Rca: contrassegno sparisce, ma il certificato va tenuto in auto. Ecco cosa cambia

Rca: contrassegno sparisce, ma il certificato va tenuto in auto. Ecco cosa cambia Con il contrassegno Rca elettronico

Con il contrassegno Rca elettronico, non serve più esporre quello di carta. Ma in caso di controlli ecco tutti i documenti che bisogna tenere a bordo

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22 Ottobre 2015 - 07:10

Già da domenica 18 ottobre non è più obbligatorio esporre il tagliando assicurativo sul parabrezza dell'auto perché il controllo della copertura verrà effettuato attraverso la verifica della targa (vedi qui come cambiano i quiz patente). Per ora, c'è una sola certezza: le forze dell'ordine, nel corso dei posti di blocco, potranno verificare in pochi secondi se il numero di targa è presente nella banca dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione civile e sanzionare gli evasori.  Invece, per i controlli elettronici, serve che il disegno legge concorrenza diventi realtà (SicurAUTO.it lo spiega bene qui): da quel momento, la copertura assicurativa potrà essere verificata anche attraverso i dispositivi di rilevazione a distanza autovelox, Tutor e mediante le telecamere Ztl.

AGGIORNAMENTO DEL 16 DICEMBRE 2015

RESTA UN OBBLIGO – L'Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) ricorda che è obbligatorio tenere sempre a bordo del veicolo il certificato di assicurazione, ovvero il documento che dimostra la regolarità della copertura. Il certificato è fondamentale in caso di incidente per lo scambio di informazioni tra i guidatori coinvolti, ma anche per circolare all'estero, nei Paesi dell'Unione europea. Lo prevede l'articolo 180 del Codice della strada e la circolare del ministero dell'Interno numero 300/A/8593/15/101/20/21/7 del 10 dicembre 2015 evidenzia l'importanza del certificato cartaceo. È la prova dell'avvenuto pagamento.

CHE COSA PREVALE – In caso di controlli delle autorità pubbliche, gli automobilisti possono dimostrare di avere ottemperato all'obbligo di assicurazione esibendo l'attestazione dell'avvenuta stipula del contratto e del pagamento del relativo premio, che prevale in ogni caso rispetto a quanto accertato o contestato a seguito di consultazione della banca dati delle coperture Rc auto. Ci riferiamo alla banca dati contenente le informazioni sulla copertura assicurativa dei veicoli, istituita presso il ministero dei Trasporti e alimentata dalle compagnie di assicurazione. Sul portale dell'automobilista (all'indirizzo www.ilportaledellautomobilista.it) è possibile verificare la presenza di copertura assicurativa sul veicolo. Nel caso in cui il consumatore che ha regolarmente corrisposto il premio verifichi dalla consultazione del portale che il proprio veicolo non risulta assicurato potrà tempestivamente segnalare la circostanza alla propria compagnia assicurativa ed, eventualmente, presentare reclamo all'Ivass. 

MENO TRUFFE, PREZZI IN DISCESA? – L'obiettivo della dematerializzazione del contrassegno è principalmente quello di contrastare il fenomeno dell'evasione dell'obbligo assicurativo, anche al fine di promuovere significative riduzioni dei premi di assicurazione. La dematerializzazione del contrassegno segue quella dell'attestato di rischio, già realizzata dall'Ivass nel quadro delle iniziative tese al contrasto delle frodi assicurative e alla semplificazione degli adempimenti a carico dei consumatori e delle imprese per un recupero di efficienza del settore. E calando le truffe, dovrebbero scendere in modo significativo anche i prezzi delle polizze: chi prima non pagava, dovrà versare le Rca; mentre per le compagnie ci sarà un bel risparmio sulla carta, stimato da Facile.it (portale di comparazione tariffaria) in ben 100 milioni di euro.

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