RC auto: Ivass elogia la scatola nera ma lancia l’allarme lock-in

RC auto: Ivass elogia la scatola nera ma lancia l’allarme lock-in

Allarme Ivass su un paradosso della scatola nera per l'assicurazione RC auto: rischio lock-in e freno alla concorrenza

24 Giugno 2024 - 13:40

L’Ivass indica la scatola nera quale soluzione per abbassare i prezzi dell’assicurazione RC auto, ma visto che non esiste attualmente una prassi di scambio dei dati della black box fra le compagnie, lancia l’allarme sul rischio lock-in che potrebbe frenare la concorrenza vanificando i vantaggi in termini economici del dispositivo. È questo, forse, uno degli spunti più interessanti che il presidente Luigi Federico Signorini ha lanciato nel presentare la Relazione sull’attività svolta dall’Istituto per la vigilanza sulle imprese assicurativa nell’anno 2023.

PREMI RC AUTO IN AUMENTO NELL’ULTIMO ANNO E MEZZO

Signorini ha ricordato che tra il 2014 e la prima metà del 2022 c’è stata una significativa riduzione dei prezzi delle polizze RC auto in Italia, resa possibile da un aumento di efficienza del settore, ma frutto anche di interventi normativi. Tuttavia dalla seconda metà del 2022 l’inflazione ha cominciato a spingere verso l’alto i premi RCA, tanto che alla fine del 2023 le tariffe erano cresciute del +7,9% rispetto a un anno prima. La crescita è proseguita nei primi mesi del 2024, anche se adesso sembra in fase di rallentamento. “In una recente audizione dinanzi al Garante per la sorveglianza dei prezzi presso il Mimit per discutere dell’aumento delle tariffe“, ha spiegato il presidente Ivass, “abbiamo suggerito la possibilità di introdurre nuovi strumenti per tornare a comprimere i prezzi, accrescendo la concorrenza e incentivando l’adozione di comportamenti di mitigazione del rischio“.

SCATOLA NERA AUTO: I VANTAGGI E I RISCHI DEL LOCK-IN

Il riferimento è proprio alla scatola nera, che per Signorini esemplifica entrambi gli aspetti (accrescere la concorrenza e incentivare comportamenti di mitigazione del rischio): “Chi sceglie di installare la scatola nera, infatti, ottiene sconti notevoli dalla propria compagnia perché è incentivato a rispettare attentamente le norme di circolazione e quindi ridurre il rischio di incidenti“. C’è però un problema: “Poiché non esiste attualmente una prassi di scambio dei dati della scatola nera fra le compagnie, la sua adozione può creare effetti di lock-in, a detrimento della concorrenza, perché i benefici acquisiti dimostrando un comportamento di guida prudente possono andare persi se si cambia assicuratore“.

Rc auto Ivass scatola nera

CHE COSÈ L’EFETTO LOCK-IN E PERCHÉ ATTENUA I BENEFICI DELLA SCATOLA NERA

Spieghiamo bene cosa intende il presidente dell’Ivass. Se è vero che l’installazione della scatola nera o black box consente di risparmiare sul prezzo della polizza auto in base allo stile di guida e alle percorrenze registrate nell’anno precedente (lo sconto viene dunque applicato in fase di rinnovo), di fatto impedisce all’assicurato di cambiare compagnia al termine del contratto, negandogli la possibilità di ottenere uno sconto probabilmente maggiore. Questo perché i dati registrati dalla scatola nera non sono trasferibili da un’assicurazione all’altra, mancando una normativa ad hoc. E quindi per beneficiare della riduzione del costo della RC auto in base alle risultanze della black box bisogna necessariamente rinnovare con la stessa compagnia, rinunciando alle offerte e ai ‘bonus benvenuto’ di altre imprese assicurative.

Offerte che spesso si rivelano più convenienti degli sconti promessi dalla scatola nera: infatti, secondo un report Ivass del 2022, mentre l’installazione della black box consente in media un risparmio del 10% al rinnovo della polizza RCA, chi cambia compagnia alla fine del contratto annuale riesce a strappare un prezzo più basso in un range compreso tra il 12% e il 19%. Pertanto se lo scopo è quello di risparmiare, è meglio cambiare compagnia, cercandone una con tariffe migliori, che montare la scatola nera. Secondo l’Ivass, proprio per questi motivi la scatola nera riduce del 60% la probabilità di cambiare assicurazione, creando quindi l’effetto ‘lock-in’ citato dal presidente Signorini.

PERMETTERE LA PORTABILITÀ DEI DATI DELLA SCATOLA NERA

La soluzione a questo paradosso sarebbe quella di autorizzare, totalmente o parzialmente, la portabilità dei dati telematici registrati dalle scatole nere installate sui veicoli, regolando le modalità di trasmissione degli stessi dati tra le compagnie. Grosso modo quello che accade tra le compagnie telefoniche quando si sceglie di cambiare operatore. Così facendo l’assicurato potrebbe scegliere ogni anno l’offerta più conveniente sul mercato senza perdere i vantaggi accumulati grazie ai dati registrati dalla black box. “Abbiamo suggerito di rendere sistematico il trasferimento fra compagnie di alcuni dati chiave registrati dalle scatole nere“, ha confermato Signorini. “L’anno scorso anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato è intervenuta sul tema, prospettando un’analoga soluzione. Stiamo riflettendo sul modo di fare progressi in questa direzione“.

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