Revisione auto per conto terzi: dal 19 novembre c'è l'obbligo della delega

Revisione auto per conto terzi: dal 19 novembre c'è l'obbligo della delega I chilometri dell'auto alla revisione devono essere "certificati? dal proprietario: le novità in arrivo con la delega e la lotta alle auto taroccate

I chilometri dell'auto alla revisione devono essere "certificati? dal proprietario: le novità in arrivo con la delega e la lotta alle auto taroccate

7 Novembre 2018 - 01:11

La lotta alla manomissione dei contachilometri sulle auto usate inizia ad entrare nel vivo con il Decreto Dirigenziale che la Motorizzazione che introduce alcune novità con la revisione auto di interesse anche per gli automobilisti. Dal 19 novembre 2018 diventa vincolante e di responsabilità esclusiva del proprietario dell'auto dichiarare quanti chilometri ha realmente percorso l'auto sottoposta a revisione. Un provvedimento procedurale che consiste semplicemente nel sottoscrivere una dichiarazione dei chilometri dell'auto, ma visto che molto spesso al Centro Prova Autoveicoli si presenta una persona delegata diversa dal proprietario, scatta l'obbligo di presentare una delega. I problemi potrebbero sorgere quando l'auto ha un numero di chilometri diverso da quelli precedentemente rilevati, se il contachilometri è stato riparato o l'auto ha fatto talmente tanta strada da azzerare i chilometri mostrati. Ecco le prime indicazioni operative del Ministero agli Ispettori e le indicazioni agli automobilisti sulle novità della revisione auto dal 19 novembre 2018.

GLI EFFETTI SI VEDRANNO NEL 2020 Con l'introduzione del Decreto Ministeriale 214/2017, in vigore dal 20 maggio 2018, l'attestato di revisione che viene stampato e dato al cliente ha assunto maggiore importanza soprattutto per quel che riguarda i chilometri rilevati nella successiva revisione. Nel caso non ci fosse congruenza tra i chilometri riportati sul precedente Certificato di revisione e quelli letti alla successiva revisione, il nuovo attestato potrebbe non essere producibile senza una motivazione credibile (e relativa documentazione allegata) che giustifichi la discrepanza. Anche se in realtà il Decreto parla di una situazione “a regime”, cioè quando torneranno a fare la revisione nel 2020 le auto che l'hanno superata nel 2018. Questo perché “non è disponibile una sequenza storica attendibile dei dati precedenti al 20 maggio 2018” mentre “A partire dall'entrata in vigore del D.M. tale dato assume valore probante ed è reso consultabile sul portale dell'automobilista”.

COSA CAMBIA PER GLI ISPETTORI E PER GLI AUTOMOBILISTI Cambia molto per gli Ispettori nella procedura – già inferociti per la mole di burocrazia non adeguatamente corrisposta da aumenti della tariffa cha la categoria reclama al Ministero da tempo – meno per gli automobilisti, almeno nei casi in cui i chilometri dell'auto siano cronologicamente corretti senza presumibili alterazioni o manomissioni. All'atto della consegna della carta di circolazione l'ispettore dovrà evidenziare all'utente il dato chilometrico rilevato (che da maggio 2018 viene riportato anche sul talloncino attaccato al libretto di circolazione) e farlo controfirmare per accettazione sulla domanda di revisione o sul modello TT2100. A partire dal 19 novembre 2018, se il proprietario del veicolo fosse assente durante la revisione, dovrà fornire una delega a controfirmare il dato chilometrico alla persona effettivamente presente, unitamente alle fotocopie dei documenti di identità. Prima dell'immissione del nuovo dato la circolare del Ministero invita sia gli Ispettori che il proprietario (o il delegato) a prestare molta attenzione al confronto con il precedente certificato: “prima dell'immissione del dato, letto dal contachilometri, sarà necessario controllare l'attestato della precedente revisione per valutare eventuali incongruenze tra i dati.”

credit photo: Consorzio Revisioni Cesenate

I CASI IN CUI I CHILOMETRI NON CORRISPONDONO Ma cosa succede se il precedente certificato riporta un chilometraggio superiore a quello nel momento in cui si richiede la revisione dell'auto? “Qualora il veicolo fosse stato sottoposto a sostituzione o riparazione del contachilometri in data successiva alla pubblicazione della presente circolare, il proprietario è tenuto a presentare una dichiarazione di installazione a regola d'arte dell'officina che ha eseguito il lavoro, riportante il chilometraggio segnato prima della sostituzione e che andrà sommato a quello visibile. Se tale intervento fosse stato effettuato in data antecedente si dovrà acquisire una dichiarazione sostitutiva. E si richiama nuovamente la responsabilità di quanto dichiarato dal proprietario dell'auto “Altre fattispecie dovranno essere giustificate dal proprietario con adeguate motivazioni, essendo l'unico responsabile della corretta tenuta del contachilometri.” Può succedere che per errore dell'operatore sia stato immesso un valore di chilometri sbagliato. In tal caso “lo stesso potrà essere corretto in giornata senza aggravio di costi” per l'automobilista rivolgendosi al Centro Prova che ha effettuato la revisione, ma è vivamente consigliabile consultare l'Attestato appena viene consegnato per contestare al momento eventuali errori.

I DUBBI SULLE NOVITA' DELLA DELEGA Un provvedimento che sicuramente permetterà di dare una sfoltita al business delle auto “chilometrate”, ma lasciando fuori dal raggio d'azione quelle che sfuggono alla tracciabilità dei chilometri sul libretto prima della prima revisione, cioè dopo 4 anni dall'immatricolazione. Poi c'è da considerare anche l'ulteriore lavoro dei CPA che dovranno produrre allegati da inserire nella pratica nei casi particolari (auto con chilometri diversi, oppure contachilometri azzerati per percorrenza elevata, ecc.). Una situazione che sommata alle richieste inascoltate di aumento della tariffa della revisione e alla lotta alla concorrenza estrema di chi propone revisioni sottocosto, potrebbe richiedere maggiore attenzione agli automobilisti sull'esattezza delle informazioni riportate sull'Attestato di revisione. Praticamente da quando si attendeva a braccia incrociate l'agognato bollino adesivo, ora ci sono in ballo maggiori responsabilità del proprietario o chi ne fa le veci (che è chiamato a verificare ed eventualmente a segnalare inesattezze) e c'è da scommetterci che sempre meno amici e parenti vorranno accollarsi questo onere.

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