In Senato, si discute chi debba fissare gli sconti sulla Rca unica senza differenze fra Nord e Sud: le compagnie si aggrappano agli emendamenti
Tariffa Italia, inizia la guerra in Senato, dove si discute il Disegno legge Concorrenza: vedi qui. Da una parte, chi vuole giustamente premiare gli automobilisti virtuosi del Sud, con una Rca uguale a quella degli assicurati che non fanno mai incidenti al Nord. Dall'altra l'Ania, l'Associazione delle assicurazioni, che dice no alla Tariffa Italia. Sostenendo che, in base alle direttive europee, non si possono imporre i prezzi Rca. E spiegando che i ribassi imposti al Sud (dove ci sono più incidenti e più truffe) si tradurrebbero in rincari al Nord.
CHI FISSA GLI SCONTI – In base al Ddl, se il consumatore alla stipula del contratto accetta una o più condizioni determinate dalla legge, ha diritto a uno sconto del prezzo della polizza che non può essere inferiore a una percentuale determinata dall'Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge. La percentuale di sconto è maggiorata per le regioni a maggiore tasso di sinistrosità. Tali condizioni riguardano l'ispezione del veicolo; l'installazione della scatola nera; l'installazione di un meccanismo che impedisce l'avvio del motore per elevato tasso alcolemico del conducente.
CAMBIA TUTTO – Ma un emendamento (una proposta di cambiamento) al Ddl Concorrenza, fortemente voluto dall'Ania, può cambiare le carte in tavola: non sarebbe l'Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) a stabilire gli sconti per i guidatori virtuosi del Sud, ma le stesse compagnie. Capite bene che si tratterebbe di un emendamento chiave, di capitale importanza: sarebbero le assicurazioni a fissare i propri sconti, anziché l'Authority di vigilanza.
TECNICISMI – A spalleggiare l'Ania, ci hanno pensato gli attuari (vedi qui): i professionisti che all'interno delle compagnie hanno la responsabilità dei calcoli matematici e probabilistici per la determinazione delle tariffe. Secondo gli attuari, con la Tariffa Italia si tende a eliminare uno dei parametri più significativi, quello legato al territorio, ai fini della tariffazione nel ramo Rc auto. Un parametro da sempre utilizzato proprio perché ritenuto altamente predittivo del rischio, oltre che di facile e certa reperibilità: “Il tutto in nome di un malinteso senso di giustizia che vorrebbe rendere ogni fazzoletto d'Italia uguale a tutti gli altri, quando invece palesemente non lo è, né per l'assicurazione auto né per mille altri fattori evidenti nella vita di tutti i giorni”.