Guida semiautonoma: riduce davvero gli incidenti? I dati IIHS

Guida semiautonoma: riduce davvero gli incidenti? I dati IIHS

Una ricerca IIHS – HLDI dimostra che la guida semiautonoma è una funzione di comfort spacciata per una dotazione di sicurezza che riduce gli incidenti stradali

11 Luglio 2024 - 11:18

La guida semiautonoma ha realmente un effetto sulla riduzione degli incidenti stradali? Secondo le ricerche recenti dell’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS) e dell’Highway Loss Data Institute (HLDI), la risposta è tutt’altro che affermativa. Sebbene la tecnologia di automazione parziale e assistenza alla guida siano spesso proposti come beneficio per la sicurezza stradale, i dati degli incidenti stradali mostrano una realtà diversa.

LA GUIDA SEMIAUTONOMA FINO A L3

La guida semiautonoma fino al livello L3, si riferisce a sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) che utilizzando telecamere e sensori per intervenire in circostanze particolari, al posto del conducente per evitare incidenti o ridurne significativamente le conseguenze. Oltre questa soglia si passa alla guida autonoma L4, il primo tra i livelli di guida autonoma SAE, che non richiederebbe al conducente di essere sempre attento sulla strada.

Tuttavia, questi sistemi non sono ancora in grado di gestire tutte le situazioni stradali, come mostrato in altri test dell’IIHS, e richiedono che i conducenti siano sempre attenti e pronti a intervenire. Inoltre, la dotazione obbligatoria di ADAS dal 2024, ha inevitabilmente avuto anche un impatto sul prezzo in aumento, tranne per alcuni modelli che disponevano già di una dotazione ricca per la sicurezza o dove i Costruttori si limitano a rispettare i criteri minimi delle dotazioni.

LA RICERCA IIHS SULLA GUIDA SEMIAUTONOMA E GLI INCIDENTI

La ricerca dell’IIHS, ha esaminato gli incidenti rilevati dalla polizia per i veicoli BMW e Nissan negli Stati Uniti tra il 2013 e il 2022. Anche se ha trovato riduzioni sostanziali nei tassi di incidenti frontali con frenata automatica (AEB) e Cruise Control Adattivo (ACC), l’apparente beneficio dei sistemi di automazione parziale si è rivelato incoerente. I dati analizzati suggeriscono che altri fattori, come i fari di qualità superiore, potrebbero essere il motivo degli incidenti meno frequenti su alcuni modelli di auto. I fari con valutazione accettabile riducono gli incidenti notturni con singolo veicolo di circa il 15%, rispetto ai fari con valutazione scadente, come ha stabilito un’altra ricerca dell’IIHS.

Le prove più evidenti provengono da studi sui veicoli BMW e Nissan, in cui l’aggiunta di sistemi di automazione parziale alla guida non ha mostrato benefici sostanziali rispetto alle funzioni di prevenzione delle collisioni come la frenata automatica d’emergenza (AEB). L’HLDI ha analizzato richieste di risarcimento assicurativo per valutare i potenziali benefici di sicurezza dei sistemi di prevenzione degli incidenti.

GUIDA SEMIAUTONOMA E INCIDENTI STRADALI: I DATI USA

I risultati hanno mostrato che l’AEB, riduce significativamente la frequenza delle richieste di risarcimento. Tuttavia, la guida semiautonoma, che include funzioni come il controllo adattivo della velocità (ACC) e il mantenimento della corsia, non ha dimostrato di fornire ulteriori benefici di sicurezza. In particolare:

  • le richieste di risarcimento per danni a terzi sono risultate inferiori dell’8% per le Nissan Rogue 2017-2019 dotate di avviso di collisione anteriore e AEB. Ma non vi è stato alcun beneficio aggiuntivo associato al sistema di automazione parziale ProPILOT Assist, se non in combinazione con la presenza di fari più efficienti;
  • le BMW e le Mini che erano anche dotate di ACC hanno mostrato una riduzione del 25%, nei reclami per danni a cose e nessun cambiamento nei reclami per collisione con altri veicoli;

David Harkey, presidente dell’IIHS, ha dichiarato: “Tutto ciò che vediamo ci dice che la guida semiautonoma è una caratteristica di comfort, come i finestrini elettrici o i sedili riscaldati, piuttosto che una tecnologia di sicurezza”.

Jessica Cicchino, vicepresidente senior per la ricerca presso l’IIHS ha affermato: Senza prove evidenti che l’automazione parziale stia prevenendo gli incidenti, utenti e regolatori non dovrebbero confonderla con una funzione di sicurezza.”

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