L'Antitrust smantella il cartello tra Takata, Autoliv e TRW: hanno "fissato? i prezzi di airbag e cinture di sicurezza ai danni di Volkswagen e BMW
L’Antitrust europeo ha raggiunto un verdetto sull’indagine avviata qualche mese fa che riguardava i prezzi degli airbag e delle cinture di sicurezza venduti alle Case costruttrici di auto. Il provvedimento del Garante ha individuato il coinvolgimento diretto di Autoliv, TRW e Takata, che hanno accettato di pagare una multa e chiudere la faccenda. L’episodio mette però apre uno squarcio sulla legittimità del mercato di sistemi che dovrebbero garantire la sicurezza di milioni di persone.
LA MULTA A TRW E AUTOLIV Come riporta il New York Times, i tre Costruttori di airbag e cinture di sicurezza hanno patteggiato un’ammenda equivalente a 368 milioni di euro, dopo aver ammesso la loro colpevolezza. Ma solo Autoliv e TRW saranno destinatari del provvedimento, essendo Takata fallita proprio a causa dello scandalo globale degli airbag difettosi. L’azienda giapponese è ormai nelle mani di KSS (Key Safety Systems), colosso statunitense nella produzione di sistemi di ritenuta e di sicurezza per auto.
BMW E VOLKSWAGEN TRA I PIU’ COLPITI L’Antitrust europeo avrebbe accertato l’intesa delle tre aziende nel fissare i prezzi di airbag e cinture di sicurezza, contravvenendo alle regole sulla concorrenza. Tra i Costruttori maggiormente penalizzati dal cartello sui ricambi ci sarebbero le Case Volkswagen e BMW, essendo committenti di volanti, airbag e cinture di sicurezza.
13 MILIONI DI PERSONE PENALIZZATE DAI CARTELLI “(I cartelli, ndr)Danneggiano i consumatori europei e incidono negativamente sulla competitività del settore automobilistico europeo, che impiega circa 13 milioni di persone” dichiara Margrethe Vestager, commissario per la concorrenza. L’invito della Commissione che controlla la concorrenza nell’UE a qualsiasi persona o azienda interessata dalle azioni dei due cartelli è di costituirsi e chiedere un risarcimento in tribunale.