Semafori di corsia: multa valida se svolti dalla fila sbagliata col verde

Semafori di corsia: multa valida se svolti dalla fila sbagliata col verde La Cassazione chiarisce: chi svolta a sinistra senza incanalarsi nell'apposita corsia

La Cassazione chiarisce: chi svolta a sinistra senza incanalarsi nell'apposita corsia, commette infrazione anche se ha luce verde

10 Maggio 2016 - 08:05

E' stata depositata una pronuncia interessante della Corte di Cassazione, II sez. civile, n. 8412, il 27 aprile 2016. L'interesse nasce dalla vicenda oggetto del giudizio: su una strada a due corsie, di cui una sola avente segnaletica orizzontale per la svolta a sinistra, transita un automobilista, sulla corsia di destra senza segnaletica orizzontale. Quando scatta la freccia verde per la svolta a sinistra, benchè non canalizzatosi come da segnaletica, quello svolta, e scatta il T-red con successivo invio di sanzione. La tesi del trasgressore, ovvero di avere il diritto di svoltare a sinistra anche senza canalizzarsi nell'apposita corsia, non trova appoggio né davanti al Giudice di Pace, né in Tribunale, e ora viene definitivamente affossata dalla Suprema Corte. Ciò perchè segnaletica orizzontale e luce semaforica per la svolta vanno interpretate congiuntamente, senza eccezioni.

UNA MANOVRA “QUASI REGOLARE” Ciò che risulta interessante della vicenda dedotta in sentenza, è che nel tumulto delle strade cittadine si vedono compiere continuamente infrazioni più o meno gravi, mentre quella compiuta dall'automobilista ricorso in Cassazione appartiene al novero delle violazioni più “leggere”, pur meritandosi infine una sanzione severa. Infatti il conducente sanzionato ha ricevuto una multa per passaggio con il rosso ai sensi dell'art. 146 co 3, C.d.S., ma nei fatti egli è passato con la luce verde. Non è la manovra complessiva, di svolta a sinistra, ad essere stata in contrasto con il semaforo, ma solo il punto da cui la manovra è cominciata. D'altronde, nonostante gli sforzi difensivi del trasgressore, il ragionamento degli Ermellini è lucido e lineare: la regolazione per le svolte in particolari incroci viene fatta con canalizzazioni e semafori che corrispondono alle canalizzazioni. Se non si considerano insieme, si crea un rischio incidenti.

LANTERNE SEMAFORICHE DI CORSIA E PRESELEZIONE Il ricorso era articolato in diversi motivi, che possono sintetizzarsi così: la segnaletica orizzontale nell'incrocio prevedeva solo un obbligo di svolta a sinistra per chi si incanalava sulla sinistra, mentre nulla prevedeva per chi si trovava sulla destra. Quindi il ricorrente ben poteva girare a sinistra, tanto più che il semaforo per tale manovra era verde. Tale ragionamento veniva rafforzato da altri argomenti, come la presunta prevalenza del segnale semaforico rispetto alla segnaletica orizzontale, la mancanza di due foto attestanti un'infrazione (la seconda foto mostrava l'auto in una situazione di regolarità), e la necessità della presenza degli agenti, che a norma dell'art. 201 C.d.S., possono non essere presenti solo per le sanzioni di chi passa con il rosso, mentre qui il “trasgressore” passava col verde. I Giudici del Palazzaccio rispondono punto per punto, innanzitutto chiarendo che la segnaletica degli incroci con semafori dedicati alle corsie non può essere interpretata in modo parziale. Negli incroci con lanterne semaforiche di corsia, queste servono a consentire la preselezione e l'attestamento dei veicoli in prossimità dell'intersezione, in modo che “la luce del semaforo non disciplini il passaggio dei veicoli in ragione dell'intenzione del conducente di effettuare una manovra piuttosto che un'altra, quanto il transito delle vetture che abbiano seguito la canalizzazione cui si dirige il segnale luminoso”. Altrimenti, secondo gli Ermellini, si rischiano incidenti, ad esempio laddove a una svolta a sinistra corrisponde analoga possibilità di manovra per chi proviene da senso contrario. Inoltre, se si permettesse di seguire il semaforo senza seguire la segnaletica orizzontale, diventerebbe difficile rilevare le infrazioni. Quanto agli altri argomenti, inerenti la prevalenza di semaforo su segnaletica orizzontale e la mancanza di agenti, essi vengono rigettati, il primo perchè non c'era un contrasto tra segnaletiche da dirimere e il secondo perchè in base al punto di partenza, si trattava di un passaggio con il rosso a tutti gli effetti.

LA “FRECCIA VERDE” FAVORISCE GLI INCIDENTI La Suprema Corte ci ha spiegato in modo approfondito come debbano essere interpretate le norme sulla segnaletica, laddove siano presenti semafori collegati a corsie di preselezione. Ci ha anche detto che se non si interpretano così, i segnali possono generare rischio di incidente. Si può senz'altro concordare sull'importanza del rispetto delle norme del C.d.S. più soggette a sottovalutazione, come il divieto di girare a sinistra con semaforo verde per la svolta, senza incanalarsi prima nell'apposita corsia. Però forse è opportuna una riflessione più ampia su questo sistema di regolazione degli incroci. E' infatti noto agli addetti ai lavori che i semafori con la freccia verde che dà il via libera solo ai veicoli che debbono svoltare sono spesso causa di incidenti, perchè favoriscono incomprensioni negli utenti della strada meno attenti o meno esperti. Dovrebbe essere riconsiderato l'insieme di indicazioni che regolano questo tipo di incroci complessi. Ma naturalmente la prudenza è sempre il migliore alleato contro il rischio di incidenti stradali.

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