Auto intelligenti: perché il 70% le preferisce al guidatore umano Su dieci consumatori nel mondo

Auto intelligenti: perché il 70% le preferisce al guidatore umano

Su dieci consumatori nel mondo, sette dicono sì all'auto a guida autonoma: meglio dell'essere umano, si viaggia più in sicurezza

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2 Ottobre 2019 - 06:10

Le vetture a guida autonoma ispirano fiducia, non fanno paura: è quanto emerge da una ricerca di Ansys, leader mondiale nel campo dei software di simulazione ingegneristica, con sede a Pittsburgh (Pennsylvania, USA). Si tratta di un’indagine sulle auto intelligenti: il 70% le preferisce al guidatore umano. La maggior parte degli intervistati pensa che le auto intelligenti siano meglio degli esseri umani alla guida o che supereranno le capacità umane entro 10 anni.

AUTO A GUIDA AUTONOMA: MEGLIO DELL’UOMO

Ansys ha commissionato la ricerca ad Atomik Research, che ha intervistato 22.041 adulti in 15 mercati: Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Italia, Spagna, Benelux, Svezia, Giappone, Cina e India. Il Global Autonomous Vehicles Report rivela come stiano cambiando le percezioni dei consumatori nei confronti dei veicoli autonomi. In fatto di auto intelligenti, non solo il 70% le preferisce al guidatore umano, ma quasi tutti gli intervistati non avrebbero problemi a utilizzare una self driving car a un certo punto della propria vita.

PER I GIOVANI, VETTURA A GUIDA AUTONOMA OK

L’87% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni e l’88% di quelli tra i 25 e i 34 anni si sentono a proprio agio all’idea di usare vetture autonome nel corso della loro vita. Invece, il 43% degli intervistati over 65 dice che mai salirebbe su un’auto a guida autonoma. Pertanto, più il consumatore è giovane, più è orientato verso le nuove tecnologie delle macchine; quelli più su con l’età hanno maggiori timori, e sono più legati alle vetture tradizionali. Di qui la media: il 70% preferisce i veicoli senza conducente al guidatore umano. Il timore di chi non si fida? Che la tecnologia si guasti d’improvviso, con un incidente come conseguenza. Il 97% dei cinesi si dichiara disposto a utilizzare nel corso della loro vita un’auto a guida autonoma. Viceversa, solo il 57% dei britannici si sentirebbe tranquillo viaggiando su una macchina che non ha un uomo alla guida.

AUTO INTELLIGENTI: FIDUCIA NELLE CASE

Il 24% degli intervistati crede che i produttori di auto di lusso (Audi, BMW, Mercedes, Porsche, Tesla, che è un po’ la regina del settore) offriranno l’esperienza di guida autonoma più sicura, seguiti dalle aziende tecnologiche che potrebbero un giorno offrire auto autonome (20%): Google, Uber, Dyson (che, oltre agli elettrodomestici, fa anche motori elettrici per le auto). E in ultimo dai brand automotive non di lusso (16%). Ma ci si arriverà mai? Secondo Sam Abuelsamid, principal research analyst di Navigant Research, hardware e software necessari per trasformare la guida autonoma in una realtà concreta hanno raggiunto un livello sufficiente di maturità soltanto negli ultimi dieci anni. È necessario, dice, convincere i consumatori che gli algoritmi siano in grado di guidare in modo più affidabile degli uomini. Questo richiederà un enorme lavoro di simulazione da affiancare alle centinaia di milioni di chilometri di test su strada. Per ora, il 70% delle persone preferisce l’auto a guida autonoma rispetto alla persona, ma la percentuale è destinata a salire.

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