo Aviram i produttori potranno vendere auto autonome entro il 2021 con un costo unitario di circa 1.000 $ per la tecnologia Mobileye ed i sensori. Queste prospettive e questa specializzazione permettono alla giovanissima (è nata nel 1999) Mobileye di capitalizzare oggi, nelle borse USA, 13 miliardi di dollari dopo un anno dalla IPO che l'ha fatta sbarcare negli States.

Commenta con la tua opinione

X